
Da oggi, 12 novembre, entra in vigore il nuovo sistema di verifica dell’età imposto dall’Agcom, che obbliga i 45 siti pornografici segnalati dall’Autorità a controllare l’età degli utenti prima di consentire l’accesso ai contenuti. Nel primo giorno di applicazione, però, la situazione appare quasi immutata: su 45 siti, solo due hanno attivato un sistema di age verification, mentre un terzo ha scelto di auto-sospendersi in attesa di chiarimenti. Un far west destinato a durare almeno fino all’arrivo dell’app certificata dallo Stato, attesa non prima della fine dell’anno.
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