Incriminato l'ex consigliere di Trump John Bolton: avrebbe condiviso informazioni governative
Il 76enne si difende: "Colpito da vendetta del Tycoon ma combatterò". Il Presidente Usa: "Non sapevo nulla, ma è una brutta persona"
AFP John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, è stato incriminato per aver condiviso informazioni governative sensibili con due suoi parenti per un possibile utilizzo in un libro che stava scrivendo. Lo riportano i media statunitensi.
L'atto d'accusa, viene precisato, afferma che gli appunti che Bolton ha condiviso con i suoi due parenti tramite messaggi elettronici includevano informazioni raccolte da incontri con alti funzionari governativi, discussioni con leader stranieri e briefing di intelligence.
Bolton, colpito da vendetta Trump ma combatterò
"Sono diventato l'ultimo bersaglio di chi usa il Dipartimento di Giustizia come arma per accusare coloro che ritiene suoi nemici con accuse precedentemente respinte o per distorcere i fatti". Così John Bolton in una nota diffusa dai media Usa. “Ho dedicato la mia vita alla politica estera e alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Non comprometterei mai questi obiettivi. Ho cercato di farlo durante il mio mandato nella prima amministrazione Trump, ma mi sono dimesso quando è diventato impossibile - si legge - La vendetta di Donald Trump contro di me è iniziata allora, è continuata quando ha cercato senza successo di bloccare la pubblicazione del mio libro, 'The Room Where It Happened', prima delle elezioni del 2020, ed è diventata uno dei suoi slogan durante la campagna per la rielezione”.
"Il mio libro è stato esaminato e approvato dagli esperti funzionari competenti in materia di abilitazione alla carriera. Quando la mia e-mail è stata hackerata nel 2021, l'FBI ne è stata pienamente informata. Nei quattro anni della precedente amministrazione, dopo queste verifiche, non è mai stata presentata alcuna accusa - spiega ancora Bolton - Poi è arrivato Trump 2, che incarna ciò che una volta disse il capo della polizia segreta di Joseph Stalin: 'Mostratemi l'uomo e vi mostrerò il crimine'. Il dissenso e il disaccordo sono fondamentali per il sistema costituzionale americano e di vitale importanza per la nostra libertà. Non vedo l'ora di combattere per difendere la mia condotta legittima e
denunciare il suo abuso di potere".
Trump, non lo sapevo
"Non lo sapevo, me lo state dicendo per la prima volta, ma penso che sia una brutta persona", ha detto Trump, rispondendo alla Cnn sulla notizia dell'incriminazione di Bolton. Il tycoon ha detto di non aver esaminato il caso contro Bolton. "Non l'ho fatto, ma penso semplicemente che sia una brutta persona".
Fonte: www.rainews.it
