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Congelamento degli asset russi, il Belgio chiede garanzie
L'Unione europea l'ha approvato a maggioranza qualificata superando i veti. La palla passa al Consiglio europeo del 18-19 dicembre
Via libera al blocco indeterminato degli asset russi, ma con distinzioni tra gli stati europei. Italia, Belgio, Bulgaria e Malta votano sì, chiarendo però che il congelamento non implica in modo automatico l'uso dei beni per finanziare l'Ucraina. Una scelta, sottolineano, che non deve creare precedenti nella politica estera e di sicurezza comune. I quattro paesi chiedono che il tema venga discusso al Consiglio europeo e invitano a valutare soluzioni alternative per aiutare Kiev.
Bruxelles ha fatto ricorso all'articolo 122 del Trattato che consente di agire senza il requisito dell'unanimità, superando così il diritto di veto. Nel Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre a Bruxelles i leader dovranno decidere su come usare i beni russi per finanziare un maxi-prestito all’Ucraina. A Bruxelles sono depositati 185 dei 210 miliardi di euro presso la società Euroclear. Il premier belga Bart De Wever chiede garanzie giuridiche e che tutti i paesi europei garantiscano con una quota i rimborsi a Mosca se necessario. De Wever ha detto: "Non siamo in guerra con questo paese, sarebbe come fare irruzione in un'ambasciata, portare via il mobilio e venderlo". E oltre al Belgio, ci sono i timori di altri stati membri.
Fonte: www.rainews.it
