Parla la suora che ha diretto il traffico: "Accompagnavo un bimbo oncologico, è senso civico"
La religiosa "vigile urbano" è stupita per il clamore: "Tutti dovremmo risolvere i problemi senza urlare e imprecare". E poi: "Per ora non sono stata contattata dalle autorità cittadine"
“Stavo tornando alla Casa Famiglia con il bimbo che avevo portato all'ospedale Bambino Gesù per le dovute cure, in quanto malato oncologico. A pochi metri dalla destinazione siamo rimasti bloccati nel traffico e ho deciso di scendere dall'auto e di ‘improvvisarmi’ vigile urbano”.
Così Suor Emilia, a distanza di una settimana, ha deciso di spiegare in anteprima a RaiNews24, come mai il 19 novembre, non si è persa d'animo e ha cercato di risolvere il problema dell'ingorgo infernale che si era creato in via San Giovanni in Laterano, una delle strade più trafficate del centro storico della Capitale, percorsa anche da autobus, nonostante sia soltanto ad una corsia. “C'è bisogno di senso civico - ha sottolineato ancora la religiosa - tutti dovremmo, in quanto cittadini, cercare di risolvere i problemi senza urlare o imprecare”. “Anche chi ha parcheggiato male - prosegue - potrebbe avere avuto una emergenza”. E' stupita dal tanto clamore che ha avuto il suo gesto. “Il video è arrivato anche in Gran Bretagna e in Romania, mia terra d'origine. Sicuramente ha avuto tanti like perché sono una suora, ma io l'ho fatto perché donna, ripeto cittadina”. Infine spiega che non è stata contattata ancora ne dal comandante dei vigli, ne dal sindaco. Sempre - con il suo pensiero positivo e rivolto al prossimo - Suor Emilia ci confida candidamente che è capocannoniere della nazionale delle suore. “Partecipiamo a tante iniziative per aiutare gli altri” sottolinea. Un ricordo bellissimo legato alla sua passione sportiva, quando regalò la maglia della squadra a Papa Francesco che gli disse, ricorda ridendo: “Povero me pure ci mancava solo questo nella chiesa”. Però poi, conclude ci ha dato la sua “benedizione”.
Fonte: www.rainews.it
