Agguato nei pressi della Casa Bianca, gravi due militari della Guardia Nazionale
Ferito e fermato un afghano di 29 anni che aveva lavorato con truppe USA in Afghanistan. Vance: "Movente sconosciuto". Trump: "Quell'animale pagherà un prezzo altissimo, è entrato negli USA grazie a Biden". Altri 500 militari saranno inviati in città
Due militari della Guardia Nazionale dispiegati a Washington DC sono rimasti feriti in modo grave da colpi d'arma da fuoco esplosi a due isolati dalla Casa Bianca. Le autorità hanno arrestato un sospetto, rimasto a sua volta ferito.
La tragedia è avvenuta nel centro della capitale federale americana, occupata da agosto da centinaia di militari su richiesta di Donald Trump e contro il parere delle autorità locali democratiche. L'uomo che ha sparato, secondo la CNN, sarebbe un afghano di 29 anni, Rahmanullah Lakanwal, arrivato negli Stati Uniti nel 2021. Lakanwal vive nello Stato di Washington, sulla costa ovest, e si ritiene che abbia agito da solo.
Spari accanto alla Casa Bianca, gravi due militari della Guardia Nazionale
Un funzionario della polizia di Washington ha dichiarato che l'incidente è avvenuto alle 14,20 nei pressi della stazione della metropolitana di Farragut West e ha confermato che il sospettato è stato colpito.
"La Casa Bianca sta monitorando attivamente questa tragica situazione" ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt: "Il presidente è informato". Trump è attualmente in vacanza nel suo resort in Florida per le feste del Giorno del Ringraziamento.
Trump: “Quell'animale pagherà un prezzo altissimo, è entrato grazie a Biden”
"L'animale che ha sparato ai due membri della Guardia Nazionale, entrambi gravemente feriti e ora ricoverati in due ospedali separati, è anch'esso gravemente ferito, ma nonostante ciò pagherà un prezzo altissimo. Dio benedica la nostra grande Guardia Nazionale e tutti i nostri militari e le forze dell'ordine. Queste sono persone davvero straordinarie. Io, come presidente degli Stati Uniti, e tutti coloro che sono associati all'Ufficio Presidenziale, sono con voi!" Così la prima dichiarazione di Trump sul suo social Truth.
Quando poi è emerso che il sospetto fermato è un giovane afghano, Trump è intervenuto di nuovo, stavolta per addossare la responsabilità al suo predecessore Joe Biden, promettere l'espulsione degli “stranieri di qualsiasi Paese”, chiedere l'invio di altri 500 militari nella capitale:
"Il dipartimento della sicurezza nazionale è convinto che il sospetto in custodia sia uno straniero che è entrato nel nostro paese dall'Afghanistan, un inferno sulla terra. È arrivato sotto l'amministrazione Biden nel 2021, su quei famigerati voli di cui tutti parlavano. Nessuno sapeva chi stesse arrivando. Nessuno sapeva niente. Il suo status è stato rinnovato in base a una legge firmata da Biden, un presidente disastroso, il peggiore nella storia del nostro paese".
E poi ancora: “Ora riesamineremo ogni singolo straniero che è entrato nella nostra nazione dall'Afghanistan sotto la presidenza Biden e prenderemo tutte le misure necessarie per garantire l'espulsione di qualsiasi straniero di qualsiasi Paese che non appartenga a questa nazione o che non porti benefici a questa nazione. Se non sanno amare il nostro paese, allora non li vogliamo. L'America non si piegherà mai né cederà mai al terrore. Allo stesso tempo, non ci lasceremo distogliere dalla missione che questi militari hanno portato avanti con nobiltà. Posso annunciare che ho dato disposizioni al dipartimento di guerra a mobilitare ulteriori 500 soldati per aiutare a proteggere la nostra capitale. Renderemo l'America totalmente sicura di nuovo, e consegneremo l'autore di questo barbaro attacco a una giustizia rapida e certa, se i proiettili che vanno nella direzione opposta non l'hanno già fatto”.
Nel video di un testimone, i due militari della Guardia Nazionale a terra dopo essere stati colpiti
L'Fbi aiuta nelle indagini
L'Fbi è coinvolta e sta fornendo assistenza nelle indagini sulla sparatoria, ha dichiarato il direttore Kash Patel: "L'Fbi è coinvolta e sta assistendo nelle indagini a Washington, D.C., dopo che membri della Guardia Nazionale sono stati colpiti questo pomeriggio", ha scritto in un post su X.
Rampini: "Negli USA torna la violenza politica"
Il cittadino afghano sospettato di aver sparato a due soldati della Guardia Nazionale a Washington aveva lavorato con le forze armate statunitensi in Afghanistan prima di essere esfiltrato negli Stati Uniti. Lo riferiscono i media Usa. Secondo quanto riporta Fox News, il sospettato 29enne aveva lavorato con l'esercito statunitense e la CIA in Afghanistan ed era arrivato negli Stati Uniti nel settembre 2021, un mese dopo il caotico ritiro delle forze statunitensi dal Paese.
"Per prima cosa consegneremo alla giustizia l'autore della sparatoria, e poi dovremo raddoppiare i nostri sforzi per espellere le persone che non hanno il diritto di stare nel nostro Paese". Così su X il vice presidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, in merito alla sparatoria ai danni di due membri della Guardia Nazionale a Washington, entrambi in condizioni critiche, e il fermo di un cittadino afghano di 29 anni. "Ricordo che nel 2021 criticai la politica di Biden di aprire le porte ai rifugiati afghani non controllati. Gli amici mi mandarono messaggi definendomi razzista. Fu un momento illuminante", ha aggiunto Vance.
Fonte: www.rainews.it
