
Dopo anni di gratuità, lo Spid entra in una nuova fase: alcuni provider hanno iniziato a introdurre un canone annuale per il mantenimento dell’identità digitale. Aruba e InfoCert hanno già comunicato i nuovi costi, mentre Register.it e Namirial adottano modelli misti. Poste Italiane, invece, conferma che il servizio PosteID resterà gratuito fino al 2030, nonostante il mercato si muova verso la fine della gratuità universale.
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