In Germania annullata un'asta con oggetti legati all'Olocausto
All'incanto, documenti nazisti su una sterilizzazione forzata a Dachau, stelle di David provenienti da Buchenwald, lettere alle famiglie. Evento cancellato dopo le proteste del Comitato Internazionale di Auschwitz: "Asta cinica e senza vergogna"
Ansa Cancellata in Germania un'asta di documenti e oggetti appartenuti a vittime dell'Olocausto intitolata 'Il sistema del terrore" e in programma lunedì 17 novembre a Neuss, città situata vicino Düsseldorf. La decisione è stata presa dopo l'intervento del Comitato Internazionale di Auschwitz (Iac), che ha esortato la casa d'aste Felzmann ad annullare l'evento. "Un'asta cinica e senza vergogna" ha commentato il vicepresidente esecutivo del comitato, Christoph Heubner. "Quei documenti appartengono alle famiglie delle persone perseguitate. Dovrebbero essere esposti nei musei o in occasione di mostre in luoghi commemorativi, non essere degradati a oggetti di mero commercio”.
All'incanto sarebbe andata una collezione di oltre 600 lotti, comprendenti lettere scritte da prigionieri dei campi di concentramento nazisti, schede della Gestapo e altri documenti degli aguzzini. Tra gli oggetti più controversi, documenti personali con nomi, indirizzi, foto e dettagli familiari delle vittime dell'Olocausto, descritti dai critici come “resti umani ora commercializzati come prodotti da scaffale”.
In un elenco, rimosso dal sito web, Felzmann aveva elencato gli oggetti, risalenti al periodo compreso tra il 1933 e il 1945. C'erano documenti nazisti relativi a una sterilizzazione forzata effettuata nel campo di concentramento di Dachau, prezzo di partenza 400 euro. Carte relative ad aziende vendute con la forza ai nazisti, nonché documenti di identità e passaporti di ebrei che erano riusciti a fuggire dalle persecuzioni in Cile e Argentina. Nonché “documenti salvavita”, come un modulo di rilascio per un prigioniero che era riuscito a lasciare il campo di concentramento di Mauthausen e un fascicolo riguardante l'arresto di un partecipante al fallito complotto per assassinare Adolf Hitler con prezzo di partenza di 600 euro.
Tra gli oggetti più personali, una collezione di 85 missive tra una famiglia ebrea in Polonia e i loro figli, con base d'asta 12.000 euro. Non mancavano stelle di David provenienti da Buchenwald, prezzo iniziale di 180 euro, e un bracciale con la stella di David.
"In un'epoca di crescente antisemitismo, di crescente negazione dell'Olocausto e di tentativi di riscrivere la storia, questi manufatti sono l'ultima linea di difesa della verità. Devono essere conservati come i rotoli della Torah nell'Arca; questa non è una metafora, è un imperativo morale" ha commentato Revital Yakin Krakovsky, leader di “La Marcia dei Viventi”, un programma educativo annuale che porta studenti da tutto il mondo in Polonia, dove esplorano i resti dell'Olocausto. Nel Giorno della Memoria, osservato nel calendario ebraico, migliaia di partecipanti marciano silenziosamente da Auschwitz a Birkenau.
Fonte: www.rainews.it
