
Pil, Giorgetti al Forum Ambrosetti: "Confermata crescita dello 0,6% nel 2025, non più sacrifici"
Ormai una liturgia di fine estate che inquadra i grandi temi che la politica e le imprese dovranno affrontare nell'immediato. A dominare quest'anno i dazi, le guerre, il divario tra paese reale con lavoro povero e grandi carenze nel welfare e le dinamiche dei mercati finanziari. Si comincia con dati diffusi da The European House Ambrosetti (Teha), il think tank che da sempre organizza il Forum, che ci dice che il 2025 sarà un anno di fiducia per le imprese, ma a preoccupare è invece il lavoro: a dispetto del record minimo di disoccupazione in Italia (6%), l’indicatore misurato dal think tank scivola a 16,7, dopo aver perso più di dieci punti dall’inizio dell’anno. I giovani che non studiano e non lavorano in Italia sono ancora 1,4 milioni.
Illy: "Preoccupa l'Italia che cresce pochissimo nonostante il Pnrr"
"L'Italia sta crescendo pochissimo, soprattutto se si considerano gli aiuti straordinari che riceve con i fondi del Pnrr. Non possiamo confrontare la crescita di oggi con quella di 5/6 anni fa, e questa di oggi mi preoccupa un bel po', soprattutto perché leggiamo il calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti da parte di alcune regioni italiane. Un dazio del 15% un peso ce l'ha". E' la preoccupazione espressa dal presidente del Polo del Gusto Riccardo Illy, a margine di un suo intervento al Forum. "L'economia italiana negli ultimi decenni è cresciuta quasi esclusivamente per l'export. I consumi interni sono stagnanti da anni, quindi se frena l'export per i dazi l'economia complessiva cresce poco. E speriamo che continui a crescere, anche se poco. Non è una situazione confortante".
Dazi, Giorgetti: "Problema non è solo Usa, ma deficit con Cina e Asia"
“Il problema più serio, strutturale ed enorme è rappresentato dai deficit commerciali con la Cina e con i Paesi asiatici, sempre più pronunciati, addirittura dopo l'introduzione dei dati ancora più pronunciati”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in chiusura del Forum Ambrosetti a Cernobbio, parlando dei dazi. Rispetto all'impatto sull'economia della “guerra commerciale - spiega - che si è scatenata in relazione alle politiche adottate dall'amministrazione americana, segnalo che un'attenta riflessione sui dati della bilancia commerciale dovrebbe farci capire che il problema” non è solo “l'interscambio con gli Stati Uniti”. Questa crisi, suggerisce allora il titolare del Mef, “credo debba indurci tutti quanti a una riflessione rispetto alle regole del commercio globale”.
Conti pubblici, Giorgetti: "Speriamo spese Difesa non compromettano obiettivi"
“L'incremento delle spese della difesa è un fatto nuovo che, come per tutti gli altri Paesi europei, implica una diversa proiezione sui conti pubblici” e questo è "un elemento che dobbiamo valutare, con cui dobbiamo confrontarci. Alla fine, speriamo che questo non comprometta i nostri obiettivi che ci siamo fissati in termini di politica economica e politica in senso lato". Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in chiusura del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Rispetto al sentiero che prevede interventi a favore di famiglie e imprese per cercare di alleviare il peso fiscale – spiega – si è aggiunta una nuova variabile imponderabile” che è “l'escalation della guerra in Ucraina e con le decisioni che sono state assunte a livello europeo di incrementare in modo significativo le spese per la Difesa” anche se “in modo graduale”.
Pil, Giorgetti: "Confermata crescita 0,6% nel 2025: non più sacrifici, conti pubblici vanno come previsto"
L'economia "ha subito qualche rallentamento, ma di questo ne avevamo tenuto conto e ci aveva consigliato di ridimensionare la crescita allo 0,6% e credo che le nostre previsioni potranno essere accolte". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Forum di Cernobbio. “Non più sacrifici, conti pubblici vanno come previsto”, ha precisato.
