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Il tasso dei mutui scende ancora ad aprile. Stabili i prestiti

AGI - Ad aprile il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,67%, rispetto al 3,79% di marzo 2024 e rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Lo rileva l'Abi nel Rapporto mensile. Quanto al tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese, il mese scorso si è attestato al 5,32% (5,26% a marzo 2024 e 5,45% a dicembre 2023); Infine, il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è stabile al 4,80%.

 

Nei primi 15 giorni di maggio il tasso sui BTP è stato in media del 3,82%, in diminuzione di 117 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) e' stato in media del 2,77%, in diminuzione di 75 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. Quello sui BOT a sei mesi e' stato in media del 3,66%, in diminuzione di 39 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023 mentre l'Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,82%, in calo di 18 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. 

Oltre 300 tonnellate di aiuti per Gaza sono arrivate sul molo temporaneo costruito dagli Usa

AGI - Più di 300 pallet di aiuti umanitari sono stati scaricati per la prima volta sul molo temporaneo montato dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza. Da parte sua Hamas ha insistito "che nessuna rotta per la consegna degli aiuti, compreso il molo galleggiante, costituisce un'alternativa alle rotte sotto la supervisione palestinese". Dopo giorni di blocco degli aiuti umanitari nel territorio palestinese assediato e minacciato dalla carestia, l'esercito americano ha annunciato l'arrivo di "circa 500 tonnellate di aiuti nei prossimi giorni". Londra ha annunciato che un carico di aiuti britannici è stato "trasportato con successo verso la costa di Gaza contemporaneamente a quelli di Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti" attraverso il corridoio marittimo cipriota, mentre la Francia ha dichiarato che una nave della marina militare con a bordo 60 tonnellate di aiuti, sarà scaricata sul pontile americano.

 

L'offensiva israeliana su Rafah, intanto, prosegue: secondo Hamas l'esercito israeliano ha effettuato nuovi attacchi che hanno provocato la morte di due persone nel campo profughi di Berbera. E mentre l'Idf riportava in patria i corpi di tre ostaggi isrealiani - Shani Louk, Amit Buskila e Itzhak Gelerenter - "brutalmente assassinati" durante la fuga dal festival musicale Nova il 7 ottobre, l'esercito ha annunciato di essere impegnato "in feroci combattimenti" a Jabalia, nella zona settentrionale della Striscia di Gaza.

 

 

L'Idf ha affermato di aver completato la sua operazione nel quartiere di Zeitoun a Gaza City, dopo una settimana di "raid precisi", uccidendo "piu' di 90 terroristi". Un comandante locale del braccio armato della Jihad islamica a Jenin, nel nord della Cisgiordania, è stato ucciso in un attacco israeliano, ha annunciato il movimento, confermando le notizie diffuse dall'esercito israeliano e del governo palestinese. All'intenzione annunciata da Israele di "intensificare" l'offensiva di terra a Rafah, tredici Paesi - Giappone, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito, Australia, Corea del Sud e sette Stati membri dell'UE tra cui la Francia - hanno risposto con un appello congiunto affinché non lanci la tanto temuta offensiva su larga scala.

 

Nel documento vengono anche chiesti "ulteriori sforzi" per migliorare i flussi di ingresso degli aiuti internazionali "attraverso tutti i valichi interessati, compreso quello di Rafah". Gli Stati Uniti, che si oppongono anch'essi all'offensiva su Rafah, hanno annunciato per domani la visita in Israele del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, che oggi farà tappa in Arabia Saudita. Da quando Israele ha ordinato ai civili di lasciare le zone orientali di Rafah il 6 maggio in previsione di una grande offensiva di terra, "640.000 persone" sono fuggite dalla città, "di cui 40.000 il 16 maggio", secondo l'ufficio israeliano per gli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha).  

 

 

 

 

Inondazioni improvvise nell’Ovest dell’Afghanistan, 50 morti

AGI- Inondazioni improvvise hanno ucciso almeno 50 persone nella provincia di Ghor, nell'Afghanistan occidentale. "Molti altri sono dispersi", ha riferito in un comunicato il portavoce della polizia locale, Abdul Rahman Badri, aggiungendo che le acque hanno distrutto circa 2mila case e ne hanno danneggiate altre migliaia. "Queste terribili inondazioni hanno anche ucciso migliaia di bovini, distrutto centinaia di ettari di terreno agricolo, centinaia di ponti e canali sotterranei e distrutto migliaia di alberi", mentre le strade principali sono state "completamente bloccate", ha proseguito. La settimana scorsa era stata la provincia settentrionale di Baghlan a essere colpita da inondazioni improvvise che avevano causato centinaia di morti. 

“Abbiate pazienza, sono 8 pagine!”. La battuta del Papa ai sacerdoti

AGI - Il Papa è giunto a Verona, in elicottero, di prima mattina. E la sua giornata è iniziata incontrando i sacerdoti e i consacrati, nella Basilica di San Zeno. "Avete pazienza? Sono otto pagine...", ha spiegato ai presenti con una battuta. Poi ha sottolineato di aver "voluto incominciare salutando queste donne" un gruppo di monache che lo ha accolto calorosamente. "Avete visto come erano: nella clausura non si perde la gioia. C'è la gioia. Non fanno mai chiacchiericcio, sono brave".

