Bologna, notte di guerriglia attorno a Virtus-Maccabi: idranti, barricate e scontri
Circa 5.000 manifestanti Pro-Pal in corteo per contestare la partita: fumogeni, bottiglie e barricate contro la polizia che ha risposto idranti e lacrimogeni in più punti del centro. Partita poi vinta dai felsinei per 99 a 89
gettyimages Nel giorno della partita di Eurolega tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, incontro terminato con la vittoria dei padroni di casa per 99 a 89, il centro del capoluogo emiliano è diventato teatro di violenti scontri tra circa 5.000 manifestanti Pro-Pal e le forze dell’ordine. Il corteo era partito alle 19 da piazza Maggiore con l’intento di avvicinarsi al PalaDozza, blindato da una vasta zona rossa attiva dal primo pomeriggio.
Già all’altezza di via Lame, verso le 19.40, la manifestazione ha registrato le prime tensioni: secondo la Questura, alcuni partecipanti con il volto coperto e con cappucci hanno smontato parti di un cantiere, recuperando transenne, mazze di legno e altro materiale da utilizzare come armi o protezioni. Intorno alle 20 è partito il lancio di fumogeni, bottiglie di vetro e perfino fuochi d’artificio ad altezza uomo contro gli agenti, che hanno risposto con l’uso degli idranti.
Il corteo si frammenta, scoppiano nuovi fronti di scontro
La pressione delle forze dell’ordine ha disperso il corteo in più tronconi: gruppi di manifestanti hanno deviato verso via Marconi, Ugo Bassi, piazza Malpighi e poi San Francesco e via del Pratello. In queste zone si sono registrati ulteriori momenti di alta tensione, con cassonetti rovesciati o incendiati per creare barricate, reti da cantiere usate come scudi e un continuo lancio di oggetti verso i reparti in assetto antisommossa.
In via Riva Reno si sono verificati alcuni degli episodi più gravi della serata: centinaia di manifestanti hanno eretto sbarramenti con materiale edile e cassonetti, incendiando le reti del cantiere e continuando il lancio di fumogeni e bottiglie. La polizia ha risposto attivando più volte gli idranti e sparando lacrimogeni per disperdere i gruppi più aggressivi.
Virtus-Maccabi, a Bologna una serata di guerriglia: i video degli scontri
Una città paralizzata e un clima surreale attorno al PalaDozza
Mentre la partita prendeva il via in un palazzetto con numerosi posti vuoti, il centro città viveva ore di caos. Molti esercizi commerciali sono rimasti chiusi per timore di incidenti, e diversi residenti – soprattutto studenti non domiciliati – hanno segnalato difficoltà a rientrare nelle proprie abitazioni a causa dei blocchi e dei reparti di sicurezza.
Alcune auto in sosta risultano danneggiate e diversi cassonetti sono stati bruciati. La notte di scontri riaccende il duro confronto politico tra Comune e Governo, dopo che l’amministrazione cittadina aveva chiesto invano di spostare la partita per ragioni di ordine pubblico.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, aveva espresso la propria contrarietà allo svolgimento della partita in queste condizioni, sottolineando la complessità nella gestione dell’ordine pubblico e invitando alla calma. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha invece confermato dalla Prefettura che ci sono le condizioni per garantire la sicurezza e quindi per consentire lo svolgimento del match.
8 feriti tra le forze dell'ordine
Sono otto i feriti tra le forze dell'ordine nel corso delle proteste. Lo riferisce la Questura: al momento non risultano invece fermati. Quindici persone sono state identificate e la loro condotta è al vaglio della Digos.
Fonte: www.rainews.it
