Da Muggia a Cogne, gli infanticidi in Italia costituiscono il 12,7% degli omicidi in famiglia
Dati del rapporto Eures: 535 figlicidi dal 2000. Dopo l'ultimo caso della donna che ha ucciso il figlio di 9 anni a Muggia, tornano alla mente le tragedie familiari degli ultimi anni: i neonati sepolti, la piccola Diana, Loris Stival
Getty Secondo il rapporto Eures sugli infanticidi (o figlicidi), dal 2000 al 2023, in Italia sono stati registrati 535 infanticidi, che costituiscono il 12,7% degli omicidi commessi in ambito familiare.
L'ultimo in ordine di tempo si è consumato nella serata ieri 12 novembre 2025, a Muggia, in provincia di Trieste: una madre ha ucciso il figlio a coltellate. La donna, di nazionalità ucraina, separata dal padre del bimbo, era seguita da un Centro di salute mentale. A dare l'allarme è stato il padre del bambino che non riusciva a mettersi in contatto con loro.
9 AGOSTO 2024 - Il corpo di un neonato di pochi giorni viete trovato nel giardino di una villetta di Traversetolo in provincia di Parma. In seguito viene rinvenuto anche il corpo di un secondo neonato. Secondo le indagini della procura di Parma la madre dei due piccoli, Chiara Petrolini, una ragazza di 22 anni, ha ucciso i due neonati, dopo averli partoriti in casa, per poi seppellirli nel giardino dell'abitazione.
15 LUGLIO 2024 - Due feti, avvolti in un lenzuolo, vengono trovati in un armadio nella casa di una giovane di 24 anni a Reggio Calabria. La madre viene accusata di omicidio per soffocamento dei suoi due bambini appena partoriti e di occultamento dei loro corpi.
NOVEMBRE 2023, PEDRENGO (BERGAMO) - I carabinieri arrestano Monia (che tutti chiamano Mia) Bortolotti con l'accusa di aver ucciso entrambi i suoi bambini neonati, Alice e Mattia. Oggi, 13 novembre la sentenza di assoluzione “Assolta per vizio di mente”, nel caso della bambina l'omicidio non è provato, mentre per il fratellino è stata ritenuta insuperabile la perizia dell'incidente probatorio, che ha concluso per la totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Le morti sono avvenute a distanza di un anno dall'altro: la piccola è morta il 15 novembre 2021, il secondo figlio il 25 ottobre 2022. Le indagini sono partite dopo il secondo episodio: è stata la donna ad avvisare il 118, ma subito i sospetti dei militari coordinati dalla Procura di Bergamo si sono diretti su di lei per via della tenera età della vittima e alcune analogie con la morte della sorella, avvenuta l'anno prima, che in assenza di segni di violenza era stata spiegata come 'morte in culla' a causa di un deficit da parto prematuro della bimba, nata di 7 mesi.
LUGLIO 2023, VOGHERA (PAVIA). Elisa Roveda, 44 anni, strangola il figlio Luca dopo essere rimasta sola in casa con il piccolo di 1 anno. A chiamare i soccorsi del 118 la madre della donna, che era arrivata nella casa della figlia, come faceva ogni giorno, per aiutarla nelle faccende domestiche. Quando è entrata, ha trovato la donna distesa sul letto, in stato confusionale, e il nipotino ancora vivo, ma incosciente. Quando i soccorsi sono arrivati, il piccolo era già morto. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio.
LUGLIO 2022, MILANO. Il corpo senza vita di Diana, 18 mesi, viene ritrovato senza vita nella casa dove viveva con la madre, Alessia Pifferi. È stata lei a chiamare i soccorsi quando ha trovato la piccola senza vita a casa. Diana, accerterà l'autopsia, è morta di stenti dopo una settimana durante la quale la madre l'aveva lasciata da sola per trascorrere del tempo con il suo nuovo compagno.
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GIUGNO 2022, CATANIA. Martina Patti, 23 anni, racconta che la sua bambina, Elena, 5 anni, è stata rapita. Il giorno dopo, messa alle strette dai carabinieri, fa ritrovare il cadavere della piccola in un campo a 200 metri da casa. L'ha uccisa con un coltello da cucina.
