Bin Salman e Trump, oggi nuovi patti economici alla Casa Bianca. Israele: no a vendita F35 a sauditi
La visita si concentra su dossier strategici che vanno dal petrolio all’energia, con particolare attenzione all’AI e alla Difesa, due settori chiave per i piani di sviluppo tecnologico sauditi denominati Vision 2030
Ipa Oggi Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita, è atteso alla Casa Bianca per la sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti dal 2018, anno dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Nonostante le controversie, la sua posizione di leader de facto del regno continua a rafforzarsi, con Washington pronta a celebrarne il ruolo centrale.
La visita si concentra su dossier strategici che spaziano dal petrolio all’energia, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale e alla Difesa, due settori chiave per i piani di sviluppo tecnologico sauditi legati alla Vision 2030. Il Medio Oriente è infatti in prima linea nella corsa globale ai data center avanzati, come dimostrano i progetti di OpenAI negli Emirati Arabi Uniti.
Washington e Riad puntano a consolidare accordi per investimenti da 600 miliardi di dollari promessi recentemente, con gli USA visti da bin Salman come il partner più affidabile in un contesto geopolitico instabile. La questione dell’energia nucleare resta controversa, con l’America determinata a prevenire lo sviluppo di capacità nucleari militari da parte dell’Arabia Saudita.
Sul piano geopolitico, la visita mira anche a rafforzare i legami sauditi con Israele nell’ambito degli Accordi di Abramo, sebbene permangano divergenze sul tema palestinese, condizione posta da Riad per una maggiore cooperazione. È in discussione anche la possibile vendita di quasi 50 aerei da combattimento F35 all’Arabia Saudita, una mossa sostenuta dalla Casa Bianca per rafforzare le difese regionali. È stato messo nero su bianco in un rapporto il 'no' delle forze israeliane (Idf) alla vendita da parte degli Usa di moderni F-35 all'Arabia Saudita. Forti obiezioni sono contenute nel documento di cui ha dato notizia per primo il sito di notizie israeliano Ynet, in relazione ai timori che simili sviluppi possano intaccare il vantaggio militare di Israele nella regione. Sarebbe questa, secondo la testata, la posizione dell'Aeronautica militare israeliana chiarita in un documento consegnato domenica alla leadership politica di Israele.
Le Idf hanno confermato di aver "presentato le loro posizioni sulla questione alla leadership politica", scrive anche il Times of Israel. Secondo il documento ottenuto da Ynet, la superiorità aerea di Israele - un punto su cui gli israeliani hanno spesso insistito - dipende dall'accesso esclusivo a velivoli stealth di quinta generazione. E, avverte anche il testo, se Riad acquistasse nuovi F-35 da Lockheed Martin ci sarebbero inevitabilmente ripercussioni sulle linee di produzione con un impatto sugli ordini israeliani.
Trump in viaggio nel Golfo Persico, 600 i miliardi offerti dai sauditi per investimenti in Usa
Gli interessi economici personali di Trump in Arabia Saudita
Non mancano poi gli interessi economici personali di Donald Trump, la cui compagnia ha diversi investimenti in Arabia Saudita, mentre il genero Jared Kushner ha giocato un ruolo chiave nel facilitare accordi come l’entrata dei sauditi nel mondo dei videogiochi con Electronic Arts, la più grande acquisizione di Wall Street.
Trump sta organizzando una cena formale con bin Salman, per questa sera. A scriverne è il Washington Post che cita un funzionario dell'Amministrazione statunitense il quale sarebbero stati invitati membri del Congresso, funzionari governativi, imprenditori americani e dirigenti aziendali di alto profilo. Bin Salman ha anche in programma per mercoledì un incontro sugli investimenti al Kennedy Center.
La Trump Organization è in trattative per un accordo immobiliare con il governo saudita. Lo riportava la scorsa settimana il New York Times citando alcune fonti. La società del presidente lavora all'acquisto di una proprietà in uno dei complessi immobiliari di proprietà di Riad così da esportare il suo marchio nel paese. Le trattative - mette in evidenza il quotidiano - sono l'ultimo esempio in ordine temporale di come Trump unisca il governare il paese e la sua azienda di famiglia, soprattutto nei paesi del Golfo. Da quando è tornato alla Casa Bianca, le società di Trump hanno annunciato molte iniziative all'estero e guadagnato milioni con le criptovalute.
Fonte: www.rainews.it