Renzi: "Troppe tasse, aumentate con governo Meloni"
“Penso che in Italia di tasse ce ne siano fin troppe, come è noto qui tutti chiacchierano di tasse. Il governo Meloni dice che la tassazione va ridotta, ma è aumentata la pressione fiscale dal 42 al 43%”. A dirlo èil leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine della sua partecipazione al Forum Teha di Cernobbio. "Noi le tasse le abbiamo ridotte e siamo gli unici che continuano a dire che forse in questo Paese ci sono tasse un pochino troppo alte, soprattutto per il ceto medio, che sta soffrendo tanto. La situazione è molto seria. La distanza è siderale tra le chiacchiere e i fatti", ha concluso.
Renzi: "Centrosinistra unito vince. Nelle Regioni ci sarà una vittoria più ampia del previsto'
"Il Paese con Giorgia Meloni va peggio. Lei ha vinto perché la sinistra era divisa, se la sinistra si mette insieme vince ma il problema è per fare che?". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a margine del Forum Teha a Cernobbio. "Io dico attenzione al ceto medio, più sicurezza, perché l'insicurezza è cresciuta - ha aggiunto -, e vorrei un centrosinistra meno ideologico e più concreto, con progetti puntuali". "Se si va sul concreto il centrosinistra oggi è opposizione alla Meloni ma deve diventare alternativa, sta succedendo nelle Regioni dove finirà con la vittoria più ampia del previsto del centrosinistra - ha concluso -. Il vero tema è cosa succederà a livello nazionale".
Calenda (Azione): "Una tassa alle banche? ogni anno proposte varie, mai funzionato"
Il segretario di Azione Carlo Calenda, a margine del Forum Teha di Cernobbio, si dice scettico sull'ipotesi di un contributo da parte delle banche per fornire liquidità aggiuntiva alle finanze pubbliche in vista della prossima legge di Bilancio. "Ogni anno la Robin Hood tax, la tassa sulle banche. Quante volte avete fatto Cernobbio parlando di ste cose, hanno mai funzionato? No, E allora basta", ha detto ai cronisti a margine del Forum.
Bonelli (Avs): "Calenda doveva stare nel panel della maggioranza"
"Calenda ha fatto una scelta di campo: oggi Calenda sedeva al panel delle opposizioni a Cernobbio, ma nel suo intervento ha detto che il governo ha fatto bene, probabilmente doveva stare al 'panel' della maggioranza". Così Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde, in collegamento con l'Adnkronos al Forum Teha di Cernobbio rispondendo a una domanda su come trovare una quadra sui programmi nel centrosinistra.
"Non penso che non ci sia uno spazio per il terzo polo, e molti degli elettori e elettrici di Calenda non lo seguiranno. Noi ci candidiamo a vincere e siamo nella condizione di farlo", conclude.
Schlein: "In manovra priorità salari e costi dell'energia, il governo potrebbe farlo subito a costo zero"
"Per quanto riguarda la manovra che andremo a discutere le priorità del Pd rimangono quelle. Sostenere i salari degli italiani che sono tra i più bassi in Europa". Lo ha spiegato la segretaria del Pd Elly Schlein a margine del Forum Teha a Cernobbio. "Abbiamo una proposta unitaria fatta con le altre opposizioni su un salario minimo, cioè sul rafforzare la contrattazione collettiva e stabilire che non può scendere sotto la soglia di 9euro lordi l'ora, perché altrimenti è sfruttamento", ha aggiunto Schlein che fa due richieste al governo. "Noi chiediamo al governo di fare subito due mosse nel prossimo Consiglio dei ministri, che può fare a costo zero :introdurre un salario minimo legale come esiste in 22 Paesi europei e intervenire immediatamente sul costo dell'energia", ha aggiunto. "È la prima richiesta delle imprese che stiamo incontrando in tutta Italia dalle grandi alle piccole e medie e alle microimprese non ce la fanno più a pagare queste bollette, perdono competitività rispetto ai partner tedeschi, francesi e spagnoli che hanno bollette che sono tre volte più basse - ha concluso -.Come fare? Partire dallo scollegare il prezzo dell'energia da quello del gas, perché il gas rappresenta oggi la fonte di energia più cara ed è quella che determina il prezzo unico nazionale dell'energia in Italia".
