Cosa non torna ora sul caso Garlasco? Un (nuovo) colpo di scena scuote l'inchiesta. A rivelarlo il Corsera, che riporta una fonte secondo la quale in Procura a Pavia, è stato ascoltato un nuovo supertestimone, che farebbe traballare l'alibi del nuovo indagato, Andrea Sempio.

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Cosa avrebbe detto il nuovo testimone alla Procura: lo scontrino
Sarebbe falso il biglietto che nella prima indagine su Sempio del 2017 — ora al centro di un’inchiesta della procura di Brescia, che vede l’ex aggiunto Mario Venditti indagato per corruzione — era stato uno dei punti cardine della archiviazione firmata dal gip Fabio Lambertucci. 

Cosa disse Sempio: "Quello scontrino è stato ritrovato da mio padre o mia madre"
Nel suo interrogatorio di ormai 8 anni fa - quel 10 febbraio 2017 davanti al pm Venditti e alla pm Giulia Pezzino - Sempio aveva spiegato- continua a ricostruire il Corriere - “Quello scontrino è stato ritrovato da mio padre o mia madre sulla macchina qualche giorno dopo il fatto, quando io ero già stato sentito”. 

"Mia madre ha detto “per sicurezza teniamolo”, quindi i miei genitori hanno deciso di conservarlo — aveva messo a verbale. Ora sembra, messo in dubbio dalla nuova deposizione registrata in Procura.
 

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"La seconda volta che sono stato sentito non avevo con me lo scontrino ma ho solo riferito ai carabinieri che lo avevo, quindi sono stati loro a dirmi di andare a prenderlo. Mi sono quindi recato insieme a mio padre a casa dove l’ho preso e l’ho portato in caserma". 

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Il ticket di piazza Sant’Ambrogio pagato alle 10.18 del giorno del delitto è stato da subito valorizzato non come un alibi ma come un elemento "sospetto", dubbio, nella nuova inchiesta dei Pm di Pavia diretti da Fabio Napoleone. 
 

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Il nuovo supertestimone
Ora la possibile svolta con l’arrivo di un "nuovo supertestimone" che per i pm smentirebbe - secondo quanto riporta il Corriere - in modo definitivo la questione scontrino.
 

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