In Bulgaria il governo cade dopo le proteste di massa
Il primo ministro bulgaro Rossen Jeliazkov lascia l’incarico dopo giorni di manifestazioni anti-corruzione e pro-Europa
Il governo bulgaro cade dopo meno di un anno. Il premier Rossen Jeliazkov ha annunciato in Parlamento le proprie dimissioni in seguito alle proteste di massa esplose negli ultimi giorni contro la corruzione e le misure previste nella bozza di Bilancio 2026. “Abbiamo ascoltato la voce della società”, ha dichiarato il primo ministro, salito al potere a gennaio con una maggioranza formata da Gerb, Partito Socialista Bulgaro (Bsp) e populisti di Itn.
Le manifestazioni di ieri sera, le più partecipate tra quelle convocate dall’opposizione filo-europea Pp-Db, hanno riempito le strade di Sofia chiedendo le dimissioni dell’esecutivo e la convocazione di nuove elezioni, che potrebbero diventare le ottave dal 2021. Nonostante il governo avesse superato sei mozioni di sfiducia, la pressione popolare ha reso inevitabile la crisi.
La caduta del gabinetto Jeliazkov arriva a poche settimane dall’ingresso della Bulgaria nell’euro, previsto per l’inizio del 2026. Il presidente Roumen Radev avvierà ora le consultazioni con i partiti; se non emergerà una nuova maggioranza, sarà nominato un governo ad interim e il Paese tornerà alle urne entro due mesi.
Fonte: www.rainews.it
