Furto al Louvre, arrestati il quarto membro della banda e altri 3 sospetti
Si tratterebbe di due uomini di 38 e 39 anni e due donne di 31 e 40 anni, tutti originari della regione parigina
Un uomo, sospettato di essere il quarto e ultimo membro della banda di ladri dietro al furto al Louvre, è stato arrestato insieme ad altre 3 persone sospettate per i fatti del 19 ottobre. Lo rende noto la procura di Parigi.
L'uomo arrestato oggi con l'accusa di essere il quarto membro della banda di ladri che ha compiuto il furto al Museo del Louvre, è un 39enne già noto alle forze dell'ordine francesi. Proviene da Aubervilliers, un sobborgo a nord di Parigi con cui altri sospetti hanno legami.
Gli investigatori della Brb (Brigade de Répression du Banditisme) sono riusciti a rintracciarlo grazie alle indagini della scientifica su uno scooter, un camion e l'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Le altre tre persone arrestate durante il blitz sono persone a lui vicine: suo fratello, sua sorella e un'amica.
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I tre uomini accusati di essere parte della banda di ladri che materialmente ha rubato i gioielli della corona francese erano stati arrestati nelle scorse settimane e sono accusati in via preliminare di furto da parte di un'organizzazione criminale e associazione a delinquere. Il loro dna è stato trovato sulla scena del crimine o su oggetti collegati alla rapina. Una donna arrestata in ottobre è accusata di complicità.
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Quattro finora gli indagati nel quadro dell'inchiesta. Tra loro due uomini arrestati la sera del 25 ottobre: Abdoulaye N., 39 anni, fermato ad Aubervilliers, incriminato per "furto in banda organizzata", "associazione criminale" e messo in detenzione preventiva. A Aubervilliers è considerato una 'star' locale di cross bitumen, motocross in ambiente urbano con tanto di acrobazie. Gestisce canali su Youtube e TikTok con il nome "Doudou Cross Bitume". Abdoulaye N. è un piccolo criminale, noto soprattutto alla polizia per infrazioni stradali e rapine. Secondo la procura ha "parzialmente ammesso" i fatti. Il suo DNA è stato trovato in una teca espositiva così come su altri oggetti abbandonati durante la fuga dei criminali.
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Il secondo uomo è stato arrestato all'aeroporto di Roissy, mentre si preparava a lasciare il paese senza un biglietto di ritorno. Secondo la procura di Parigi, ha 34 anni e nazionalità algerina. Lavorava come fattorino, era noto per furti e infrazioni stradali. È stato individuato grazie a un campione di DNA scoperto su uno dei veicoli usati nel furto.
Altre cinque persone sono state arrestate nell'area di Parigi, nel 16° arrondissement di Parigi e ad Aubervilliers durante una seconda ondata di arresti il 29 ottobre. Tra loro un uomo di 37 anni e una donna di 38 anni, legati da una relazione.
L'uomo di 37 anni è sospettato di essere un autista del commando. Il suo Dna è stato trovato sul montacarichi che ha permesso a due membri del commando di accedere all'interno del Museo. È anche sospettato di aver portato i responsabili del furto sul posto con uno scooter. È ancora in detenzione preventiva. Conosciuto dai tribunali, aveva partecipato a una rapina con Abdoulaye N. ed era stato condannato nel 2015.
La donna di 38 anni è sospettata di essere coinvolta nel furto. rrestata contemporaneamente al suo partner, è stata incriminata il 1° novembre per "complicità in furto in una banda organizzata". Ha trascorso 11 giorni in detenzione preventiva prima di essere rilasciata sotto supervisione giudiziaria. Ha negato ogni responsabilità.
Fonte: www.rainews.it