 

"C'è il rischio che il male diventi normale. È un rischio questo... Il male non è normale. Non deve essere normale. Nell'inferno sì, ma qui no. Il male non può essere normale e che facciamo l'abitudine delle cose brutte... e così diventiamo complici". Questo è uno dei passaggi, a braccio, enunciati dal Pontefice nella Basilica. Poi evoca 'Romeo e Giulietta': "Auguro a voi e alle vostre comunità: una 'santità capace', una fede viva che con carità audace semini il Regno di Dio in ogni situazione della vita quotidiana. E se il genio di Shakespeare si è fatto ispirare dalla bellezza di questo luogo per raccontarci le vicende tormentate di due innamorati, ostacolati dall'odio delle rispettive famiglie, noi cristiani, ispirati dal Vangelo, impegniamoci a seminare ovunque un amore più forte dell'odio - oggi c'è tanto odio nel mondo - e della morte. Sognatela così, Verona, come la città dell'amore. Non solo nella letteratura ma anche nella vita. E che l'amore di Dio vi accompagni e vi benedica".

 

"A tutti, lo ripeto, a tutti dobbiamo portare la carezza della misericordia di Dio. Perdonate tutti. E quando la gente va a confessarsi, non andare li' a inquisire. E se non siete capaci in quel momento di capire, andate avanti, il Signore ha capito. Per favore non torturare i penitenti".

 

Poi ha raccontato: "Mi diceva un grande cardinale, che è stato penitenziere, abbastanza conservatore, non dico rigido ma conservatore, ma davanti alla penitenza io l'ho ascoltato dire: 'Quando una persona viene da me, e io sento che ha difficoltà a dire le cose, io dico: ho capito vai avanti. Io non ho capito ma Dio ha capito'". Il sacramento della riconciliazione, "per favore - ha aggiunto Francesco - non sia una seduta di tortura! Perdonate tutto, tutto. E perdonare senza far soffrire, perdonare aprendo il cuore alla speranza. A voi sacerdoti chiedo questo: la Chiesa ha bisogno di perdono. E voi siete gli strumenti del perdonare". "A tutti, a tutti dobbiamo portare la carezza della misericordia di Dio, specialmente a chi ha sete di speranza, a chi si trova costretto a vivere ai margini, ferito dalla vita o da qualche errore commesso, o dalle ingiustizie della società, che vanno sempre a scapito dei più fragili. Capito? Perdonare tutti", ha concluso. 

Un altro weekend tra sole e pioggia

AGI - Weekend con più sole quasi ovunque ma un nuovo peggioramento è alle porte. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un sabato in prevalenza soleggiato salvo piovaschi a tratti diffusi al Sud. Il tempo in miglioramento sarà associato al moto, verso la Germania, della violenta perturbazione che ha colpito in settimana il Nord Italia. Le temperature sono previste in aumento fino a 30 C al Centro, al Sud sono attesi picchi estivi (34 C in Sicilia nonostante qualche pioggia) e al Nord si arriverà a 26-27 C.

 

Domenica arriva una nuova perturbazione: le piogge colpiranno gran parte del Centro sin dal mattino, localmente il Sud e l'Emilia Romagna dal pomeriggio. È atteso un generale aumento della nuvolosità anche se le precipitazioni significative cadranno su Toscana, Umbria e Marche. Le temperature saranno ancora stazionarie nonostante la maggiore nuvolosità, in calo solo nelle zone più piovose.

 

Le novità più importanti arriveranno con la nuova settimana: il termometro salirà nuovamente al Sud fino a 37-38 C, già lunedì in Sicilia, e il maltempo tornerà protagonista al Nord, purtroppo anche sulle zone colpite dalle recenti alluvioni. Lunedì 20 maggio sono previste piogge intense su Sardegna, Toscana e gran parte del Nord: al settentrione i fenomeni più diffusi arriveranno dal pomeriggio-sera, infatti la giornata peggiore sarà martedi' 21 maggio.

Notti tropicali

A un mese dall'estate il tempo resterà capriccioso, senza un vero anticiclone capace di regalare condizioni meteo stabili e soleggiate ovunque. Un mese di maggio decisamente molto piovoso, come accade ormai da alcuni anni: l'unico segno dell'estate che si avvicina saranno ancora le notti tropicali che da giorni interessano senza tregua l'estremo sud con temperature minime sopra i 20 gradi.  Non è una novità del 2024: con i cambiamenti climatici le notti tropicali sono in aumento in tutto il Paese e con molta probabilità tra un mese esatto le minime saranno attorno ai 25 C e le massime sui 38 C anche al Nord.

Previsioni nel dettaglio

Sabato 18 maggio:

  • Al nord: qualche acquazzone in arrivo sul Piemonte, sole altrove.
  • Al centro: soleggiato salvo nubi sul Lazio.
  • Al sud: soleggiato salvo piogge irregolari dalla Sicilia verso la Campania, piu' rare altrove.

Domenica 19:

  • Al nord: nubi in aumento, piogge verso Emilia Romagna.
  • Al centro: perturbazione con piogge diffuse.
  • Al sud: piogge irregolari, locali temporali alternati a schiarite.

Lunedì 20:

  • Al nord: piogge diffuse.
  • Al centro: piogge sparse specie in Sardegna e tra Toscana, Umbria e Marche.
  • Al sud: miglioramento.

Tajani: “Mosca vuole un’Europa a pezzi ma noi saremo più forti”

AGI - Non c'è una regia unica dietro gli attacchi a Robert Fico in Slovacchia e alla sinagoga di Rouen in Francia, ma certo "qualcuno ne gioisce, soprattutto la Russia". Ne è convinto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che in un'intervista il Giornale sottolinea come "Mosca speri che si disarticoli l'unità europea". "Ci sono attacchi cibernetici in continuazione" dice il capo della Farnesina, "è una guerra psicologica in cui dobbiamo dimostrarci più forti, anche in ragione della nostra identità. Qualcuno sogna un'Europa instabile".

