
Secondo i periti del Tribunale militare d'Appello di Roma, quando Antonio Milia si barricò in caserma ad Asso (Como) e sparò al suo superiore Doriano Furceri era incapace di intendere ciò che stava facendo. Per questo motivo, gli esperti hanno suggerito di mantenere per il 59enne il regime di libertà vigilata in una struttura sanitaria.
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