"Fa parte della libertà di parola che tanto apprezziamo nell'Ue e che consente anche le dichiarazioni più folli che si possano immaginare su questioni più concrete". Lo ha detto la prima portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo a una domanda sulla dichiarazione di Elon Musk secondo cui l'Unione europea sarebbe come il "quarto Reich" e andrebbe abolita.

"Dsa e Dma si applicano allo stesso modo a tutte le piattaforme online dell'Ue", ha detto poi il portavoce Thomas Regnier in merito alle parole di JD Vance secondo cui la multa a X è un attacco al popolo americano. DSA e DMA sono due regolamenti europei che disciplinano i servizi digitali: il DSA (Digital Services Act) si concentra sulla trasparenza, la sicurezza e la rimozione di contenuti illegali, mentre il DMA (Digital Markets Act) mira a garantire una concorrenza leale e a regolare il potere delle grandi piattaforme online.

"È molto importante tenere a mente ora, riguardo alle dichiarazioni folli", che "ci vogliono una o due frasi per polarizzare il mondo. Ci vogliono una o due frasi per creare escalation".

Intanto tuona il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa da Parigi alla conferenza annuale dell’Istituto Jacques Delors. La sua non è la posizione del Consiglio europeo di cui è presidente, ma l’importanza della sua posizione non può sfuggire in quanto ha un ruolo di mediazione tra le posizioni dei Ventisette e sovrintende all’agenda politica dei vertici Ue. 

Così Costa: “Il discorso di Vance a Monaco e i numerosi tweet del presidente Trump sono diventati ufficialmente dottrina statunitense. E come tali, dobbiamo riconoscerlo e agire di conseguenza. Cosa significa? Abbiamo bisogno di qualcosa di più di una semplice energia rinnovata. Dobbiamo, in effetti, lavorare insieme per costruire un'Europa che comprenda che i rapporti tra gli Alleati e le alleanze del secondo dopoguerra sono cambiati. Sappiamo già che Europa e Stati Uniti non condividono la stessa visione dell'ordine internazionale”. 

In sostanza Costa ha ricordato quali sono le grandi tematiche vedono l'Ue sempre più distante dagli Usa: L’Europa difende multilateralismo, regole internazionali, scienza e lotta al clima; gli Stati Uniti “non credono più nel multilateralismo”, negano il cambiamento climatico e minacciano di interferire nella politica europea. Costa afferma che gli Usa non possono decidere quali partiti siano “buoni” o “cattivi”, né limitare la libertà di espressione europea, che richiede pluralismo e assenza di monopoli tecnologici. Pur restando un alleato vitale, Washington non può sostituire la sovranità europea: entro il 2027 gli europei dovranno assumere la leadership della Nato. L’Ue deve completare il mercato interno, rafforzare la propria forza economica e ampliare la rete commerciale globale. Stabilità e sicurezza passano anche dal riconoscere che non può esserci relazione stabile con la Russia finché rappresenta una minaccia. Infine, Costa avverte che la vera frattura europea non è più solo tra sinistra e destra, ma tra democratici e non democratici, e tra chi vuole rafforzare l’Europa e chi vuole indebolirla.

Dopo la profezia di Trump e l'affondo di Musk, le reazioni sui diversi fronti continuano, con la Polonia che suggerisce al patron di Tesla di “andarsene su Marte” e la chiusura di un account dell'Ue da parte di X.

"Vattene su Marte". Lo ha  detto senza mezzi termini il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw  Sikorski, a Elon Musk che ha chiesto l' "abolizione" dell'Ue dopo la multa da 120 milioni di euro a X per violazione delle regole del  Digital Service Act (Dsa), anche in relazione ai cambiamenti  nell'assegnazione della spunta blu, e dopo la nuova Strategia per la sicurezza nazionale Usa, che contiene delle dure critiche agli alleati europei.       

Il duro attacco di Musk e la censura su X

Musk è convinto che il sistema burocratico dell'Ue stia "lentamente soffocando l'Europa a morte" e che la multa sia un attacco di Bruxelles alla libertà di espressione. "L'Unione Europea - ha scritto  ieri - dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli  Paesi in modo che i governi possano meglio rappresentare i loro popoli".

Dopo aver auspicato la dissoluzione dell'Unione Europea, Elon Musk insiste e ricondivide su X un'immagine che mostra la bandiera Ue che si solleva e mostra lo stendardo nazista con la svastica. Il profilo originale, tale  'Alice Smith', aveva corredato l'immagine con il commento 'Il quarto Reich' e Musk l'ha ritwittata con la chiosa "praticamente".  

Il paragone tra l'Unione Europea e il regime hitleriano è un pilastro della propaganda russa recente che affonda le radici nel dopoguerra, quando l'Unione Sovietica aveva preso il controllo dell'Europa orientale (il muro di Berlino era stato battezzato, ad esempio, 'Barriera di difesa antifascista' dal governo della Ddr). Lo stesso profilo 'Alice Smith', che appare basato nel Regno Unito, mostra un orientamento filorusso e condivide, tra gli altri, post del filosofo Aleksandr Dugin che invita gli europei all'insurrezione e contributi ascrivibili al nazionalismo serbo.

Nikita Bier, head of product di X, annuncia la cancellazione dell'account pubblicitario della Commissione Ue

"Il vostro account pubblicitario è stato chiuso", scrive Bier in un post al quale allega un altro post della Commissione europea. L'Ad account è un account aggiuntivo collegato a un account principale, pensato per gestire campagne pubblicitarie e l'annuncio di X è giunto dopo che venerdì la Commissione europea ha imposto al social la multa per violazione delle norme sulla trasparenza. "Avete effettuato l'accesso all'account pubblicitario inattivo per sfruttare una vulnerabilità nel nostro Ad Composer, pubblicando un link che induceva gli utenti a credere che si trattasse di un video e aumentando artificialmente la sua portata. Come forse saprete, X ritiene che tutti debbano avere pari voce in capitolo sulla nostra piattaforma. Tuttavia, sembra che voi riteniate che le regole non debbano applicarsi al vostro account. Il vostro account pubblicitario è stato chiuso", si legge nel post di Bier.

La replica della Commissione europea a X dopo l'accusa di aver pubblicato contenuti in modo scorretto   

"La Commissione europea utilizza sempre tutte le piattaforme di social media in buona fede" e si limita a "impiegare gli strumenti messi a disposizione" dalle stesse piattaforme per gli account aziendali, come nel caso dello strumento 'Post Composer' su X, afferma un portavoce dell'esecutivo Ue. Bruxelles ricorda inoltre di aver sospeso nell'ottobre 2023 ogni forma di pubblicità o servizio a pagamento su X, evidenziando che lo stop" è ancora valido".

Trump: “L'Europa sta andando in direzioni sbagliate”

Nuovo attacco del presidente degli Stati Uniti al vecchio continente. Durante un evento economico lunedì 8 dicembre Donald Trump ha accusato l'Europa di andare in “direzioni sbagliate. Deve stare molto attenta in molte cose” ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti. “È molto negativo per la gente, non vogliamo che l'Europa cambi così tanto”.