Chico Forti rientra oggi in Italia. Sarà trasferito nel carcere di Verona

AGI - Il rientro di Chico Forti in Italia è atteso per oggi. Lo afferma il quotidiano 'Il Tempo' che cita fonti vicine alla vicenda secondo cui il Falcon 2000 del 31esimo Stormo dell'Aeronautica italiana è già partito da Miami per riportare in patria l'imprenditore condannato all'ergastolo per omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998. 

La vicenda giudiziaria

Chico Forti, oggi 65enne, è un ex velista e produttore televisivo italiano che nel 2000 è stato condannato per omicidio negli Stati Uniti d'America. Ma da sempre l'italiano si è dichiarato vittima di un errore di persona e in Italia, dopo che molte trasmissioni televisive si sono occupate della sua vicenda, è nato un movimento innocentista a sua difesa, che ha raccolto sia sostenitori che contestatori. Il movimento più volte è arrivato alle porte di Montecitorio per sollevare l'attenzione sul connazionale detenuto negli States.

 

Il 15 febbraio 1998 Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquistando il Pikes Hotel, a Ibiza, viene trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach, Miami.

Gli inquirenti telefonano all'albergo e il manager Antonio Fernandez li informa che Dale era partito per Miami per annullare la vendita dell'albergo, dopo che Fernandez aveva detto a Dale che Forti stava truffando il padre Anthony Pike, affetto da demenza. La polizia cerca Forti per fargli alcune domande e lo localizza a Williams Island a Miami. Appena si presentano i poliziotti Forti chiede "Siete qui perché è morto Dale?", circostanza sospetta perché nessuno sapeva ancora che Dale fosse stato ucciso. Forti dice alla polizia che non aveva incontrato né visto Dale, ma viene smentito dai registri dell'aeroporto. Allora Forti cambia versione e dice che Dale era andato a una festa. A quel punto la polizia gli mostra i tabulati del suo cellulare che lo localizzano vicino al luogo del delitto.

 

Allora Forti dà la sua terza versione: dice che un suo amico e pregiudicato tedesco Thomas Knott lo ha costretto a prelevare Dale per ucciderlo e che se avesse rifiutato Knott avrebbe ucciso la sua famiglia, ha prelevato Dale all'aeroporto e lo ha consegnato in un parcheggio a un tedesco di nome Hans su una Lexus bianca. Nel corso di una perquisizione la polizia scopre che Forti era coinvolto in una serie di frodi immobiliari a Miami. La pistola usata per l'omicidio era una calibro 22 e la polizia scopre che Forti aveva comprato una calibro 22 pagando con carta di credito. Interpellato sulla pistola, Forti dice che è stata smarrita e che l'aveva data a Knott per il tiro al piattello. A questo punto l'italiano viene accusato di essere complice nell'omicidio e viene condannato all'ergastolo senza possibilità di condizionale.

Zelensky ‘stuzzica’ l’Occidente: “Ha paura della sconfitta russa e della nostra”

AGI - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una intervista esclusiva concessa all'AFP, ha parlato delle sfide che l'Ucraina deve affrontare in questi prossimi, delicati, mesi, toccando più argomenti: un nuovo attacco russo, gli aiuti occidentali, la carenza di uomini, la tregua olimpica, l'invito alla Cina a partecipare al vertice di pace... Ma ecco che cosa ha detto il leader ucraino. 

 

 

Offensiva russa contro Kharkiv

“Hanno lanciato la loro operazione, che potrebbe consistere in diverse ondate. E questa è la prima ondata. Ma la situazione è sotto controllo dopo questa prima ondata. I russi sono a non più di 5-10 chilometri dal confine e li abbiamo fermati. Non direi che è un grande successo (russo), ma dobbiamo essere sobri e ammettere che sono loro, non noi, a spingere nel nostro territorio. Questo è il loro vantaggio”.

 

“La Russia vuole conquistare la città di Kharkiv, ma sa che è una battaglia difficile. Loro vogliono attaccare. Capiscono che abbiamo delle forze e che combatteranno a lungo. Ma, secondo me, non moriranno a milioni per conquistare Kharkiv”.

 

Nessuna forza per attaccare Kiev

“I russi non hanno le forze per un'offensiva su larga scala sulla capitale come all'inizio dell'invasione”.

 

La battaglia dei cieli

“Oggi abbiamo il 25% di ciò che serve per difendere l'Ucraina, e parlo dei sistemi di difesa aerea. Possiamo avere tre miliardi per comprare due (sistemi Patriot) per la regione di Kharkiv, in modo che le bombe non cadano più sui nostri soldati?”. “120, 130 F-16 o altri aerei moderni: in totale, abbiamo bisogno di questa flotta di tanti F-16 per raggiungere la parità con la Russia".

 

Ricostituire i ranghi

“Dobbiamo costituire le riserve. C'è un numero significativo di brigate che sono vuote. Dobbiamo farlo in modo che i ragazzi (che sono al fronte) possano avere rotazioni normali. È così che il morale migliorerà.

 

Nessuna tregua estiva durante le Olimpiadi di Parigi

“Ho detto: Emmanuel (Macron, il presidente francese, ndr), non ci crediamo. Immaginiamo per un attimo che ci sia un cessate il fuoco. In primo luogo, non ci fidiamo di Putin. Secondo, non ritirerà le sue truppe. Terzo, (...) dimmi Emmanuel - ho detto - chi ci garantisce che la Russia non ne approfitterà per portare le sue truppe sul nostro territorio?. Siamo contrari a una tregua che farebbe il gioco del nemico”.

