Kallas, Russia non può resistere e spendere più di noi: "C'è un aggressore e c'è una vittima"
Il capo della diplomazia dell'Unione Europea: forniremo a Kiev tutto l'aiuto necessario. "La tenuta nel tempo dell'Unione è un fattore decisivo"
Ansa L'Unione europea deve dimostrare di saper resistere più a lungo della Russia, sia sul piano economico sia su quello politico e strategico. E' questo il messaggio centrale che l'Alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, affida a un'intervista al Corriere pubblicata oggi, nella quale ribadisce la linea di fermezza europea sulla guerra in Ucraina.
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La tenuta nel tempo dell'Unione è un fattore decisivo
Secondo Kallas, la tenuta nel tempo dell'Unione è un fattore decisivo. "Stiamo andando avanti con i nostri piani. È un messaggio chiaro: alla Russia, che non può resistere più a lungo di noi né spendere più di noi; all'Ucraina, a cui forniremo il sostegno di cui ha bisogno; e agli Stati uniti, per dire che stiamo decidendo su temi che spettano a noi", ha spiegato.
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Rischio di nuovi conflitti
L'Alta rappresentante ha indicato Mosca come il principale ostacolo a una soluzione negoziata. A suo giudizio, anche eventuali garanzie di sicurezza per Kiev non sarebbero sufficienti senza un cambio di atteggiamento da parte russa. "Il problema per la pace è la Russia", ha affermato, avvertendo che in assenza di concessioni il rischio sarebbe quello di nuovi conflitti, "magari non in Ucraina ma altrove". Kallas ha sottolineato che al momento non emergono segnali credibili di apertura: "Non vediamo da parte russa un'autentica volontà di pace: continua a bombardare civili e infrastrutture civili ucraine".
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Per arrivare a una pace sostenibile, l'Ue ritiene indispensabili concessioni concrete da parte della Russia. Kallas ha citato la necessità di "limitare il loro esercito o contenere il loro budget militare", ribadendo che un cessate il fuoco reale è il primo passo indispensabile per qualsiasi processo diplomatico.
"C'è un aggressore e c'è una vittima"
Sul piano politico e giuridico, l'Alta rappresentante ha riaffermato alcuni principi che Bruxelles considera non negoziabili. "C'è un aggressore e c'è una vittima", ha detto, chiarendo che "i confini non possono essere cambiati con la forza". Ha escluso concessioni territoriali, il riconoscimento dell'occupazione russa e qualsiasi ruolo diretto di Mosca nella futura architettura di sicurezza europea.
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Quanto al percorso di adesione dell'Ucraina all'Unione europea, Kallas ha ricordato che resta un processo basato sul merito e sulle decisioni degli Stati membri. Ha però definito positivo il fatto che la pressione internazionale possa aiutare a superare i blocchi politici che rallentano l'avanzamento di Kiev.
Kallas ha sottolineato il senso di urgenza che attraversa le istituzioni europee. "Non lasceremo il Consiglio europeo prima di avere una decisione chiara", ha concluso, ribadendo la determinazione dell'Ue a sostenere l'Ucraina e a dimostrare che l'Europa è in grado di tenere più a lungo della Russia.
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Fonte: www.rainews.it
