Tiroide, al Gemelli per la prima volta in Italia chirurgia robotica senza cicatrici
La tecnica mininvasiva importata dalla Corea. Marco Raffaelli: “Estetica eccellente e dimissioni il giorno dopo”
ufficio stampa Policlinico Gemelli Debutta in Italia, al Policlinico Gemelli di Roma, la “K-surgery” per la rimozione della tiroide senza cicatrici. Si tratta di una tecnica di chirurgia robotica chiamata BABA (Bilateral Axillo-Breast Approach), importata dalla Corea del Sud, che permette di asportare la tiroide passando da ascella e seno, evitando l’incisione sul collo.
Il primo intervento in Italia è stato eseguito a settembre su una trentenne abruzzese, che oggi sta bene ed è pienamente soddisfatta.
Da allora il professor Marco Raffaelli, ordinario di Chirurgia generale all’Università Cattolica e direttore della Chirurgia endocrina e metabolica del Gemelli, ha già eseguito una decina di operazioni con successo.
Cos’è la tecnica BABA
La BABA è una tecnica di tiroidectomia robotica che prevede quattro piccole incisioni a livello ascellare e mammario periareolare, attraverso cui gli strumenti robotici raggiungono la loggia tiroidea.
A differenza della chirurgia tradizionale, non si pratica alcuna incisione sul collo, evitando così cicatrici visibili.
È un approccio a accesso remoto, che garantisce un risultato estetico eccellente e una visione bilaterale e simmetrica dei lobi tiroidei, amplificata dall’uso della telecamera robotica.
Tecnica mininvasiva importata dalla Corea
La tecnica BABA è stata eseguita per la prima volta nel 2008 all’Ospedale universitario nazionale di Seoul.
Il professor Raffaelli racconta di essere stato in Corea del Sud per tenere una lettura magistrale al Congresso della Korean Thyroid Association e di aver ricevuto una targa commemorativa dal professor Woong Youn Chung, l’ideatore della chirurgia tiroidea robotica.
Durante il soggiorno, ha visitato l’Ain Hospital di Incheon dove opera il professor Jin Wook Yi, uno dei maggiori esperti della tecnica BABA, da cui ha appreso direttamente il metodo.
Fonte: www.rainews.it