 

Appello alla Cina

I leader cinesi “vivono con la sensazione che se la Russia perde la guerra, non è una perdita per la Russia, ma una vittoria per gli Stati Uniti. Quindi per loro non è né una vittoria per l'Ucraina né una perdita per la Russia. È una vittoria per l'Occidente. E vogliono trovare un equilibrio tra le due cose. Ecco perché mi piacerebbe che la Cina partecipasse al vertice di pace” del 15 e 16 giugno in Svizzera.

 

L'Occidente ha paura

“Ci troviamo in una situazione assurda in cui l'Occidente ha paura che la Russia perda la guerra. E (allo stesso tempo) non vuole che l'Ucraina la perda. Perché la vittoria finale dell'Ucraina porterà alla sconfitta della Russia. E la vittoria finale della Russia porterà alla sconfitta dell'Ucraina”.

 

Divieto occidentale di colpire la Russia

“Possono colpirci dal loro territorio, questo è il più grande vantaggio che ha la Russia, e noi non possiamo fare nulla ai loro sistemi (di armi) situati sul territorio russo con armi occidentali. Non ne abbiamo il diritto”.

 

 

Gp di Imola, nelle prove libere Leclerc è il migliore

 AGI - Lavoro, novità e sorprese nel venerdì del Gran Premio dell'Emilia Romagna: una giornata interamente dedicata alle prove libere quella andata in scena lungo il circuito di Imola. E' il settimo appuntamento del Mondiale, il primo in terra europea, dove tanti team cercano conferme e miglioramenti dopo i rispettivi sviluppi aerodinamici. Grosse novità, in primis, per la Ferrari, ultima scuderia a portare i primi aggiornamenti del campionato, mettendo in pista una monoposto estremamente rivisitata con risultati incoraggianti già a partire dalle FP1, che hanno visto Charles Leclerc e Carlos Sainz rispettivamente in prima (1'16"990) e terza (1'17"094) posizione sulla tabella dei tempi. Apparso in grande spolvero proprio il pilota monegasco, sulla macchina del quale è stato apportato un cambio quasi totale della power unit - già la terza unità stagionale utilizzata dalla Ferrari -, in seguito a qualche problema ravvisato al termine del weekend di Miami, dove era tra l'altro già stato montato un nuovo motore. 

Una performance positiva della Rossa, confermata anche nelle FP2 dallo stesso Leclerc, con il numero 16 che ha replicato il miglior risultato in griglia, guadagnando addirittura più di un secondo sul giro. Cerca conferme anche la McLaren, vincitrice con Lando Norris proprio dell'ultimo Gran Premio a Miami e portatrice del pacchetto completo di sviluppi - già adottati negli Stati Uniti sulla macchina del britannico - anche sulla vettura di Oscar Piastri. Il pilota australiano nella seconda sessione di prove libere ha poi chiuso in seconda posizione, confermando un rendimento positivo di una macchina performante sia sul giro secco che sulle prove di long run. Qualche problema in più, invece, per la Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di Lewis Hamilton, apparsi entrambi in difficoltà di bilanciamento nella prima sessione, interrotta dalla bandiera rossa dopo circa venti minuti a causa di un probabile guasto elettrico che ha messo fuori dai giochi la Williams di Alexander Albon. 

In particolare il tre volte iridato, in entrambe le libere, ha avuto difficoltà la mescola soft, con diverse uscite di pista e una stabilità apparsa non ottimale sulla sua RB20. Quinto e settimo crono nelle due sessioni, infatti, per il campione olandese, estremamente critico con il suo box e insolitamente in una posizione di svantaggio rispetto alle altre forze in pista. Da segnalare, infine, le prestazioni di Yuki Tsunoda, che chiude la seconda sessione di libere con il terzo miglior tempo della griglia - dopo il sesto crono fatto segnare nelle FP1 -, mettendo in luce la stabilità della sua Racing Bull a differenza del suo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, che nel run del pomeriggio di Imola non è andato oltre l'undicesima posizione. 

 

Leclerc, "è andato tutto liscio"

"È stata una giornata positiva. Tutto è andato liscio e siamo riusciti a effettuare tutti i test che avevamo pianificato. Per adesso sembriamo competitivi, anche se sabato le condizioni cambieranno, soprattutto a causa del vento, e quindi dobbiamo prepararci". Così Charles Leclerc, che ha chiuso il venerdì di libere del Gp Emilia Romagna segnando il miglior tempo sia nelle FP1 che nelle FP2. "Gli aggiornamenti sembrano funzionare come da nostre attese, e questo è un altro aspetto positivo. E oltre a tutto questo è stupendo vedere tante bandiere rosse sulle tribune", ha aggiunto Leclerc.

Non arrivano i fondi Onu. Il Sudan verso la carestia

AGI - Le Nazioni Unite hanno avvertito di aver ricevuto solo il 12% dei 2,7 miliardi di dollari richiesti per il Sudan devastato dalla guerra, aggiungendo che "la carestia si avvicina". Decine di migliaia di persone sono morte e milioni sono sfollate in Sudan da quando, nell'aprile 2023, è scoppiata la guerra tra l'esercito e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF).


