Più di 400 attivisti della Flotilla sono nel carcere di Ketziot, tra loro oltre 40 italiani
Gli attivisti nostri connazionali hanno potuto parlare con la delegazione consolare in gruppo e singolarmente. Stanno tutti bene, non hanno subito alcun maltrattamento, ha affermato l'ambasciatore a Tel Aviv Luca Ferrari
Gli oltre 400 attivisti della Global Sumod flottiglia che avevano tentato di violare simbolicamente il blocco navale israeliano su Gaza sono nel carcere israeliano di Keziot. Tra loro anche 45 italiani. È ancora in corso da 10 ore la visita consolare. Gli attivisti nostri connazionali hanno potuto parlare con la delegazione in gruppo e singolarmente. Anche ieri la nostra ambasciata a Tel Aviv aveva parlato con loro. Stanno tutti bene, non hanno subito alcun maltrattamento, ha affermato l'ambasciatore a Tel Aviv Luca Ferrari.
Agli attivisti verrà chiesto dalle autorità israeliane di firmare un foglio per il consenso al rimpatrio. Chi lo farà verrà espulso nei prossimi giorni, già a partire da domenica o lunedì. In caso contrario, gli attivisti trascorreranno altri giorni in prigione prima di comparire davanti a un giudice che deciderà l'espulsione d'autorità.
Gli attivisti potrebbero essere rimpatriati con due voli charter verso due capitali europee, si ipotizza Londra e Madrid. La ONG Adalah che si occupa degli attivisti fermati in Israele denuncia che alcuni di loro sono stati costretti a inginocchiarsi con le mani legate con delle fascette per ore, dopo che alcuni di loro avevano intonato slogan a favore della Palestina.
Fonte: www.rainews.it