Minacce a don Patriciello, Piantedosi: "La criminalità locale perde terreno, reazione disperata"
Il potere malavitoso "sente la crescente pressione dello Stato" dice il ministro dell'Interno in un'intervista
"La 'stesa' e l'episodio minatorio a don Patriciello sono il chiaro segnale che la criminalità locale sente di aver perso terreno per il morso dello Stato". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso di un'intervista al Messaggero. "Questo rigurgito di violenza in piano stile camorrista - insiste - va letto proprio come la reazione disperata, rozza e scomposta di un potere malavitoso che sente la crescente pressione dello Stato. Non solo gli affiliati alla criminalità ma anche quanti, a un livello più basso, vivono nella delinquenza spicciola hanno compreso che qualcosa è cambiato".
Don Patriciello, afferma il ministro, "l'ho sentito giustamente preoccupato ma tutt'altro che impaurito. Ha sposato una missione che va anche oltre quella pastorale ed è molto determinato ad andare avanti. In tanti gli hanno offerto solidarietà, primi tra tutti il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Io stesso ho anticipato che sarò nuovamente a breve a Caivano per proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso, per dimostrare a chiunque ne avesse bisogno che don Patriciello non è solo, ha la vicinanza e la solidarietà dello Stato e di tutte le persone perbene".
Il video dell'uomo arrestato per aver consegnato un proiettile a don Patriciello
Fonte: www.rainews.it