"È un appello catastroficamente sottofinanziato", ha dichiarato ai giornalisti Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). "Senza un rapido arrivo di maggiori risorse, le organizzazioni umanitarie non saranno in grado di aumentare i fondi in tempo per evitare la carestia e prevenire ulteriori privazioni", ha detto.


"In Sudan, metà della popolazione, 25 milioni di persone, ha bisogno di aiuti umanitari. La carestia si avvicina. Le malattie si avvicinano. I combattimenti si stanno avvicinando ai civili, soprattutto nel Darfur". Negli ultimi giorni l'Onu ha espresso crescente preoccupazione per le notizie di pesanti combattimenti in aree densamente popolate, mentre la Rsf cerca di controllare El-Fasher, l'ultima grande città della regione occidentale del Darfur non sotto il suo controllo.

"È giunto il momento che i donatori mantengano gli impegni presi, si facciano avanti e ci aiutino ad aiutare il Sudan, contribuendo a cambiare l'attuale traiettoria che sta portando verso il baratro. Non mancate all'azione". 

Nasce a Capaci MuST23, il museo della “memoria viva”

AGI - Non è un museo sulla mafia, ma un luogo dove la storia si racconta per comprenderne le dinamiche e ricostruire un senso. MuST23 riparte dalla cittadina che il 23 maggio 1992 per il mondo è diventata sinonimo di strage, e lo fa guardando in faccia gli eventi. Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha affidato ai giovani di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia, la ex stazione in disuso di Capaci: qui il 21 maggio alle 10 sarà presentato alla stampa MuST23, il museo immersivo che diventa testimonianza e "memoria viva" della strage in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Nello scalo merci sono stati allestiti cinque container dai colori accesi, tre sono sale immersive con visori e realtà virtuale: per "entrare" in autostrada immediatamente dopo l'esplosione, ascoltare testimonianze, guardare immagini di repertorio attingendo agli archivi della Rai. 

 

Ma MuST23 deve essere un punto di partenza: per raccontare trent'anni di domande, lotte, anche delusioni; e arrivare alla coscienza di oggi, con la memoria di ieri. E dato che a Capaci non è mai esistita una libreria, un punto di incontro, con MuST23 ci saranno: Feltrinelli è tra i partner e "abiterà" uno dei container, ovviamente "rosso" che diventerà un presidio di cultura contro la mafia. Mercoledì 22, la serata di inaugurazione aperta al pubblico; tra gli ospiti, Pif, Davide Enia, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, lo storico John Dickie; intervento dell'attrice Daria D'Aloia - CCO Crisi Come Opportunità, modera Salvatore Cusimano (giornalista Rai che condusse la diretta Tg1 sulla strage di Capaci).

 

La stazione è un luogo simbolico, da qui i treni arrivano ma anche ripartono, quel 23 maggio l'Italia si è fermata, ma per chi fa parte della generazione '92, come la chiamano storici e psicologi, è giusto trovare e segnare il punto di ripartenza. MuST23 è un progetto di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia, finanziato da Invitalia (misura Cultura Crea 2.0), Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d'Italia, con il patrocinio del Comune di Capaci. 

Trenta anni di carcere all’aggressore di Paul Pelosi

AGI - David DePape, l'uomo che fece irruzione in casa di Nancy Pelosi e aggredi' il marito della ex Speaker del Congresso, Paul Pelosi, e' stato condannato a trent'anni di carcere. La decisione e' stata presa dalla corte di San Francisco, California. L'accusa aveva chiesto quarant'anni. Il 28 ottobre del 2022 DePape, cospirazionista trumpiano, era riuscito ad aggirare la sicurezza attorno alla residenza dei Pelosi, ed era entrato di notte in casa, armato di un martello. Qui, nel momento in cui due agenti erano intervenuti, DePape aveva colpito Pelosi, 82 anni, con una martellata, risultata non grave. Pelosi si era procurato ferite alla testa e a un braccio. L'uomo aveva poi confessato che il suo vero obiettivo era rapire la Speaker, che in quei giorni si trovava invece ancora a Washington. 

Internazionali di Roma, Jarry piega Paul e sfida in finale Zverev

AGI - Sarà Nicolas Jarry a sfidare domenica il tedesco Alexander Zverev nella finale del singolo maschile degli Internazionali d'Italia. Il tennista cileno, testa di serie numero 21, ha piegato nella seconda semifinale lo statunitense Tommy Paul, 14esima forza del seeding, per 6-3 6-7(3) 6-3, dopo due ore e 45 minuti di gioco. 


Qualche ora prima, Zverev si era sbarazzato con grande fatica 1-6 7-6(4) 6-2 di Alejandro Tabilo, forse la vera sorpresa di questo torneo pazzo, segnato da ritiri e clamorose eliminazioni dei vari big. Il 26enne, nato in Canada da genitori cileni, si era presentato in campo in abito da fenomeno e nel primo set aveva dominato l'avversario, n.5 del mondo e 3 del tabellone, con accelerazioni improvvise e profonde alternate a palle corte micidiali. Nel secondo set ha avuto la grande occasione sul 3-3 per strappare il servizio al tedesco, poi ha ceduto al tie break 7-4. Nel terzo e decisivo set, il n.32 del mondo (29 del tabellone) è crollato lasciando il campo in modo netto al piu' esperto e solido Zverev che ha conquistato cosi' dopo sette anni di nuovo la finale a Roma, dove vinse nel 2017.