MARZO 2022, MESENZANA (VARESE). Un uomo di 44 anni si è tolto la vita dopo aver ucciso i suoi due figli di 13 e 7 anni, a Mesenzana, nel Varesotto. A ritrovare i cadaveri è stata la madre dei ragazzini che era andata a prenderli. I genitori delle due vittime erano in fase di separazione.
GENNAIO 2022, MOZZARONE (VARESE). Un uomo di 40 anni, Davide Paitone, uccide con una coltellata alla gola il figlio di 7 anni. I carabinieri ritrovano il corpo del piccolo nascosto dell'armadio, insieme con un biglietto di confessione. L'uomo, dopo aver ammazzato il figlio, tenta di uccidere anche la moglie dalla quale si stava separando, accoltellandola. Il 40enne ha provato a fuggire, ma è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri.
OTTOBRE 2021, VERONA. Due bambine, di origini cingalesi, di 3 e 11 anni sono state ritrovate senza vita nella loro stanza, in una casa di accoglienza, a Verona. Da subito sono partite le ricerche della loro madre, il cui cadavere è stato successivamente ritrovato nell'Adige.
GIUGNO 2021, FERRARA. All'alba arriva una telefonata al 112: 'Mio figlio è morto'. Al loro arrivo, i carabinieri trovano una donna di 29 anni, con profondi tagli ai polsi, sotto schock che dice loro di aver ucciso il figlio, un bimbo di un anno, che i militari trovano ancora nel lettone della mamma dove aveva dormito.
MARZO 2021, CISLIANO (MILANO). Edith aveva 2 anni, è stata uccisa dalla mamma, Patrizia Coluzzi, 41 anni, accusata di omicidio aggravato per la morte della figlia , avvenuta per soffocamento. Quella sera non c'erano i due fratelli maggiori, avuti dalla 41enne da un primo matrimonio. Dopo aver ucciso la piccola, la donna ha tentato di togliersi la vita, infliggendosi ferite alla pancia e alle braccia con un'arma da taglio.
MARCO 2014, LECCO. Edlira Dobrusci, 37enne di origini albanesi, ammise di aver ucciso le sue tre figlie Simona di 13 anni, Keisi di 10 e Sidnei di 4. Dopo averle ammazzate a coltellate, la donna ricompose i cadaveri sul letto della sua camera.
NOVEMBRE 2014, RAGUSA. Loris Stival viene trovato in un canalone, a 4 chilometri dalla scuola che frequentava. La madre Veronica Panarello ne aveva denunciato la scomparsa qualche ora prima. Per la morte del figlio Panariello, al termine di un processo anche mediatico, sta scontando una pena a 30 anni di reclusione.
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APRILE 2013, CAROVIGNO (BRINDISI). È il 4 aprile, Francesca Sbano avvelena la figlia di 3 anni con del diserbante e subito dopo si lancia dal balcone della sua casa vicino Brindisi. Lascia alla famiglia un biglietto: 'Benedetta la porto via con me'. La piccola muore qualche ora più tardi in ospedale.
MARZO 2013, ROVITO (COSENZA). Il 6 marzo una 43enne della provincia di Cosenza, Daniela Falcone, va a prendere il figlio di 11 anni a scuola e lo porta in montagna. È qui che lo uccide, sgozzandolo con le forbici. Lo colpisce ripetutamente. Tenterà invano, di lì a poco, di suicidarsi.
OTTOBRE 2013 ABBADIA LARIANA (LECCO). Una donna, 25enne della Costa d'Avorio, uccide il primo dei suoi due figli infierendo più volte sul corpo del piccolo.
AGOSTO 2011, FENIGLIA (GROSSETO). Una donna ha ucciso il proprio bambino di 16 mesi, lanciandolo nelle acque della Feniglia durante una gita in pedalò. Nel suo pc, gli inquirenti ritrovano tracce riconducibili alla volontà della donna di 'liberarsi' del bambino.
FEBBRAIO 2010, CEGGIA(VENEZIA). Tiziana Bragato, 47 anni, uccide il figlio, di sei anni, soffocandolo, poi si impicca. Sarà il marito a scoprire l'omicidio-suicidio.