Manovra, Salvini: "A Giorgetti non chiederemo di fare il passo più lungo della gamba"
''Ho la fortuna di conoscere Giorgetti da trent'anni e di sentirlo tutti i giorni. E' stato vicesegretario della Lega fino a poco tempo fa, quindi diciamo che ho un canale diretto con quello che è stato riconosciuto come il miglior ministro dell'Economia al mondo. Non gli chiederemo di fare il passo più lungo della gamba però, fra le priorità, proseguire sulla via della semplificazione e quindi la flat tax, il forfettario sia per gli autonomi che per i dipendenti col principio di snellire e poi la pace fiscale, quindi una rottamazione totale decennale con 120 rate uguali senza sanzioni e interessi dei 20i milioni di cartelle pendenti''. Lo sottolinea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini
Salvini: "Nel 2032 si pagheranno 7 euro per andare a Messina invece di 42"
“Chi oggi vuole andare a Messina in auto paga 42 euro, chi ci vorrà andare nel 2032 - questa è la deadline che mi hanno dato gli ingegneri - ci metterà un quarto d’ora invece di tre ore, spendendo 7 euro invece di 42”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al forum Teha a Cernobbio.
Ponte sullo Stretto di Messina, Salvini: "Dopo il parere della Corte dei Conti si parte, dossier in settimana"
'Penso al Ponte sullo Stretto di cui parlavano i nostri nonni e quindi dopo alcuni secoli, aver avuto la gioia di portare all'approvazione il progetto definitivo. Questa è la settimana in cui il progetto passerà da Palazzo Chigi alla Corte dei Conti. Dopo la decisione della Corte dei Conti, quindi si darà il via agli espropri e all'apertura dei cantieri con gli operai, coi giubbotti, e quindi in sette anni di lavoro avremo una delle opere infrastrutturali più ambiziosa al mondo''. Lo sottolinea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasrpoti, Matteo Salvini.
l Ponte sullo Stretto "è un'opera totalmente coperta da denaro pubblico, quindi non ci sono soldi della Nato, soldi americani, soldi dell'Unione Europea, se poi sara' usata come infrastruttura non solo civile, ma anche militare, ce lo dirà la storia" di sicuro c'è che "questa settimana da Palazzo Chigi dovrebbe essere mandato il dossier alla Corte dei Conti". Ha precisato il ministro. "Una volta che la Corte dei Conti in piena scienza e coscienza darà l'ok, conto che fra settembre e ottobre si parta coi cantieri, proprio con gli operai e con gli scavi, con gli espropri e con le imprese anche lombarde che saranno sul territorio", ha aggiunto Salvini per il quale, "a proposito degli ambientalisti più storditi che abbiamo in Europa", ha ricordato la riduzione sull'impatto ambientale con "800.000 tonnellate di Co2 in meno perché non occorre una laurea al Politecnico per intuire che invece di avere migliaia di traghetti che vanno avanti e indietro inquinando l'acqua, inquinando l'aria, due binari ferroviari e sei corsie stradali hanno un impatto evidentemente inferiore rispetto alle code che ad agosto arrivano alle 4 ore".
Olimpiadi 2026, Salvini: "4mld investiti, villaggio olimpico sarà poi studentato"
"Sono quasi 4 i miliardi di investimenti per le Olimpiadi di Milano-Cortina, sono attesi 2 milioni di visitatori con 800mila biglietti già venduti. Stiamo ragionando sul dopo, per evitare il dramma del post grande evento". Lo ha sottolineato il vicepremier, Matteo Salvini, a Cernobbio (Como) per il forum Ambrosetti.
"Il villaggio olimpico di Milano diventerà il più grande studentato universitario d'Italia a prezzi calmierati tra i 600 e i 700 euro, già dall'anno accademico 26-27".
Salvini non parla di manovra, "lascio a Giorgetti", ma affronta la questione banche
"No, di manovra non parlo... Lascio a Giorgetti, non entro in campi altrui". Così il vice premier e segretario della Lega, dal palco del Forum Ambrosetti. Ma affronta il tema banche: "L'anno scorso le banche hanno macinato 46,5 miliardi di euro di utile, non sono un pauperista, quindi più ricchezza c'è in Italia meglio è, se una parte di questi utili che derivano da garanzie statali e dal gap tra quello che la banca dà a chi depositata sul conto corrente e quello che chiede a chi ha bisogno di un fido o di un mutuo, ritornerà nel circuito virtuoso di famiglie e imprese penso che le stesse banche non potranno che esserne orgogliose".
