Manovra, via libera del Cdm al Documento programmatico: deficit al 3% e Pil allo 0,5% nel 2025
In manovra, taglio delle tasse su lavoro e rifinanziamento della sanità. Previsto, nel triennio, incremento del Pil per totale di 11-12 miliardi, prenotato per le spese della Difesa. Giorgetti: "Confermiamo linea di ferma e prudente responsabilità"
Il Consiglio dei Ministri, durato poco più di un'ora, ha approvato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), che delineerà la cornice per la Legge di Bilancio 2026 e contiene aggiornamenti sul quadro macroeconomico e di finanza pubblica dell’Italia. Il testo anticipa la programmazione delle politiche economiche del Governo e rappresenta l’inaugurazione dei lavori che porteranno all’approvazione della Legge di Bilancio 2026.
Previsti incrementi graduali della spesa per la difesa: +0,15% nel 2026, +0,3% nel 2027 e +0,5% nel 2028
Secondo il documento, per il 2025, il rapporto deficit/PIL si attesta al 3%, inferiore alla precedente stima del 3,3%, mentre la crescita del PIL è prevista allo 0,5%. Il testo prevede incrementi graduali della spesa per la difesa: +0,15% nel 2026, +0,3% nel 2027 e +0,5% nel 2028, subordinati all'uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo.
Riduzione progressiva del rapporto debito/PIL, al 137,8% nel 2026
Le previsioni programmatiche prospettano una riduzione progressiva del rapporto debito/PIL, attestato a valori inferiori al 137,8% nel 2026, con un tasso di crescita del PIL dello 0,7% nel 2026 che si rafforza lievemente nei due anni successivi (0,8% nel 2027 e 0,9% nel 2028).
Il DPFP evidenzia un approccio di "prudente e ferma responsabilità", sottolineato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, mirato a sostenere la tenuta della finanza pubblica nel rispetto delle regole europee, proteggendo crescita economica, lavoro e famiglie. La manovra futura includerà una ricomposizione del prelievo fiscale, attenuando il carico sui redditi da lavoro, e un ulteriore rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale.
Gli interventi previsti continueranno a supportare investimenti e competitività delle imprese, oltre a promuovere la natalità e la conciliazione tra vita e lavoro. La finanza pubblica tiene inoltre conto delle misure strutturali già introdotte nella manovra precedente, come la riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro, le missioni internazionali, i rinnovi contrattuali pubblici, e investimenti rilevanti per la sanità e la ricostruzione.
La nuova manovra finanziaria sarà proposta garantendo un equilibrio tra entrate e spese, con un attento monitoraggio delle tempistiche di spesa e l’obiettivo di uscire anticipatamente dalla procedura europea per deficit eccessivo, con conseguenti margini per investimenti strategici. Il documento si inserisce in un contesto economico internazionale incerto, da cui derivano le stime prudenziali adottate per la crescita e i conti pubblici.
Fonte: www.rainews.it