 

Per Zverev  - che è diventato il tennista tedesco con piu' finali in questa categoria di tornei insieme al mito Boris Becker - si tratta dell'undicesima finale in un Masters 1000. "E' stata la partita piu' difficile, devo dare atto a Tabilo che ha giocato meglio di me i primi due set. Io sono stato li' fino al tie break e sono riuscito a ribaltare il match. Sono felicissimo di essere in finale", ha commentato a fine match il tedesco al microfono di Diego Nargiso a caldo, facendo così professione d'umilta'. Zverev ha quindi confermato il suo amore per la "città Eterna" e per un pubblico che lo ha sempre sostenuto.

 

 

Piu' tardi in conferenza stampa e' tornato a parlare del match con Tabilo: "Non ho giocato bene, ma e' stato lui il motivo per cui non ho giocato bene. Colpiva la palla molto forte e poi ha fatto un sacco di dropshot - ha spiegato - ha giocato in modo estremamente aggressivo e non mi ha lasciato giocare. Devo riconoscergli il merito di non avermi permesso di fare il mio gioco. Sono stato contento di aver resistito nel secondo set - ha aggiunto - e penso che anche nel secondo set abbia giocato meglio di me. Ma ho tenuto duro. Nel tie-break e' cambiato qualcosa poi l'inerzia della partita e' cambiata in mio favore. Ovviamente sono felice di aver di averla vinta nel terzo set". In conferenza il tedesco e' tornato anche a parlare del suo rapporto con i tifosi di Roma. "L'Italia e' uno dei tre paesi in cui direi che ricevo il maggior sostegno. Mi sento davvero italiano quando gioco qui - ha spiegato - ricevo cosi' tanto supporto, cosi' tanto amore, cosi' tanta energia dal pubblico. Sempre, anche oggi. Di solito il pubblico vuole sempre che lo sfavorito faccia bene, che lo sfavorito vinca - ha aggiunto - eppure anche oggi ho sentito che mi sostenevano davvero cosi' tanto. Questo mi ha aiutato. Lo apprezzo molto". "Gli italiani sono un pubblico folle, e questo mi piace - ha aggiunto - adoro l'energia. Mi piace quando sono rumorosi. E quando fanno il tifo per te, e' ancora meglio. Non sostituirei Jannik nel loro cuore - ha concluso - ma forse per questa settimana, se possono fare il tifo per me, ne sono felice". 

 

Internazionali di Roma, Errani e Paolini in finale nel doppio per realizzare un sogno

AGI - Per tutta la durata del torneo hanno mangiato nello stesso ristorante. "Per scaramanzia", spiegano. Perche' oggi alle 13 Sara Errani e Jasmine Paolini proveranno a dare un titolo all'Italia in questa pazza edizione degli Internazionali (e chissa' che non diventi un doppio titolo, con Simone Bolelli e Andrea Vavassori che a partire dalle 12 giocano la semifinale). Per Errani e' la quarta finale a Roma, a 12 anni da quella vinta con Roberta Vinci e dal titolo sfiorato sempre con lei, nel 2013 e nel 2014.

 

Per Paolini, che considera "un onore" giocare con la tennista romagnola (lei la ricambia con un "quanto e' brava e quanto tira forte" Jasmine) come ha detto nell'intervista a bordo campo prima di fare gli auguri al suo coach, l'ex tennista Renzo Furlan e' la prima volta. Le due, in un campo Centrale dove mai si era visto tanto pubblico per una semifinale femminile (ma qualche soddisfazione tricolore in questa strana edizione puo' arrivare solo dai doppi) hanno liquidato in fretta, in appena un'ora le statunitensi Dolheide e Krawczyk che si sono dovute accontentare di tre games e hanno fatto di tutto, a suon di errori gratuiti per non regalare al pubblico un match di livello. 

 

 

Ma le due azzurre che in finale sfideranno Coco Gauff e Erin Routliffe, che hanno sconfitto 6-3 7-6 le cinesi Xinyu Wang e Saisai Zheng, non ci stanno alla lettura delle avversarie scarse, emersa in conferenza stampa: "Le due americane sono una buona coppia, hanno ottenuto grandi risultati ed erano le numero 8 del tabellone - ha precisato Errani - pero' noi ci eravamo parlato prima di entrare in campo, decidendo cosa fare". Jasmine, 28 anni e 1,63 di altezza a fondo a correre, tirare e piazzare, Sara, 37 anni e 1,64 di altezza col suo tocco magico a rete e qualche lob ben dosato da fondo per spostare le avversarie, e la coppia americana e' andata in confusione.

 

Le due, che hanno cominciato a giocare insieme dalla scorsa stagione, sono molto affiatate e non per niente hanno gia' vinto due titoli (Linz 2024 e Monastir 2023), e in questa stagione vantano anche una semifinale 1000 a Miami. Ora proveranno a mettere i loro nomi nell'albo d'oro degli Internazionali d'Italia, continuando anche la loro corsa verso le Olimpiadi di Parigi. Puntano alla qualificazione e la capitana di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin (che oggi ricevera' la Racchetta d'oro) ha fatto sapere che intanto hanno gia' prenotato le stanze. Intanto sono la nona coppia tutta azzurra in finale in doppio femminile. Prima di Errani e Vinci, infatti, ci erano arrivate Rosetta Gagliardi-Anna Luzzatti (campionesse nel 1931), Nicla Migliori-Vittoria Tonolli (finaliste nel 1952), Silvana Lazzarino-Lea Pericoli (finaliste nel 1962, 1963, 1964, 1965, 1967), Sandra Cecchini-Raffaella Reggi (vincitrici nel 1985); Patrizia Murgo-Barbara Romano' (finaliste nel 1985), Laura Garrone-Laura Golarsa (finaliste nel 1990), Tathiana Garbin-Roberta Vinci (finaliste nel 2007). 

