
Lo scorso giugno il gup del Tribunale per i Minorenni di Milano ha condannato a 20 anni in primo grado con rito abbreviato il 17enne accusato di aver sterminato la sua famiglia a Paderno Dugnano. Il giudice non ha riconosciuto il vizio parziale di mente, sostenendo che in quel momento il ragazzo era in grado di "distinguere la realtà dall'immaginazione".
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