Mattarella, videomessaggio a Cernobbio: "Il Mondo ha bisogno dell'Ue contro le autocrazie" (Video)
Mattarella, videomessaggio a Cernobbio: "Il Mondo ha bisogno dell'Ue contro le autocrazie"
Ministro Zangrillo: "Eredità lasciata da Ambrosetti è fare rete e guardare al futuro"
"Fare rete, confrontarsi, guardare al futuro: è l'eredità lasciata da Alfredo Ambrosetti con il Forum di Cernobbio, che proprio in questi giorni a Villa d'Este continua a rappresentare una spinta preziosa per le giovani generazioni. Alla sua famiglia e ai suoi cari il mio commosso cordoglio". Lo dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
Addio ad Alfredo Ambrosetti, fondatore del Forum Cernobbio
È morto, all'età di 94 anni, Alfredo Ambrosetti. Proprio in questi giorni a Cernobbio, a Villa d'Este, è in corso la 51esima edizione del Forum da lui ideato."Ciao Alfredo. Grazie di tutto. È stato un lungo viaggio che continuerà anche nel futuro", è il saluto di The European House - Ambrosetti sui social. Era nato a Varese il 25 giugno 1931 ed è stato il fondatore a Milano di uno dei primi studi di consulenza aziendale in Italia, lo Studio Ambrosetti.
Nel 1974 nasce l'idea del Forum. Nel 1975 la prima edizione.
"E stato un lungo viaggio che continuerà anche nel futuro;
siamo proiettati in avanti ma grati e orgogliosi delle nostre radici e del nostro passato", afferma Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House Ambrosetti e Teha Group.
"Alfredo Ambrosetti ha portato la Lombardia al centro del dialogo internazionale senza mai dimenticare Varese, la sua città e la sua casa", sottolinea l'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso.
La nascita del Forum "fu originata da un'intuizione in una serata fredda e nebbiosa di novembre. Avevamo avviato, primi in Italia, il servizio AP (Aggiornamento Permanente) in tutte le principali regioni, destinato ai massimi responsabili aziendali.
Tornavo in treno con Umberto Colombo, che aveva condotto in Veneto una sessione sullo scenario tecnologico", racconta lo stesso Ambrosetti nella pagina delle storie e testimonianze degli alunni dell'università Cattolica.
"Era l'epoca del terrorismo, delle brigate rosse, dell'inflazione a due cifre, della crisi petrolifera. A un certo punto gli chiesi se riteneva logico che trattassimo lo scenario economico, socio-politico e tecnologico in tre sessioni separate, mentre invece sono fortemente interdipendenti. Colombo condivise le mie perplessità e fu così - è la testimonianza ancora di Ambrosetti - che nacque il Forum di Villa d'Este, con durata di tre giorni dedicati ai rispettivi temi". Ed è cosi da mezzo secolo ogni primo week end di settembre.
la ministra del Lavoro, Marina Calderone: meno tasse su walfare aziendale e aiuti alle imprese
Rafforzare la contrattazione di secondo livello e le misure di welfare aziendale con un metodo semplice, abbassando le tasse. E' una delle ricette a cui punta il ministero del Lavoro per rafforzare i salari in vista della prossima manovra.
Ad illustrarla è direttamente la ministra del Lavoro, Marina Calderone. "Lavoreremo per migliorare la contrattazione di secondo livello in termini di potenziamento e ampliamento degli strumenti di welfare da mettere a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro famiglie e per allargare le soglie di tassazione già agevolata, ricomprendendovi più voci".
La legge di bilancio di quest'anno ha già previsto che, nel triennio 2025-2027, i beni ceduti e i servizi prestati ai lavoratori dipendenti, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per le bollette energetiche ed anche le spese per l'affitto o per gli interessi sul mutuo non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro. Il limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.
Cifre che potrebbero dunque cambiare o elenco di voci che potrebbe allungarsi. Finora, una delle indiscrezioni trapelate è per esempio quella di alzare la soglia esentasse dei buoni pasto da 8 a 10 euro.
Calderone non entra nei dettagli, ma traccia una linea e lo fa anche rispetto all'ipotesi di rinnovare anche nel 2026 l'estensione del congedo parentale all'80% per tre mesi anziché due. "Ciò che facciamo per la famiglia non è un intervento spot ma ha una sua dimensione strutturale", assicura la ministra.
