"O combatti o sei morto". La Russia arruola cittadini stranieri, spesso con l'inganno
L'ultimo episodio riguarda 17 sudafricani, il loro paese ha aperto un'indagine. Sarebbero partiti con la promessa di contratti d'oro per poi trovare una realtà ben diversa
Diciassette cittadini sudafricani, tra i 20 e i 39 anni, hanno inviato richieste di aiuto per tornare a casa dalla regione del Donbass, devastata dalla guerra in Ucraina. Secondo un comunicato della Presidenza del Sudafrica rilasciato oggi, i 17 cittadini sarebbero stati attirati a combattere con la promessa di contratti di lavoro molto remunerativi, finendo invece per unirsi a forze mercenarie.
Sedici di loro provengono dal KwaZulu-Natal e uno dalla provincia del Capo Orientale. Non è chiaro però da che parte del conflitto abbiano combattuto.
Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha ordinato un indagine sul processo di reclutamento come mercenari, visto che per legge non è permesso ad alcun cittadino sudafricano di combattere per eserciti stranieri senza autorizzazione governativa.
Il governo sta lavorando attraverso canali diplomatici per il rimpatrio degli uomini. Ci sono anche rapporti non confermati provenienti dalla Russia secondo cui alcuni mercenari sudafricani sarebbero morti nel conflitto, ma queste informazioni non sono state verificate in modo indipendente.
Fonte: www.rainews.it
