'Brigitte Macron è un uomo", in dieci a processo per diffamazione in Francia
Tra gli imputati un professore, un pubblicitario, un informatico e una sedicente medium
Ansa Dieci persone, tra cui un professore, un pubblicitario, un informatico e una sedicente medium a processo a Parigi per aver affermato su Internet che la moglie del presidente francese Emmanuel Macron, Brigitte, sarebbe in realtà un uomo.
Gli imputati devono rispondere di cyberbullismo sessista a seguito di una denuncia per diffamazione presentata lo scorso luglio negli Stati Uniti dalla coppia presidenziale, dopo anni in cui la diceria è stata propagata da canali e profili social vicini al cospirazionismo o all'estrema destra.
Complice la differenza di età di 24 anni tra i due coniugi, la voce ha iniziato a diffondersi ben oltre i confini francesi già dal 2017, l'anno dell'elezione di Macron all'Eliseo, grazie soprattutto a Candace Owens, podcaster antisemita vicina al movimento 'Maga', a sua volta raggiunta da una denuncia.
Molti degli imputati devono rispondere proprio della condivisione di post della Owens, che ha milioni di seguaci sulle reti sociali ed è autrice di una serie di video sull'argomento intitolata "Becoming Brigitte". Tra le immagini condivise c'e' anche una finta copertina del Time che ritrae Brigitte Macron come "Uomo dell'Anno".
Macron offrirà prove scientifiche che Brigitte è una donna
Chi sono gli imputati
Gli imputati, otto uomini e due donne di età compresa tra 41 e 60 anni, sono accusati di aver rilasciato numerose dichiarazioni offensive nei confronti di Brigitte Macron in merito al suo "genere" e alla sua "sessualità", e di aver affermato che la differenza di età di 24 anni tra lei e il marito costituisce "pedofilia", afferma la Procura di Parigi.
Tra costoro c'è il pubblicitario Aurelien Poirson-Atlan, 41 anni, noto sui social media come "Zoe Sagan". Un'altra imputata è la "medium", "giornalista" e "informatrice" cinquantunenne Delphine J., conosciuta con lo pseudonimo di Amandine Roy, che ha diffuso la voce secondo cui Brigitte Macron, il cui cognome da nubile è Trogneux, fosse in realtà suo fratello Jean-Michel Trogneaux prima di cambiare sesso. Delphine J. si è limitata a "riportare la notizia", spiega il suo avvocato Maud Marian, aggiungendo che "nessun messaggio è stato inviato direttamente alla signora Macron".
La medium era stata dichiarata colpevole di diffamazione nel 2024 e condannata dai tribunali francesi a pagare diverse migliaia di euro di danni a Brigitte Macron e a suo fratello Jean-Michel, ma è stata assolta in appello il 10 luglio. I Trogneaux hanno però presentato ricorso contro la sentenza.
Non solo Brigitte Macron
Brigitte Macron non è l'unica personalità pubblica femminile a essere stata oggetto in questi anni di simili maldicenze.
Anche l'ex first lady statunitense Michelle Obama, l'ex primo ministro neozelandese Jacinda Arden e l'ex vicepresidente Usa Kamal Harris sono state accusate di essere transessuali da voci incontrollate diffuse su Internet.
Fonte: www.rainews.it