Ribaltando l'angolo visuale alla controparte dei lavoratori, le imprese, è invece Adolfo Urso a fornire nuove indicazioni. Il ministro ha incontrato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che pochi giorni fa aveva chiesto al governo di lavorare su un nuovo piano industriale di ampia portata, da circa 8 miliardi l'anno per tre anni. "E' iniziato un cantiere di lavoro", ha spiegato. Uno degli obiettivi è di sostituire gli incentivi di Transizione 5.0 e 4.0 con "uno strumento nuovo che possa essere realizzato con risorse nazionali e in maniera strutturale e continuativa così da facilitare l'utilizzo da parte delle imprese".
Dal settore del private banking arriva peraltro anche un'altra proposta che riguarda il risparmio delle famiglie: "abbiamo chiesto al governo la possibilità di avere aliquote fiscali differenziate a seconda della durata dell'investimento, - spiega Andrea Ragaini, vice direttore generale di Banca Generali e presidente di Aipb - l'investimento a breve termine, quello magari giornaliero infrasettimanale, è molto diverso dal risparmio di lungo termine".
Monti, Ad di Edison: l'Italia verso il 2050 con idroelettrico e nucleare
Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison, ha sottolineato che "la transizione energetica è una sfida complessa che coinvolge non solo il modo di produrre e consumare energia, ma anche la competitività industriale e la sicurezza del Paese. Per centrare gli obiettivi serve un approccio sistemico che acceleri le autorizzazioni, dia certezza agli investimenti e contenga i costi in bolletta". Per Monti "occorre ridurre la dipendenza energetica e tecnologica dall’estero, valorizzare filiere nazionali come i pompaggi idroelettrici, e costruire partnership europee sulle tecnologie emergenti, dal nucleare di nuova generazione alla cattura della CO2”. “L’Italia - aggiunge Monti -ha le competenze per trasformare questa sfida in un volano di crescita economica e industriale, coniugando sostenibilità, sicurezza e sviluppo".
Dal gas alle rinnovabili, il nodo energia a Cernobbio
L'energia rimane uno dei temi chiave del dibattito nella 51/a edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, oggi Forum Teha, tra ritardi nella transizione e prospettive di crescita. Sullo sfondo il tema del prezzo del gas e dell'elettricità, che, secondo il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, sarà affrontato nel decreto in arrivo "nelle prossime settimane".
Intanto le scorte italiane di gas sono "quasi al 90%, ma anche a livello europeo, che è un po' più basso, il livello è buono", spiega il ministro.
Non è preoccupato l'amministratore delegato di Edison Nicola Monti, secondo il quale il prezzo del gas è destinato a scendere nel prossimo biennio. A suo dire i minori stoccaggi di gas dell'Europa e della Germania rispetto al 2024 "non sono un problema perché sono aumentate le capacità di rigassificazione, quindi di attrazione di Gnl negli ultimi anni in Europa e anche in Italia con il nuovo terminale di di Ravenna". "Il mercato del gas - prosegue - adesso è bilanciato. Poi nei prossimi 12-18 mesi arriveranno oltre 100 milioni di tonnellate di Gnl sul mercato con progetti di Usa e Qatar, quindi il mercato va ad essere sempre più bilanciato e non mi aspetto tensioni". Già oggi "le curve forward (sui prezzi espressi dai contratti future, ndr) esprimono una riduzione del prezzo nell'arco dei prossimi 2 anni, che riflette proprio l'equilibrio che il mercato del gas a livello mondiale avrà".
I nodi da sciogliere però sul tema dell'energia sono ancora parecchi. Il primo riguarda le concessioni in scadenza sulle centrali idroelettriche. Secondo una ricerca di Enel e Teha, l'86% delle concessioni dei grandi impianti è già scaduto o scadrà entro il 2029. Per questo occorre "trovare da subito un modo efficace di riassegnazione delle concessioni per non compromettere la realizzazione degli investimenti nel settore".
