Ultraortodossi in piazza: "No al servizio militare"
A Gerusalemme centinaia di migliaia di ebrei ultraortodossi protestano contro la leva obbligatoria. Intimidazioni contro le donne in piazza, giornaliste incluse
Centinaia di migliaia di ebrei ultra-ortodossi di varie fazioni hanno invaso Gerusalemme per la "Marcia di un milione di uomini", manifestazione organizzata contro il servizio militare obbligatorio e contro l'arresto di studenti di yeshiva accusati di diserzione per non avere accettato la leva militare. La protesta è stata organizzata dai principali gruppi della società ultra-ortodossa israeliana, che tradizionalmente non presta servizio nell'esercito grazie a un'esenzione periodicamente rinnovata dai governi. Le pressioni per reclutare più soldati per la guerra di Gaza hanno creato attriti politici e migliaia di ordini di coscrizione hanno raggiunto i giovani ultra-ortodossi maschi. Molti si sono rifiutati di obbedire, alcuni sono stati arrestati. Tutte le comunità ultraortodosse israeliane hanno sostenuto la manifestazione e il suo messaggio, in una rara dimostrazione di unità tra le fazioni, spesso profondamente divise su questioni politiche e sul loro rapporto con lo Stato. Durante la protesta, un 15enne è morto cadendo da un edificio in costruzione dove si era arrampicato per vedere meglio la manifestazione.
Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha condannato la protesta: “Voglio dire a tutti questi giovani che se potete andare a una protesta potete anche andare in un centro di reclutamento”.
Poche e malviste in piazza le donne, che la tradizione religiosa ortodossa vuole sottomesse. Una giornalista di Channel 12 è stata presa di mira con un lancio di bottiglie d'acqua e bastoni. Anche l'inviata di Rainews24, Marina Lalovic, è stata intimidita mentre era in diretta con un getto d'acqua in faccia.
Fonte: www.rainews.it
