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Una moschea va a fuoco in Cisgiordania, ci sarebbe la mano dei coloni estremisti
Sui muri esterni una scritta dai contenuti razzisti, con minacce al capo dell'Idf Zamir che ieri aveva bollato gli estremisti come “criminali”. Sarebbero state bruciate anche copie del Corano. Le autorità hanno aperto un'inchiesta
Secondo alcune testimonianze dei residenti locali, coloni israeliani estremisti hanno appiccato il fuoco alla moschea di Hajja Hamida, situata tra le città di Deir Istiya e Kafr Haris, nel governatorato di Nablus (Cisgiordania occupata), nelle prime ore di giovedì mattina.
Sui muri esterni una scritta dai contenuti razzisti, con minacce al capo dell'Idf Zamir che ieri aveva bollato gli estremisti come “criminali”. Sarebbero state bruciate anche copie del Corano. Il rapido intervento dei residenti, dopo che i coloni avevano versato materiali infiammabili all'ingresso della moschea, ha impedito che l'incendio si propagasse all'intero edificio, ha dichiarato a Wafa l'attivista Nazmi al Salman.
L'ira dell'Anp che ha parlato di "un attacco ai musulmani" e di "atto di razzismo provocatorio". Le autorità hanno aperto un'inchiesta.
Fonte: www.rainews.it