Lo dice anche il direttore di Enel Green Power, Salvatore Bernabei: "bisogna agire o l'Italia si ferma". Per farlo è stata proposta la riassegnazione delle concessioni agli operatori a fronte di investimenti concreti per sbloccare "fino a 16 miliardi di investimenti aggiuntivi, creando fino a 20.800 posti di lavoro con un anticipo di circa 6 anni rispetto all'attuale quadro normativo". Si tratta della cosiddetta 'quarta via', alternativa alle gare ad evidenza pubblica, alla creazione di società miste tra pubblico-privato e al partenariato tra pubblico privato tramite il project-financing previste dalla legislazione attuale italiana.
Poi ci sono i ritardi sul fronte della transizione e delle rinnovabili. L'Italia, secondo uno studio di Edison e di Teha, è in linea al 30% circa con gli obiettivi fissati al 20230 e ha accumulato 10 anni di ritardoo2. Per adeguarsi può mettere in campo 190 miliardi di euro attraverso una "combinazione bilanciata e programmata di tecnologie mature e soluzioni strategiche per la sicurezza energetica". Tra queste i nuovi pompaggi idroelettrici, per ricaricare le centrali con l'energia non consumata, il nuovo nucleare e la cattura e stoccaggio della Co2 (Ccs).
Pichetto: "Il consumo dei data center e la carbon capture saranno nel menu del decreto Energia"
Il consumo dei data center e la carbon capture saranno nel menu del decreto Energia atteso entro settembre.
Lo ha indicato il ministro dell'Ambiente e della Transizione energetica Gilberto Pichetto Fratin intervistato dall'Adnkronos a margine del Forum Thea Ambrosetti a Cernobbio.
Il decreto interviene sul tema dell'intasamento "virtuale della rete che riguarda i data center, che è la nuova emergenza che abbiamo" afferma, rilevando che "i data center sono grandi consumatori, talmente grandi che necessitano una procedura giuridica, ecco perché interveniamo nella regolamentazione". Nel dl anche le norme sulla carbon capture: si tratta di "iniettare la co2 nei giacimenti esausti di gas -dice - un' operazione importante" che per novità e ricerca "ci mette in prima fila a livello mondiale".
Mattarella: diritto internazionale strappato, mondo ha bisogno della Ue
Urso: "Acquisizioni nelle costruzioni? A settore serve consolidamento"
"Il settore dele costruzioni ha bisogno di consolidarsi e di competere al meglio nel realizzare le grandi opere, alcune delle quali sono finanziate con Pnrr e quindi hanno tempi molto stringenti. E' giusto che le aziende a controllo pubblico si occupino anche di come poter raggiungere questi obietti". Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a chi gli chiedeva delle indiscrezioni di stampa secondo cui Fs starebbe valutando acquisizioni nel settore costruzioni, con aziende come Pizzarotti nel mirino.
Il dossier è sul suo tavolo? "Ce ne sono molti, ma mi esprimo solo quando i dossier sono o dipendono dalle determinazioni politiche del ministero", ha risposto Urso.
Pichetto su stoccaggio gas: "È quasi al 90%, quasi raggiunto l'obiettivo"
Il livello degli stoccaggi "oggi è quasi al 90%, abbiamo raggiunto quasi l'obiettivo di stoccaggio e se facciamo una valutazione limitata all' Italia la situazione è abbastanza tranquilla, anche riferita a quella europea" il ministro dell'Ambiente e della Transizione energetica Gilberto Pichetto Fratin intervistato dall'Adnkronos a margine del Forum Thea Ambrosetti a Cernobbio, indicando comunque che "gli stoccaggi degli altri paesi" europei "sono tutti inferiori ai nostri".
Sul fronte dei prezzi "non c'è enorme preoccupazione ma non si può mai dire con certezza", avverte il ministro visto che la dinamica dei prezzi dipende da molti fattori come il funzionamento delle "pipeline" e "la speculazione".
Urso: “Ue deve aiutare imprese a competere in realtà globale”
"Ormai una parte delle risposte spettano all'Ue, che deve assolutamente intervenire per consentire alle nostre imprese di competere ad armi pari in una realta' globale particolarmente sfidante. Aspettiamo infatti che venga realizzato il rapporto Draghi presentato un anno fa e le richieste che l'Italia, con documenti di indirizzo industriale, ha presentato gia' quasi un anno fa in materia di politica industriale. Dobbiamo fare subito e nel modo migliore". A dirlo e' il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Forum di Cernobbio.
