La testimonianza di Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage, appena rientrato in Italia dopo la missione umanitaria a bordo della Global Sumud Flotilla: "Ci davano dei comandi, 'up' e 'down', ci davano le botte sulla schiena e sulla testa. Mi avevano dato un soprannome, un qualcosa che significa forse scemo o idiota, e si divertivano a farmelo ripetere quando mi chiedevano 'What's your name?', e scoppiavano a ridere. Questa tortura è durata alcune ore".