Scandalo scommesse illegali nell'Nba, coinvolta la mafia italiana a New York
L'Fbi ha arrestato 31 persone, tra cui un giocatore di Miami e un coach di Portland. Coinvolte le famiglie Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese
Neanche il tempo di cominciare la stagione che la Nba finisce subito sotto i riflettori. Ma stavolta non si tratta dei record di LeBron James o le imprese sotto canestro di Wembanyama. Il più importante e ricco torneo al mondo riscopre l'ombra scura della mafia e delle scommesse illegali. L'allenatore dei Portland Trail Blazers, Chauncey Billups, inserito nella Basketball Hall of Fame lo scorso anno, e la guardia dei Miami Heat, Terry Rozier, sono stati arrestati dall'FBI giovedì insieme ad altre 30 persone accusate di aver partecipato a un'organizzazione che coinvolgeva scommesse sportive illegali e partite di poker truccate, secondo le autorità statunitensi sostenute dalla mafia. I due sono stati subito sospesi dai rispettivi club. In una nota, la NBA ha precisato: "Prendiamo queste accuse con la massima serietà e l'integrità del nostro gioco rimane la nostra massima priorità".
Rozier è accusato di aver partecipato a un'organizzazione illegale di scommesse sportive utilizzando informazioni riservate sull'NBA, hanno dichiarato le autorità. Billups è accusato in un atto separato di aver organizzato un'ampia associazione a delinquere per truccare partite di poker clandestine, sostenute da famiglie mafiose. Entrambi sono accusati di riciclaggio di denaro e frode telematica. E' stato arrestato anche l'ex assistente allenatore e giocatore Nba Damon Jones, accusato di aver preso parte a entrambi gli schemi criminali.
Gli investigatori hanno scoperto che il piano coinvolgeva membri e complici delle famiglie criminali Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese, ha dichiarato il Commissario della Polizia di New York, Jessica Tisch, in conferenza stampa. "Riunire quattro delle cinque famiglie in un unico atto d'accusa è straordinariamente raro - ha detto Tisch - Riflette quanto profonda sia stata questa indagine, nonché l'abilità e la perseveranza che ci sono volute per arrivare fin qui".
Joseph Nocella, procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York, lo ha definito "uno dei più sfacciati schemi di corruzione sportiva da quando le scommesse sportive online sono state ampiamente legalizzate negli Stati Uniti". In un altro filone di indagine, 31 imputati sono coinvolti in un piano nazionale per truccare partite di poker illegali, ha riferito Nocella.
Tra gli imputati figurano ex atleti professionisti accusati di aver utilizzato la tecnologia per rubare milioni di dollari in partite di poker clandestine nell'area di New York, finanziate da famiglie mafiose. "Il mio messaggio agli imputati arrestati oggi è questo: la vostra serie di vittorie è finita. La vostra fortuna è finita", ha detto Nocella.
Nel sistema di scommesse sportive, i giocatori a volte alteravano le loro prestazioni o si ritiravano anticipatamente dalle partite, ha dichiarato il Commissario della Polizia di New York Jessica Tisch. In un caso, Rozier, mentre giocava per gli Hornets, aveva detto ai presenti che aveva intenzione di abbandonare la partita in anticipo a causa di un "presunto infortunio", consentendo loro di piazzare scommesse che hanno fruttato migliaia di dollari. L'atto d'accusa contro Rozier e altri afferma che ci sarebbero altri nove complici, al momento non identificati, tra cui un residente della Florida che è stato un giocatore NBA, un residente dell'Oregon che è stato un giocatore NBA dal 1997 al 2014 circa, e un allenatore NBA almeno dal 2021, oltre a un parente di Rozier.
Rozier e altri imputati "avevano accesso a informazioni private note ai giocatori o agli allenatori NBA" che avrebbero potuto influenzare l'esito delle partite o le prestazioni dei giocatori e hanno fornito tali informazioni ad altri co-cospiratori in cambio di una tariffa fissa o di una quota dei profitti delle scommesse, si legge nell'atto d'accusa. L'NBA, che aveva già indagato su Rozier in precedenza, non ha rilasciato commenti immediati.
Rozier indossava la divisa degli Heat nella gara contro i Magic mercoledì sera a Orlando, in Florida, nella partita d'apertura della stagione per entrambe le squadre, sebbene non abbia giocato. È stato arrestato a Orlando giovedì mattina presto. La squadra non ha rilasciato commenti immediati sull'arresto. L'ex guardia dei Toronto Raptors si è dichiarato colpevole delle accuse di essersi ritirato anticipatamente dalle partite, sostenendo di essere stato infortunato, in modo che chi era a conoscenza della situazione potesse vincere scommettendo su di lui per prestazioni inferiori alle aspettative.
Un terremoto che rischia di aprire nuovi scenari nella NBA e che in America ha subito riportato alla mente il '2007 NBA betting scandal'. In quel caso, l'ex arbitro Tim Donaghy avrebbe utilizzato la sua conoscenza delle relazioni tra allenatori, giocatori e proprietari per scommettere su partite di basket professionistiche. Nel luglio 2007, furono resi pubblici i resoconti di un’indagine dell’FBI, in base a cui durante le stagioni 2005-06 e 2006-07, Tim Donaghy aveva scommesso su partite in cui aveva arbitrato, dal 2003 al 2007. Un caso che costrinse la National Basketball Association a rivedere le regole per le scommesse degli arbitri, che furono consentite purché non fossero sportive. Un altro caso eclatante fu quello che nel 1989 coinvolse nel baseball Pete Rose, ex giocatore e dirigente dei Cincinnati Reds. Risale invece a oltre un secolo fa il 'Black Socks Scandal', che nel 1919 vide l'emergere di partite truccate nella Major League Baseball che coinvolgeva la squadra dei Chicago White Sox.
Fonte: www.rainews.it