 

Sinner al Roland Garros? Cahill regala una speranza ai tifosi

AGI  - Se le immagini sono spesso piu' eloquenti delle parole, nel toto-Roland Garros di Jannik Sinner bisogna aggrapparsi a quella postata su Instagram da Darren Cahill, il coach (con Simone Vagnozzi) del campione azzurro: una racchetta in primo piano su un campo da tennis in terra rossa con tre palline gialle sul piatto corde.

 

E non tre palle qualsiasi ma con la scritta "Roland Garros 2024", scatto accompagnato dalla didascalia in francese "terre Battue" seguita da un cuoricino arancione e come "tag" la scritta "Roland Garros". 

 

Segno che le terapie del JMedical di Torino stanno agendo come si sperava sull'anca destra di Sinner e che il prossimo numero uno del mondo (lo diventera' anche non giocando, a condizione che Nole Djokovic non vada in finale) sara' in campo al Roland Garros? C'e' anche un altro indizio, e ben piu' concreto, segnalato dal sito 'Ubitennis': Sinner e' nel piano delle conferenze pre-Roland Garros, e il suo incontro stampa e' previsto per venerdi' 24 maggio. Lo slam parigino prende il via lunedi' 20 ma per il numero 2 del mondo ci sarebbero almeno altri 7 o 8 giorni per allenarsi. 

Un bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia nel Vercellese

AGI - Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprietà dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese.

Sarebbe stato in braccio alla nonna, che lo stava accudendo mentre i genitori erano usciti per fare la spesa, il bimbo di 5 mesi morto dopo essere stato azzannato dal cane di famiglia a Palazzolo Vercellese. Secondo le ricostruzioni più accreditate la donna era uscita in giardino per calmare il bambino che piangeva. D'improvviso il cane si sarebbe avventato contro la donna che sarebbe caduta a terra: il cane a quel punto si sarebbe rivolto contro il bimbo azzannandolo alla testa. Inutili i soccorsi dell'equipe sanitaria, intervenuta con l'elisoccorso. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai Carabinieri forestali in attesa degli accertamenti. 

Botta e risposta tra Fiorentina e Napoli, finisce 2-2

AGI - Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all'ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell'ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l'emorragia di punti per gli ormai ex campioni d'Italia.

Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando gia' all'8' con Rrahmani, capitano di serata stante l'assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d'angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz'ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull'esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l'azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39' per l'1-1. I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret.

Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57'), con Politano che centra un palo 5' più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l'ultimo vero sussulto giunge all'80' quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest'ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l'ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l'inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole. 

L’esercito israeliano recupera i corpi di tre ostaggi

AGI - Il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che l'esercito ha recuperato i corpi di tre ostaggi dalla Striscia di Gaza: lo scrive il Times of Israel. Sono Itzhak Gelerenter, Amit Buskila e Shani Louk. Hagari dice che i corpi sono stati recuperati durante un'operazione notturna effettuata dai militari e dallo Shin Bet. I tre erano al festival musicale Supernova vicino a Re'im la mattina del 7 ottobre, da dove poi sono fuggiti nella zona di Mefalsim. Hagari dice che sono stati uccisi lì dai terroristi di Hamas, e che i loro corpi sono stati poi portati a Gaza.

Tra i corpi di tre ostaggi uccisi al festival musicale Nova, c'è quello di Shani Louk, la ragazza le cui immagini mentre veniva caricata con la forza a bordo di un pick-up fecero il giro del mondo nelle ore drammatiche del massacro. Oltre alla giovane donna tedesco-israeliana, sono stati recuperate le salme di Amit Buskila e Itzhak Gelerenter. Il padre, Nissim Louk, ha detto che il ritrovamento del corpo di sua figlia, la cui morte era stata confermata alla fine di ottobre, è una "chiusura"; ha aggiunto che sua figlia "irradiava luce" a tutti coloro che la circondavano e che incarna "un simbolo del popolo di Israele, tra luce e tenebre".

Asbestosi, la malattia che ha ucciso Franco Di Mare

AGI - Negli ultimi 10 anni in Italia sono deceduti per malattie asbesto correlate circa 60mila persone. Nell'anno 2023 l'Osservatorio nazionale amianto ha censito circa 2000 casi di mesotelioma, con un indice di mortalità, rapportato ai 5 anni antecedenti, di circa il 93% dei casi. Nello stesso anno sono state circa 4000 le nuove diagnosi di tumore del polmone per esposizione ad amianto (al netto del fumo e degli altri agenti cancerogeni), con un indice di sopravvivenza (a 5 anni) stimato del 12% per un calcolo di circa 3500 decessi.

Si deve poi tener conto che l'amianto provoca asbestosi con ripercussioni cardiache - segnala l'Osservatorio in una nota - con un impatto che è stato censito nella misura di 500 decessi, cui vanno aggiunte le altre neoplasie, tra cui il cancro della laringe, della faringe, dell'esofago, dello stomaco, del colon, delle ovaie, e il colangiocarcinoma del fegato, con un impatto complessivo di più di 7000 decessi e di 10.000 nuovi malati. Il 28 aprile si è celebrata la Giornata mondiale delle vittime di amianto che rappresenta un momento internazionale di commemorazione per onorare i lavoratori deceduti a causa di malattie causate dal pericoloso minerale.

