Golpe in Guinea-Bissau, militari annunciano la presa del potere. Arrestato il presidente Embalò
Sospeso il processo elettorale in corso e chiusi i confini. Embalò alla tv France24: "Sono stato destituito". Il piccolo Stato dell'Africa occidentale ha registrato quattro colpi di Stato dall'indipendenza del 1973
Il presidente Embalò è stato arrestato ma “è trattato bene”, assicura un responsabile militare nelle ultime ore dopo che in Guinea Bissau un gruppo di ufficiali, che si presenta come "Alto comando militare per il ripristino dell'ordine" ha preso il controllo del Paese "fino a nuovo avviso". A riferirlo la AFP e Radio France Internationale: i militari hanno dato l'annuncio leggendo un comunicato nel quartier generale dell'esercito nella capitale Bissau. Lo stesso presidente Embalò, in un'intervista resa questo pomeriggio a France 24, ha confermato di essere stato destituito.
Annunciate dai golpisti, riporta Rfi, alcune misure: la sospensione del processo elettorale in corso (domenica si sono tenute le elezioni presidenziali), l'annullamento dei risultati attesi per domani e la sospensione dei programmi sui media. Inoltre "tutti i confini sono stati chiusi".
L'invito alla popolazione sarebbe a "mantenere la calma". La situazione è ora tranquilla, riporta ancora Rfi, precisando che uomini della guardia presidenziale controllano le strade strategiche che portano al Palazzo.
Dinis N'Tchama, portavoce dell'Alto Comando Militare della Guinea-Bissau ha affermato durante l'annuncio del colpo di stato che si trattava di una reazione alla “scoperta di un piano in corso” volto a destabilizzare il Paese, aggiungendo che “cittadini nazionali e stranieri” hanno tentato di “manipolare i risultati elettorali per attuare questo piano”. Per questo verranno chiuse le frontiere. “L'Alto Comando Militare per il ripristino dell'ordine nazionale e pubblico decide di destituire immediatamente il Presidente della Repubblica e di sospendere, fino a nuovo ordine, tutte le istituzioni della Repubblica di Guinea-Bissau”, ha aggiunto Dinis N'Tchama.In passato, la nazione dell'Africa occidentale ha assistito a quattro colpi di Stato e numerosi tentativi di colpo di Stato dall'indipendenza, compreso uno segnalato il mese scorso.
Stamane si erano avvertiti spari nei pressi del palazzo presidenziale, seguiti a un fuggi-fuggi generale. A darne notizia un giornalista della France Press. Il golpe è scattato tre giorni dopo le elezioni presidenziali e legislative, con entrambi i principali candidati che hanno rivendicato la vittoria.
I risultati ufficiali provvisori delle elezioni erano attesi domani. Il piccolo Stato dell'Africa occidentale ha registrato quattro colpi di Stato dall'indipendenza, oltre a numerosi tentativi di golpe.
Sia l'attuale presidente, Umaro Sissoco Embaló, sia il candidato dell'opposizione, Fernando Dias da Costa, hanno dichiarato di aver vinto le elezioni.
Bissau: sparatoria vicino alla commissione elettorale prima dei risultati
Secondo notizie di Jeune Afrique e BBC, insieme al presidente Embalò sarebbero stati arrestati anche il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, generale Biague Na Ntan, il numero due, generale Mamadou Touré, e il ministro degli Interni, Botché Candé. Umaro Sissoco Embaló ha precisato di non essere stato vittima di violenze durante il "colpo di stato" e ha puntato il dito contro il capo di Stato Maggiore delle forze di terra.
Un passante in fuga dalla scena caotica ha detto all'Afp che "a Bissau ci siamo abituati". Embaló era dato per vincitore delle presidenziali, pacifiche fino a oggi.
Dal voto è stato escluso il principale partito di opposizione Paigc e il suo candidato Domingos Simoes Pereira, entrambi cancellati dall'elenco definitivo dei partiti e dei candidati pubblicato lo scorso mese dalla Corte suprema. Secondo quest'ultima, infatti, le candidature ufficiali erano state presentate troppo tardi.
Fonte: www.rainews.it
