Addio a Peter Arnett, corrispondente di guerra e vincitore del Pulitzer per le cronache dal Vietnam
A confermare la notizia della scomparsa è stata la figlia Elsa, precisando che la causa della morte è stata un tumore
Il giornalista statunitense Peter Gregg Arnett, uno dei più celebri e controversi corrispondenti di guerra del Novecento, vincitore del Premio Pulitzer e volto storico del giornalismo internazionale, è morto mercoledì 17 dicembre a Newport Beach, in California, all'età di 91 anni.
A confermare la notizia della scomparsa è stata la figlia Elsa, precisando che la causa della morte è stata un tumore.
Le cronache dal Vietnam, poi volto della Cnn
Corrispondente di guerra intrepido, Arnett si impose all'attenzione mondiale durante la guerra del Vietnam, raccontata dal fronte per l'Associated Press, lavoro che gli valse il Pulitzer. In seguito divenne uno dei reporter televisivi più riconoscibili al mondo, seguendo guerre e insurrezioni per oltre 18 anni con la Cnn, spesso in prima linea, nei momenti più drammatici dei conflitti contemporanei.
Arnett è stato una figura centrale del racconto dei conflitti della seconda metà del XX secolo, un giornalista che ha contribuito in modo decisivo a ridefinire il ruolo dell'inviato di guerra e il rapporto tra informazione, potere e opinione pubblica. Il suo stile diretto, talvolta discusso, ha lasciato un segno profondo nel modo di fare informazione dai fronti di guerra.
Dalle giungle del Vietnam all'Iraq, dove intervistò il presidente Saddam Hussein e fu due volte tra gli ultimi giornalisti televisivi occidentali a restare a Baghdad all'inizio della Guerra del Golfo nel 1991 e durante l'invasione della coalizione guidata dagli Stati Uniti nel 2003.
In oltre 45 anni di carriera, Arnett ha raccontato 17 guerre in Asia, Medio Oriente, Europa e America Latina. Ha realizzato documentari, scritto due libri, tenuto conferenze in tutto il mondo e nel 1997 ha intervistato Osama bin Laden, leader di Al Qaeda, in un luogo segreto dell'Afghanistan.
Dal primo scoop a oggi
Il suo primo grande scoop risale al 1960: un colpo di stato in Laos. Quando i carri armati bloccarono l'ufficio del telegrafo a Vientiane, Arnett si tuffò nel Mekong e nuotò fino in Thailandia per trovare una linea aperta con cui trasmettere la notizia all'Associated Press. "Avevo la storia battuta a macchina, il passaporto e venti banconote da dieci dollari stretti tra i denti", raccontò più tardi. "Mi credevano pazzo, ma per me aveva senso: dovevo far uscire la notizia il più in fretta possibile".
Lasciò la Cnn nel 1999 dopo un servizio su una presunta atrocità della guerra del Vietnam che si rivelò infondata, e venne licenziato dalla Nbc nel 2003 per aver dichiarato alla televisione di Stato irachena che il piano militare della coalizione stava fallendo.
Fonte: www.rainews.it