"In questo giorno, in cui si ricordano le vittime dell'amianto rivolgiamo un appello alla premier Meloni perché torni nell'agenda di Governo. Ricordiamo che soltanto la bonifica e messa in sicurezza può evitare le esposizioni ad amianto e quindi le future diagnosi di malattie asbesto correlate che, purtroppo, in più del 90% dei casi si tramutano in una sentenza di morte", ha dichiarato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio nazionale amianto.

Tra gli oltre 30mila casi esaminati nel settimo Rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi, pubblicato il 14 febbraio 2022 il 70% delle modalità di esposizione è stato direttamente collegato alle condizioni lavorative. L'edilizia, la metalmeccanica e i cantieri navali emergono come settori a rischio, ma le tracce di amianto sono state rinvenute anche in settori inaspettati come gli impianti di raffinazione, i cantieri navali e perfino gli zuccherifici.

La mappa del rischio

Ancora nel 2024 sono presenti 40 milioni di tonnellate di amianto all'interno di 1 milione di siti e micrositi, di cui 50mila industriali, e 42 di interesse nazionale. La situazione segnalata dall'Osservatorio è ancora più drammatica, in quanto il pericoloso cancerogeno è presente anche negli edifici di 2.500 scuole (stima 2023), all'interno delle quali sono esposti più di 352.000 alunni e 50.000 soggetti del personale docente e non docente.

Ancora, 1.500 biblioteche ed edifici culturali compresi almeno 500 ospedali (stima per difetto perché la mappatura ONA è ancora in corso), hanno componenti in amianto nelle strutture e/o negli impianti tecnici, in particolare termici, elettrici e termoidraulici. Gli stessi acquedotti pubblici, compreso gli allacci, in tutto almeno 500.000 km di tubature, sono in cemento-amianto, e l'impatto è rilevante anche per effetto dell'erosione, dell'attività di manutenzione, dei terremoti e sciami sismici che causano la contaminazione dell'acqua potabile (l'amianto è cancerogeno anche se ingerito), e si somma anche al fatto che per usi antropici nelle famiglie e nelle aziende l'acqua evapora e contamina i luoghi di vita e di lavoro, anche con inalazione aggiuntiva all'ingestione.

Ogni anno ci sono 10mila nuove diagnosi, in prevalenza uomini, per motivi del loro impegno professionale e/o operai negli stabilimenti o nei siti militari e in particolare nelle regioni a maggior rischio che, con una media annua di casi diagnosticati compresa tra 1.500 e 1.800, sono la Lombardia, il Piemonte, la Liguria e il Lazio che rappresentano oltre il 56% dei casi segnalati.

La Russia sequestra beni di Unicredit per 463 milioni

AGI - Il tribunale arbitrale di San Pietroburgo ha sequestrato conti, beni immobili e quote di società controllate da Unicredit per un valore di 463 milioni di euro in relazione alla causa intentata da RusChemAlliance LLC contro Unicredit Bank AG. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 

RusChemAlliance è una joint venture tra Gazprom e Rusgazdobycha, ed è uno degli operatori che costruiscono un complesso per il trattamento del gas contenente etano a Ust-Luga. Il tribunale ha sequestrato beni di Unicredit Bank JSC e Unicredit Bank AG (Monaco) per un valore di 463 milioni di euro, compresi titoli, immobili e fondi. Sono state sequestrate anche partecipazioni in Unicredit Leasing LLC e Unicredit Garant LLC. Il tribunale ha emesso sei mandati di esecuzione nell'ambito della decisione sulle misure provvisorie.

RusChemAlliance, il consorzio Linde e Renaissance Heavy Industries LLC hanno firmato un contratto EPC nel 2021 per la costruzione di un impianto di trattamento del gas nella regione di Leningrado. RusChemAlliance ha trasferito un anticipo a Linde, ma Linde ha informato il cliente che avrebbe sospeso le operazioni nel maggio 2022 a causa delle sanzioni dell'UE.

Le banche garanti, riferisce Interfax, si sono rifiutate di adempiere ai loro obblighi, poiché il pagamento alla società russa potrebbe violare le sanzioni europee. RusChemAlliance ha presentato ricorso contro Deutsche Bank, Commerzbank AG, Unicredit Bank AG, Bayerische Landesbank e Landesbank Baden-Wurttemberg presso il tribunale arbitrale di San Pietroburgo e della regione di Leningrado.

L'importo in linea capitale della pretesa nei confronti di Unicredit per l'incasso degli arretrati sotto garanzia bancaria è pari a 444 milioni di euro.

La Farnesina convoca una riunione urgente sul caso

Il Ministero degli Affari Esteri sta seguendo il caso dell'azione giudiziaria intrapresa da un tribunale russo nei confronti di Unicredit, lo dicono fonti della Farnesina. Anche questa disputa verrà affrontata nella riunione immediatamente convocata per lunedì prossimo del "tavolo Russia", attivato dal ministro Antonio Tajani alla Farnesina con le aziende e le istituzioni impegnate nel mercato russo. Il caso è legato all'emissione di un "performance bond" da parte di Unicredit e di altre banche su un contratto stipulato tra RusChemAlliance e il consorzio Linde per la costruzione di un impianto di trattamento del gas. Il consorzio Linde si è tirato indietro dall'impegno a causa del regime sanzionatorio UE e la società russa ha preteso il pagamento delle garanzie da parte delle banche. Queste si sono rifiutate di effettuare il pagamento e la contesa viene affrontata adesso in tribunale, dove è stato disposto un sequestro conservativo di asset Unicredit per un valore di 463 milioni di euro. 

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