Hong Kong al voto per rinnovare il Consiglio legislativo della ex colonia britannica
Ancora vivo il trauma per la tragedia del Tai Po. Le urne si chiudono alle 16.30 ora italiana. Vige sulla ex colonia britannica tornata alla Cina la controversa legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino nel 2021.
afp A Hong Kong sono più di un milione, su 4,5 milioni, gli elettori che si sono recati ai seggi per il rinnovo del LegCo, il Consiglio legislativo dell'ex colonia britannica sempre più nell'orbita di Pechino anche per il sistema di governo "solo patrioti". Alle 20.30 ora locale, riferisce il South China Morning Post, hanno votato 1.200.490 elettori.
Il capo dell'esecutivo locale John Lee ha votato alle prime ore del mattino esortando tutti ad andare ai seggi mentre Hong Kong è ancora sotto shock per il tragico incendio nel quartiere di Tai Po. I morti, secondo il bilancio ufficiale, sono 159. "Il mio obiettivo è accertare la verità e far sì che i responsabili ne rispondano", ha ribadito stamani, continuando a parlare di "riforme".
I seggi, aperti dalle 7.30 ora locale, chiuderanno alle 23.30 (le 16.30 in Italia), due ore più tardi rispetto al 2021, quando l'affluenza si fermò al 30,2%.
Il 2021 è stato anche l' anno della controversa riforma del sistema elettorale per portare al potere solo i "patrioti", fedelissimi di Pechino, restringendo ulteriormente lo spazio per le voci pro-democrazia in una Hong Kong in cui dal 2020, dopo le proteste pro-democrazia dell'anno precedente, è in vigore la controversa legge sulla "sicurezza nazionale" voluta da Pechino.
Sono 90 i seggi del LegCo nella "regione amministrativa speciale della Cina". Al voto possono presentarsi solo candidati considerati "patrioti" dal governo e sono in tutto 161. Solo 20 deputati su 90 vengono eletti a suffragio universale, gli altri sono nominati da un comitato o scelti da elettori di settori specifici. Tra i volti 'nuovi' c'è Vivian Kong, campionessa olimpica di scherma in corsa per un seggio che verrà assegnato da rappresentanti del settore turismo.
Ieri, ha riferito l'agenzia Afp, a Hong Kong sono stati convocati rappresentanti dei media internazionali, avvertiti affinché "non oltrepassino la linea rossa" nei servizi sul voto e sull'incendio di Tai Po. Oggi, riporta Hong Kong Free Press, quattro persone sono state fermate con l'accusa di aver pubblicato sui social media commenti che invitavano a boicottare le elezioni. La scorsa settimana, secondo le stesse fonti, le autorità già confermavano 29 arresti con accuse di tentativi di sabotaggio del voto.
Hong Kong: i candidati elettorali si concentrano sulla ripresa dopo incendio del Tai Po
Fonte: www.rainews.it
