Continuano le polemiche sulla vicenda dei bambini tolti alla famiglia che vive nei boschi
L'avvocato prepara il ricorso in appello mentre si schiera la politica e nascono petizioni online a sostegno della famiglia di Palmoli
La vicenda ha come protagonisti tre fratelli di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, che vivevano con i genitori in un casolare isolato nelle aree boschive del Vastese, in Abruzzo. La casa è priva di servizi essenziali come acqua corrente ed elettricità.
La coppia di genitori ha scelto uno stile di vita altamente isolato, basato su convinzioni anti-sistema che includono il rifiuto delle strutture sanitarie e dell'istruzione pubblica. I bambini non frequentavano la scuola (praticando il cosiddetto "un-schooling" o non-scuola) ed erano stati tagliati fuori da ogni contatto sociale e civile, elementi che hanno suscitato l'attenzione delle autorità.
Nonostante le verifiche iniziali abbiano accertato che i minori non presentassero segni evidenti di maltrattamento fisico, la Procura minorile dell'Aquila e i servizi sociali hanno ritenuto l'ambiente di vita e l'assoluta mancanza di socializzazione gravemente pregiudizievoli per lo sviluppo psicofisico dei bambini.
Il Tribunale per i Minorenni ha disposto l'allontanamento coatto dei tre minori dalla casa nel bosco per rischio di "grave pregiudizio". I bambini sono stati trasferiti in una struttura protetta, accompagnati dalla madre, in attesa di una valutazione completa del loro percorso e delle condizioni familiari.
I bambini sono vaccinati, non hanno problemi di socialità e neppure di scolarizzazione, e l'abitazione ha l'idoneità statica. Lo sostiene l'avvocato Giovanni Angelucci, che assiste la famiglia che vive nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, mentre prepara il ricorso contro l'ordinanza con cui il Tribunale per i minorenni di L'Aquila ha disposto la sospensione della potestà genitoriale alla coppia, collocando i tre bimbi - tra i sei e gli otto anni - in una casa famiglia, pur con la presenza della madre.
Circa il problema dell'agibilità e della salubrità della casa - spiega l'avvocato Angelucci - "abbiamo un certificato di idoneità statica rilasciato dall'ingegnere Di Muzio, tecnico di parte, lunedì scorso, dopo l'emissione del provvedimento, e lo depositeremo: nel documento in cui si attesta che la casa è sicura e non è a rischio crollo".
"Per quanto riguarda il discorso del bagno - sottolinea il legale - lo studio di ingegneria ambientale di Mirko e Franco Di Muzio sta predisponendo un progetto con l'ufficio tecnico, con una Scia, per poter realizzare un bagno all'esterno, adiacente all'abitazione, dotato di un sistema di fitodepurazione. Ad aprile 2025 nel provvedimento provvisorio il Tribunale aveva disposto accertamenti per verificare, tramite un tecnico d'ufficio, la regolarità statica dell'immobile e la salubrità degli ambienti e questo non è stato mai fatto, da nessuno".
Quanto agli aspetti sanitari "i bambini hanno fatto i vaccini obbligatori, non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola, quindi non è che non sono vaccinati, il primo vaccino lo hanno fatto". In merito alla scolarizzazione, il problema è superato da un provvedimento dell'Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio che ratifica la richiesta dei genitori di avvalersi dell'istruzione parentale.
Nuove petizioni online sono state lanciate nelle ultime ore a sostegno della famiglia anglo-australiana di Palmoli (Chieti), dopo la decisione del Tribunale dei Minori dell'Aquila di trasferire i tre bambini in una struttura protetta: il primo appello, 'Salviamo la famiglia nel bosco', ha superato le 78 mila firme dopo essere stato avviato l'11 novembre, con un'impennata di circa 23mila adesioni nelle ultime 12 ore.
Almeno altre sette petizioni sono state avviate dopo il provvedimento giudiziario: tra queste, 'Liberate i bambini della famiglia nel bosco', 'Per i bambini del bosco appello al tribunale dell'Aquila per riunire la famiglia' e 'Vicini a Nathan e Catherine, la famiglia che vive nel bosco'. Altri appelli raccolgono centinaia di firme per richiedere il ricongiungimento o per denunciare l'allontanamento come ingiusto: 'Proteggiamo una famiglia felice' ha ottenuto 5.055 firme dallo scorso 2 novembre.
Botta e risposta Nordio-Anm su famiglia nel bosco, Salvini 'un sequestro'
La decisione del Tribunale per i minorenni dell'Aquila di trasferire in una casa-famiglia di Vasto i tre figli e la mamma sul caso della famiglia anglo-australiana che vive in una casa nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, accende la politica e dà il la a un botta e risposta a distanza tra il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e l'Anm (Associazione nazionale magistrati). Mentre si valuta l'invio degli ispettori da parte del ministero della Giustizia con la premier Giorgia Meloni, rimasta colpita dalla vicenda, che sarebbe intenzionata a incontrare il padre, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, torna sulla vicenda e non le manda a dire: "Un sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa. Sono impegnato ad andare fino in fondo e, se serve, anche a parlare con il giudice del Tribunale dei minori".
"Andrò in Abruzzo - annuncia il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - la settimana prossima. Giudice e assistenti sociali d'Abruzzo non rompano le scatole. Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale".
Dal canto suo, il Guardasigilli Nordio assicura: "In questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale. Certo, faremo degli accertamenti profondi". "Bisogna vedere se" vivere allo stato di natura "compromette o meno l'educazione dei bambini, però penso che i genitori siano i primi a essere consapevoli dei loro doveri. In questo caso - sottolinea il ministro della Giustizia - faremo degli accertamenti. Strappare un bambino a una famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire". Non si lascia attendere la replica dell'Anm. "Le strumentalizzazioni di certa politica su ciò che sta succedendo appaiono a nostro avviso in netto contrasto - sottolinea l'associazione delle toghe - col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte.
Occorre invece avere fiducia nelle decisioni assunte dai tribunali ed evitare semplificazioni e contrapposizioni". L'Associazione nazionale magistrati, nel contempo, "invita al rispetto del ruolo della giurisdizione in una vicenda che coinvolge valori tra i più delicati: il diritto della famiglia a determinare le proprie scelte di vita e, al tempo stesso, il dovere di tutela dei minori previsto dalla nostra Costituzione. Il provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale del Tribunale per i minorenni di L'Aquila si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico. Ed è stato assunto nel rispetto delle norme vigenti e con finalità esclusivamente protettive".
Mentre la Lega Abruzzo si mobilita e lancia una raccolta firme affinché i tre bambini possano tornare a vivere con i propri genitori, Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, attacca: "In questa vicenda ciò che ora appare sfrontato, smisurato e disturbante è l'irresponsabilità con cui il Governo la cavalca. Ho parlato con il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che mi ha rappresentato una comunità solidale con la famiglia che vive nel bosco, esperienza peraltro condivisa in quei luoghi da altre comunità. Aspettiamo l'esito del ricorso con il rispetto che si deve ad una famiglia sconvolta ed evitando di esacerbare gli animi".
Fonte: www.rainews.it