LUGLIO 2009, PARABIAGO (MILANO). Il 20 luglio, in provincia di Milano. Marcella Sardeni, dirigente d'azienda di 35 anni, affetta da grave depressione, ha ucciso il figlio di 4 anni strangolandolo con un cavo del telefono. Dopo 4 mesi, la donna confessa di essere stata lei.
AGOSTO 2009, GENOVA. Un neonato di 19 giorni viene strangolato dalla madre con il cavo del cellulare: la donna poi si toglie la vita. La 35enne viveva da sola con il piccolo e soffriva di depressione post-partum.
SETTEMBRE 2009, CASTENASO (BOLOGNA). Uccide i figli di 6 e 5 anni accoltellandoli, poi si suicida buttandosi già dalla terrazza al secondo piano della casa dove vivevano. I carabinieri ritrovano i copri dei bimbi sul letto. La donna, sarà poi accertato, soffriva di depressione per una separazione in vista dal marito.
MAGGIO 2005, CASATENOVO (LECCO). Un bambino di 5 mesi viene trovato annegato nella vasca da bagno di casa sua. Alle forze dell'ordine, la madre, 29 anni, racconta che dei ladri sarebbero entrati in casa, l'avrebbero picchiata. Il bambino, rimasto solo, sarebbe scivolato nell'acqua fino ad annegare. Due settimane dopo, la donna confesserà il delitto.
SETTEMBRE 2005, MERANO. La 39enne Christine Rainer telefona al 118: 'Venite, ho ucciso mio figlio'. La donna uccide a coltellate il figlio, 4 anni, che aveva appena iniziato a mangiare pane e marmellata. Dice di aver avuto un 'blackout' agli agenti della polizia che l'hanno portata in commissariato, dove tenta di uccidersi lanciandosi dal secondo piano.
MARZO 2005, ROMA. Ha soltanto 2 mesi la piccola che viene ritrovata morta, uccisa da una coltellata, nella sua casa alla Romanina, a Roma. La madre, dopo averla uccisa, tenta il suicidio.
LUGLIO 2004, VIESTE (FOGGIA). Una donna di 33 anni soffoca i propri figli, di 2 e 5 anni, tappando loro la bocca con del nastro adesivo. In quello stesso modo, si suicida di lì a poco. È il padre, un uomo di 37 anni, a ritrovare senza vita i figli e la donna.
MARZO 2004, LECCO. Una donna di 37 anni, di origini albanesi, uccide a coltellate le sue tre figlie di 3, 10 e 13 anni. Poi ha tentato di togliersi la vita. Interrogata dai magistrati confessa il delitto.-
GIUGNO 2003, DESIO (MILANO). Una peruviana di 29 anni strangola e affoga in un wc dell'ospedale di Desio, in provincia di Milano, la figlia di tre mesi, che era ricoverata per una caduta dalla carrozzina.
MAGGIO 2002, VALTELLINA. Il 12 maggio una 31enne, nella sua casa a Madonna dei Monti, frazione del Comune di Valfurva ,apre lo sportello della lavatrice e mette dentro il cestello la sua bambina di 8 mesi. L'ha uccisa attivando il lavaggio. Sarà il padre a scoprire l'omicidio, rientrato in casa con l'altra figlia di 11 anni.
GENNAIO 2002, COGNE. Samuele Lorenzi ha 3 anni, viene trovato senza vita, con ferite profonde sulla testa, nel lettone dei genitori, nella casa di Montroz. La madre, Annamaria Franzoni chiama i soccorsi e chiede aiuto ai vicini di casa. L'arma del delitto, probabilmente una roncola, non sarà mai ritrovata. Condannata a 30 anni in primo grado, nel 2004, Franzoni si vede ridurre la pena a 16 anni in appello, con la concessione delle attenuanti generiche. Nel 2008, la Cassazione conferma i 16 anni di reclusione. Franzoni ha scontato 6 anni in carcere, 5 ai domiciliari, estinguendo in anticipo la pena per buona condotta.
Breve storia di un caso mediatico
Fonte: www.rainews.it
