Alberto Trentini ha chiamato casa. Lo ha resto noto la famiglia del cooperante veneto detenuto in Venezuela. È la terza telefonata in quasi 11 mesi di detenzione. Il 46enne ha raccomandato ai genitori di prendersi cura di loro e ha assicurato di essere forte. Ha voluto ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine in questi mesi.