Ex Ilva: a Palazzo Chigi, trattativa prolungata e rottura
Incontro dal pomeriggio senza esito tra i sindacati e il governo. Fiom, Fim e Uilm annunciano lo sciopero
Parti lontane, lontanissime, e così in prima serata dopo una breve sospensione è terminato con una rottura il tavolo a palazzo Chigi tra i sindacati, vertici commissariali di Acciaierie d'Italia e i responsabili del governo sulla situazione sempre più tesa dell'ex Ilva. Il Governo non ha accolto le richieste di Fim, Fiom e Uilm che da domani proclamano lo sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti dell'industria siderurgica, che sarà poi articolato a livello territoriale. Il piano prevede 6mila lavoratori in cassa integrazione entro gennaio. In più, riferiscono i sindacati, è stata annunciata la chiusura dei siti di Novi Ligure e Genova. Durante il precedente incontro definito surreale dai rappresentanti dei lavoratori, il ministro Urso aveva già presentato i numeri dei nuovi cassintegrati a partire da gennaio, mentre per gli stabilimenti del nord i numeri salirebbero da circa cinquecento fino a un migliaio. E per Genova c'è anche il rischio di mancanza di materia prima per rifornire i cicli di latta e zincatura. Sembrano confermate le notizie tutt'altro che positive per Cornigliano visto che l'intenzione trapelata sarebbe quella di vendere ad altri i pochi coils ormai prodotti da Taranto.
Fonte: www.rainews.it
