Il corteo prima della partita: "Cartellino rosso per Israele"
Migliaia di persone hanno manifestato pacificamente prima della partita tra Italia e Israele, chiedendo l'esclusione di Tel Aviv dalle competizioni
Migliaia di manifestanti sono scesi in corteo martedì 14 ottobre a Udine, poche ore prima della partita di calcio di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele.
Gli organizzatori della marcia e il "Comitato per la Palestina di Udine" hanno chiesto alla FIFA, l'organo di governo mondiale del calcio, di escludere Israele da tutte le competizioni, citando i massacri a Gaza e le politiche di occupazione israeliana in Cisgiordania.
"C'è stato un cessate il fuoco, ma non la pace", ha dichiarato Valentina Bianchi, residente di Udine scesa in piazza per chiedere l'invio di aiuti umanitari a Gaza e il riconoscimento formale dello Stato di Palestina.
La manifestazione ha visto sventolare bandiere della pace e della Palestina, cori a favore di Gaza e slogan legati alla partita di qualificazione, tra cui "Mostra il cartellino rosso a Israele" e "Con un genocidio non si gioca".
La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha comunicato che sono stati venduti poco più di 9.000 biglietti per l'incontro con Israele, ben al di sotto della capienza ridotta dello stadio di 16.000 posti.
Tutto questo accadeva ore prima e in maniera ben distinta rispetto ai violenti scontri che si sono accesi poi in serata tra un gruppo di giovani e la polizia - e che hanno causato il ferimento di due reporter e di un carabiniere.
Fonte: www.rainews.it