Pichetto sulla 'manovra": Sul tavolo aiuti per le bollette ma non di enorme entità"
Possibile bollette più leggere nella prossima manovra. Lo ha indicato il ministro dell'Ambiente e della Transizione energetica Gilberto Pichetto Fratin intervistato dall'Adnkronos a margine del Forum Thea Ambrosetti a Cernobbio.
"Stiamo valutando in ottica della manovra di fine anno - spiega - un ragionamento più ampio che può riguardare un po' tutti, un po' le bollette, che non è ancora maturo in questo momento e che non può essere enorme di entità perché non compatibile" con le esigenze di bilancio.
Urso: "Visto Orsini, per imprese nuovi strumenti strutturali"
"Ho incontrato il presidente di Confindustria Orsini poche ore fa al ministero. E' iniziato un cantiere di lavoro con l'obiettivo di realizzare, nella sessione di bilancio, gli interventi necessari sia in termini di risorse finanziarie che di semplificazione delle procedure che possano consentirci di sostenere al meglio il sistema industriale". Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in un punto stampa a margine del Forum Teha di Cernobbio.
"Per quanto riguarda gli incentivi di Transizione 5.0 e 4.0 pensiamo di realizzare uno strumento nuovo che possa essere realizzato con risorse nazionali e in maniera strutturale e continuativa così da facilitare l'utilizzo da parte delle imprese", ha aggiunto.
In Italia transizione al 30%, in ritardo di 10 anni, 190 miliardi per adeguarsi (ANSA) - MILANO, 06 SET -
L'Italia può mettere in campo 190 miliardi di euro per adeguarsi agli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030, su cui è in linea al 30% circa, con un ritardo di 10 anni sulle rinnovabili. Lo si legge nello studio su 'Lo stato della transizione energetica in Italia: principi e policy per garantire sicurezza e competitività' presentato a Cernobbio da Edison e Teha.
Per farlo occorre adottare una "combinazione bilanciata e programmata di tecnologie mature e soluzioni strategiche per la sicurezza energetica", come i nuovi pompaggi idroelettrici, per ricaricare le centrali con l'energia non consumata, il nuovo nucleare e la cattura e stoccaggio della Co2 (Ccs).
"La transizione energetica è una sfida complessa - spiega l'amministratore delegato di Edison Nicola Monti - che coinvolge non solo il modo di produrre e consumare energia, ma anche la competitività industriale e la sicurezza del paese". A suo dire occorre "ridurre la dipendenza energetica e tecnologica dall'estero, valorizzare filiere nazionali come i pompaggi idroelettrici, e costruire partnership europee sulle tecnologie emergenti, dal nucleare di nuova generazione alla cattura della Co2", che insieme formano un "volano di crescita economica e industriale, coniugando sostenibilità, sicurezza e sviluppo".
"I dati raccolti - afferma l'amministratore delegato di Teha Valerio De Molli - ci forniscono un quadro chiaro e proseguendo con l'attuale velocità di implementazione, non saremo in grado di rispettare gli impegni assunti a livello nazionale ed europeo". "L'Italia - conclude - ha di fronte una sfida che non possiamo permetterci di sottovalutare, perché da essa dipende non solo la traiettoria della decarbonizzazione, ma la stessa capacità del sistema-paese di mantenere un ruolo competitivo globale".
