L'ambasciatore italiano visita Alberto Trentini in carcere: "Umore migliorato"
Secondo la Farnesina, l'ambasciatore De Vito ha incontrato anche un altro detenuto, Mario Burlò. La visita è stata effettuata nell'ambito dell'azione che il governo italiano sta costruendo per portare alla liberazione di tutti i detenuti italiani
Tgr Veneto L'ambasciatore d'Italia a Caracas Giovanni De Vito ha effettuato oggi una visita consolare a Alberto Trentini durante la quale ha potuto incontrare anche un altro detenuto, Mario Burlò, secondo quanto reso noto dalla Farnesina. Si tratta della continuazione dell'opera della diplomazia italiana per la liberazione dei cittadini italiani detenuti nei carceri venezuelani ingiustamente.
Condizioni di umore migliori
L'ambasciatore ha riferito alla Farnesina di aver trovato Trentini in condizioni di umore migliori rispetto alla volta scorsa, segnale di un'evoluzione positiva rispetto agli ultimi mesi di detenzione. Secondo quanto comunicato dalla Farnesina, la visita è stata effettuata nell'ambito dell'azione politica e diplomatica che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, stanno costruendo da mesi per portare alla liberazione di tutti i cittadini italiani detenuti.
La storia di Alberto Trentini
Trentini ha 46 anni, nell'ottobre del 2024 era partito per il Venezuela per lavorare con la ong Humanity & Inclusion, che si occupa di fornire assistenza alle persone con disabilità in circa 60 Paesi. La sera del 15 novembre la famiglia di Trentini ha scoperto che era stato arrestato dalle autorità venezuelane, non è chiaro con quale accusa.
Il cooperante veneziano si trova attualmente nel penitenziario di El Rodeo I a Caracas, dove rimane detenuto senza una formalizzazione chiara dei capi d'accusa nei suoi confronti. Come riferito dallo stesso cooperante italiano all'ambasciatore Giovanni De Vito, sarebbe stato accusato di cospirazione ai danni delle autorità venezuelane e di terrorismo.
Un anno di incertezza
Da quando la sua famiglia scoprì l'arresto il 15 novembre 2024, i contatti tra Trentini e i familiari sono stati estremamente limitati. A maggio e a luglio gli sono state concesse due brevi telefonate alla famiglia. La situazione ha suscitato preoccupazione nei vertici istituzionali e ha portato a pressioni diplomatiche sostenute dal governo italiano.
La visita di oggi dell'ambasciatore De Vito rappresenta il terzo contatto formale documentato dal personale diplomatico italiano con il cooperante detenuto, dopo l'incontro dello scorso settembre e le comunicazioni telefoniche intercorse con la famiglia.
Fonte: www.rainews.it
