Bambino di 8 anni trovato morto in casa. Sul corpo segni di violenza
La madre potrebbe essere la donna trovata cadavere nel mare di Torre dell'Orso, marina di Melendugno. Sulla tragica vicenda indagano i Carabinieri
Ansa Una scoperta sconvolgente quella che hanno fatto i Carabinieri a Calimera, nel Salento: un bambino di 8 anni è stato ritrovato cadavere nella casa in cui abitava con la madre. Sul corpo, da quanto emerso dalle prime indagini, evidenti i segni di violenza. Ma a rendere ancora più tragici i contorni della vicenda, è che quel corpo senza vita di una donna di 40 anni rinvenuto in mare a Torre dell'Orso, sarebbe quello della madre del bambino.
A dare l'allarme è stato l'ex marito della donna preoccupato per la scomparsa di quest'ultima e soprattutto per quella del figlio. Nell'abitazione di Calimera hanno fatto irruzione i militari della compagnia di Lecce, a cui sono affidate le indagini, a loro il compito del macabro rinvenimento del corpo ormai senza vita del bambino, che presenterebbe evidenti segni di arma da taglio su tutto il corpo.
La vicenda si era tinta di giallo ieri pomeriggio, quando una motovedetta della capitaneria di porto di Otranto aveva segnalato il cadavere in mare della donna. Elementi che potrebbero essere stati decisivi per l’identificazione del cadavere alcuni distintivi, tatuaggi e piercing scoperto dopo il primo esame sul corpo della donna.
Il sindaco: “Un pensiero particolare ai bambini che rischiano di essere colpiti dalla paura”
"Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità", scrive il sindaco Gianluca Tommasi su Facebook. "La tragedia che ci ha colpiti, il ritrovamento in mare del corpo di una nostra concittadina e, poco dopo, quello del figlio nella loro abitazione, rappresenta un dolore immenso e difficile da comprendere. In questo momento così duro, desidero esprimere, a nome mio e dell'intera Amministrazione, la più sincera vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene queste due vite spezzate. Un pensiero particolare va ai bambini e ai ragazzi del nostro paese, che più di tutti rischiano di essere colpiti dalla paura e dalla confusione. Come comunità abbiamo il dovere di proteggerli, accompagnandoli con attenzione e con il giusto linguaggio, senza esporli a informazioni o commenti che possano generare ulteriore ansia".
Fonte: www.rainews.it
