Negli ultimi giorni, Hamas ha restituito a Israele otto corpi di ostaggi deceduti, nel contesto di un accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti. Tuttavia, secondo l'esercito israeliano, uno dei corpi ricevuti non appartiene a nessuno degli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023, ma a un palestinese di Gaza. Questo episodio non è il primo errore di questo tipo nella restituzione delle salme. Il primo ministro Netanyahu ha ribadito che Israele non scenderà a compromessi sulla restituzione completa di tutti i corpi degli ostaggi deceduti.

Hamas sostiene che la difficoltà nel recupero dei corpi deriva dal fatto che alcuni sono sepolti sotto le macerie dei bombardamenti. L'accordo prevede che, qualora Hamas non fosse in grado di restituire tutti i corpi entro una scadenza, debba comunque condividere le informazioni riguardo alla loro ubicazione e fare ogni sforzo possibile per consegnarli quanto prima.