Commissione dell'Eurocamera: sì all'immunità per Ilaria Salis, ora la parola alla plenaria
I contrari alla richiesta di revoca sono stati 13 e i favorevoli 12. La parola definitiva passa all'Aula i primi di ottobre. Ungheria: "Parlamento legittima terrorismo di sinistra"
La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. Decisivi i voti del Partito Popolare Europeo.
Il voto di oggi non è però quello definitivo: la decisione finale spetta infatti all'Aula, un passaggio che avverrà quasi sicuramente nella prima settimana di ottobre. La plenaria però tradizionalmente conferma il parere della commissione.
Salis, eurodeputata italiana eletta nel 2024 con 178.202 voti, è stata detenuta in Ungheria dall'inizio del 2023 con le accuse di lesioni aggravate e partecipazione a un'organizzazione criminale dopo una contromanifestazione antifascista a Budapest del 10 febbraio 2023.
Salis, militante antifascista e insegnante, è stata eletta nelle circoscrizioni nord-occidentale e insulare per Avs, ottenendo immunità parlamentare nel Parlamento europeo. Il processo in Ungheria ha suscitato proteste e denuncia di trattamenti disumani, soprattutto dopo la diffusione delle immagini della donna in tribunale in catene. L'evento provocò anche la convocazione dell'ambasciatore ungherese alla Farnesina, col ministro Tajani che disse “Stavolta si è ecceduto”.
Salis ha sempre sostenuto di voler essere processata, ma in Italia, e denuncia una persecuzione politica da parte del governo Orbán.
A margine della decisione, l'eurodeputato spagnolo del Partito Popular Adrian Vazquez Lazara, rapporteur del dossier sul caso Salis ha sottolineato che "questa vicenda crea un precedente pericoloso". "Il file di Ilaria Salis non si conforma alle regole dell'Eurocamera perché l'immunità parlamentare copre i presunti reati commessi durante il mandato, non prima. Ho paura che il governo di Orban impugni la decisione del Parlamento e rimetta la scelta al Tribunale del Lussemburgo, con il rischio che l'immunità di Salis venga sollevata".
Portavoce di Orban: “Salis è una pericolosa criminale. Il Parlamento europeo legittima il terrorismo di estrema sinistra”
"Ilaria Salis e' una pericolosa criminale che deve stare in prigione". Lo scrive su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. "E' incomprensibile e scandaloso che il Parlamento europeo legittimi il terrorismo di estrema sinistra. Ilaria Salis e i suoi compagni si sono recati in Ungheria con l'obiettivo premeditato di picchiare a caso persone per strada, esclusivamente per convinzione politica. Non si tratta di una questione politica, ma di terrorismo", si legge nel post di Kovacs. "I compagni di Bruxelles stanno facendo di tutto per permetterle di sfuggire alle sue responsabilità. Sostenendo la sua immunità, non solo stanno scagionando una criminale, ma stanno di fatto dando rifugio a una terrorista interna. Non dimenticheremo e non ci arrenderemo. Ilaria Salis è una pericolosa criminale che deve stare in prigione".
Simile il commento poco prima di Balazs Orban, direttore politico dell'ufficio del premier ungherese, in un post sempre su X: "Oggi è diventato chiaro: il Parlamento Europeo ha scelto di salvaguardare la sua protetta piuttosto che stare dalla parte delle persone. Schermando Ilaria Salis dalla presa di responsabilità, il Pe ha dimostrato che la sua bussola è la lealtà politica, non la giustizia".
"Le autorità ungheresi l'hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles. Mantenendo questa protezione politica, il Pe ha fatto la sua scelta: non difendere la giustizia, ma proteggere i propri alleati ideologici", ha denunciato.
Ilaria Salis in un video sui social: “Mi batterò per contrastare le destre radicali ”
Salis: “Un segnale importante e positivo”
"Oggi la Commissione Juri ha deciso di difendere la mia immunità e l'indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo. Ho piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche". Questo il commento a caldo di Ilaria Salis.
“Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza”, ha aggiunto l'eurodeputata Avs.
Legali di Salis: interpretata bene la norma sull'immunità
"La commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare. Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello Stato di diritto". È il commento degli avvocati milanesi di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, dopo il voto della Commissione.
Ilaria Salis in aula a Budapest ancora con mani e piedi legati
Salvini: "Chi sbaglia non paga"
"Chi sbaglia non paga". Lo scrive sui social Matteo Salvini, commentando la conferma dell'immunità parlamentare per Ilaria Salis votata in commissione Affari giuridici dell'Europarlamento che ha respinto, a voto segreto, la richiesta dell'Ungheria di togliere l'immunità all'eurodeputata italiana eletta nelle liste Avs.
Nel post del vice premier e segretario della Lega, una foto di Salis con la scritta "Vergogna, Vergogna. Poltrona salva, dignità persa".
In un successivo post Salvini aggiunge: "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga".
Entra in aula in catene Ilaria Salis, l'attivista italiana sotto processo a Budapest
Bonelli-Fratoianni: "Una battaglia per lo Stato di diritto"
"Ringraziamo i parlamentari della commissione Juri del Parlamento Europeo che hanno bocciato la revoca della richiesta dell’immunità per Ilaria Salis. Ilaria ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di volere un giusto processo che non può essere garantito in Ungheria, dove Orban ha già scritto la sentenza di condanna, come dimostra il post del suo portavoce che ha mandato a Ilaria le coordinate del carcere in Ungheria. Per noi quella di Ilaria è stata ed è una battaglia per lo Stato di diritto e la democrazia in Europa". Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

A poche ore dal voto dell'Eurocamera, l'eurodeputata, in un'intervista al Corriere.it, si era lanciata in un ultimo appello: "Voglio essere processata, ma in Italia". Per Salis, infatti, quello in Ungheria sarebbe un verdetto già scritto. Da qui la richiesta indirizzata direttamente al governo di Giorgia Meloni: "Sono convinta che sia in grado di far sì che il processo avvenga in Italia. È quello che chiedo con forza".

Eurodeputato della Lega Vannacci: “Vergogna, sinistra sempre da parte delinquenti”
"Quando ho scritto 'Il mondo al contrario' non c'era ancora questo caso" di Ilaria Salis "altrimenti lo avrei inserito e avrebbe costituito il caposaldo del libro. Il caso di una pluricondannata in Italia che è anche indagata per essere andata deliberatamente in Ungheria a spaccare la testa ad uno che non la pensava come lei e che, per sfuggire al processo, viene eletta al Parlamento europeo da una sinistra che si schiera sempre dalla parte dei delinquenti, e riceve pure la conferma dell'immunità parlamentare per un presunto reato commesso prima di essere parlamentare e che non riguarda l'attività parlamentare che l'immunità è deputata a proteggere". Così a LaPresse l'europarlamentare e vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, dopo che la commissione Juri del Parlamento europeo ha votato contro la revoca dell'immunità parlamentare per l'eurodeputata di Avs.
"Oggi in commissione Juri hanno preteso di votare con voto segreto, perché non hanno neanche la decenza e il coraggio di metterci la faccia quelli che hanno consentito questo scempio e questa negazione della giustizia. Vergogna", conclude.
Fonte: www.rainews.it