Cardinale Pizzaballa: "La nostra vita è qui, siamo radicati qui e resteremo qui"
"Non possiamo dimenticare che cosa è successo e non lo dimenticheremo mai ma ora dobbiamo guardare avanti". Lo ha detto il Patriarca di Gerusalemme parlando alla comunità della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza
"Non possiamo dimenticare che cosa è successo e non lo dimenticheremo mai ma ora dobbiamo guardare avanti". Lo ha detto il Patriarca di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, finalmente entrato a Gaza per portare aiuti in vista delle festività natalizie parlando alla comunità della parrocchia della Sacra Famiglia che ha subito anche un bombardamento durante la guerra e diversi morti tra la comunità rifugiata al suo interno."E' bello vedere la scuola - ha aggiunto Pizzaballa - ma vogliamo la scuola secondo la nostra tradizione, la ricostruiremo, le nostre scuole, le nostre case, ricostruiremo tutto, la nostra vita è qui, siamo radicati qui e resteremo".
"Avete usato spesso la parola amore - ha detto quindi - solo l'amore può costruire, le mura le possiamo ricostruire sì e lo faremo ma dobbiamo soprattutto ricostruire i nostri cuori e questo è quello che faremo, non abbiate paura, dobbiamo essere uniti e forti e vi posso dire che non solo io, ma tutta la chiesa, anglicani, ortodossi, latini saremo qui uniti per ricostruire la vita a Gaza".
Il Cardinale ha visitato diversi centri medici e umanitari nella Striscia di Gaza, così come "le tende delle famiglie sfollate sul lungomare di Gaza City, dove sono stati informati sulla situazione umanitaria e sanitaria". Lo ha riferito su X il patriarcato latino di Gerusalemme, precisando che Pizzaballa, accompagnato da monsignor Shomali, ha fatto visita all'ufficio di Caritas Gaza, a una clinica medica dell'Unione delle Chiese, a un punto di soccorso del Catholic Relief Services ad Al-Zaytoun, oltre all'Ospedale Al-Ahli (Battista) all'Università di Al-Azhar.Il patriarca latino di Gerusalemme è arrivato ieri a Gaza per le celebrazioni natalizie.
Fonte: www.rainews.it