Angelo Bonelli, 100 mld per salari, sanità, scuola, non per le armi
"E' dalla pace che nasce ogni ambizione politica credibile. Per questo diciamo con chiarezza: con noi al governo via il 5% di spesa militare, perche' quei 100 miliardi non devono alimentare la corsa agli armamenti, ma essere restituiti agli italiani sotto forma di salari piu' giusti, investimenti nella sanita', nella scuola, nel trasporto pubblico e nella lotta alla crisi climatica. Il riarmo non difende, sottrae futuro". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare di Avs e co-portavoce di Europa Verde, nel suo intervento a 'Sbilanciamoci' a Cernobbio. "Viviamo in un tempo in cui il diritto internazionale, l'Onu e la Corte penale internazionale sono silenziati o attaccati quando non addirittura etichettati come 'terroristi' mentre a Gaza civili muoiono di fame e gli aiuti non arrivano. Davanti a queste tragedie si esige chiarezza: non e' accettabile applicare un doppio standard, sanzionando la Russia e ignorando i crimini di guerra commessi da Israele. Serve un linguaggio diretto che riconnetta sentimenti e politica, che ricostruisca fiducia in un popolo disorientato. L'Europa deve tornare a essere un ponte di pace, non un arsenale geopolitico, e deve difendere con forza la transizione ecologica davanti all'offensiva delle destre e degli interessi fossili", ha aggiunto. "Ecco perche' e' urgente difendere il diritto internazionale e i suoi organismi: la loro delegittimazione apre la strada alla legge del piu' forte, all'arroganza dei potenti e alla fine della normativita' democratica. Infine, se in Italia ci sono 62 miliardari con un patrimonio complessivo di circa 200 miliardi di dollari (circa 190 miliardi di euro), non e' un'eresia affermare che chi ha di piu' deve contribuire di piu'. La nostra proposta e' chiara: una patrimoniale equa e progressiva, che insieme alla fine della spesa militare garantira' le risorse per aumentare stipendi, rafforzare la sanita' e la scuola pubblica, investire nel trasporto pubblico e combattere la crisi climatica. Solo cosi' possiamo restituire dignita', speranza e futuro a chi e' stato lasciato indietro", ha concluso.
Ex Ilva: Gozzi: nazionalizzazione non credo, serve piano industriale concreto
"Non credo che ci sia un tema di nazionalizzazione" per l'ex Ilva. "Credo che ci sia un tema di concretezza del piano industriale e di concretezza delle azioni sul contorno, perché non si può fare industria in un posto dove l'industria non la vuole nessuno: se il Comune non lascia fare la nave rigassificatrice e il Dri e la magistratura ogni volta che può tira un siluro, quale imprenditore privato è disponibile a ingaggiarsi in una vicenda di questo tipo, con tutte queste complessità?”. Lo ha detto Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, a chi gli chiedeva, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, di una possibile nazionalizzazione dell’ex Ilva di Taranto. “Sono 12 anni che non si fanno manutenzioni. Il merito dei commissari di oggi è che sono riusciti negli ultimi 12-18 mesi a rimettere gli impianti in condizioni di minimo funzionamento, perché la gestione precedente di Mittal li aveva disintegrati: erano impianti abbandonati da 12 anni, perché se non fai capex e manutenzioni su un impianto siderurgico muore”, ha continuato.
Pichetto su eletrico, l'agevolazione arriverà solo per le grandi aree metropolitane e nei percorsi dei pendolari
Gli incentivi per le auto elettriche erano attesi per la fine di settembre ma non è escluso che potrebbe servire ancora un mese, un mese e mezzo. L'Istat sta rivedendo la definizione dei percorsi di pendolarismo delle grandi aree - l'agevolazione arriverà infatti solo per le grandi aree metropolitane e nei percorsi dei pendolari - e il governo valuterà a breve se procedere con le attuali mappe o se attendere l'elaborazione Istat. In questo caso i tempi potrebbero allungarsi un po'. "Stiamo valutando - afferma all'ANSA il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a margine del Forum Teha di Cernobbio - Noi siamo praticamente pronti e se le modifiche sono poche, potremmo decidere di procedere in base alle aree già definite".
Lanciate uova e petardi in direzione forze ordine
Un lancio di uova e petardi in direzione dello schieramento di forze dell'ordine a presidio della prefettura e' stato fatto da un piccolo spezzone del corteo per il Leoncavallo di Milano. I manifestanti dietro lo striscione "Questa città di pensate chi sia?" sono rimasti a oltre una cinquantina di metri di distanza dalle transenne e nulla ha colpito gli agenti.
Pichetto: "Verso stop smantellamento centrali carbone"
"Sto pensando di rimandare la data, anzi lo dico molto chiaro: noi non produciamo più energia elettrica dalle centrali a carbone, in particolare Brindisi e Civitavecchia, le due grandi centrali che, secondo le previsioni, dovrebbero non solo cessare il 31 dicembre del 2025 ma essere smantellate". Lo ha detto, durante un punto stampa al Forum Teha di Cernobbio, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo a una domanda se si sta pensando di rimandare la data per lo smantellamento delle centrali a carbone previsto per il 31 dicembre 2025. "La decisione di smantellamento con decorrenza del 31 dicembre del 2025 era una decisione nata a fine del decennio precedente", poi, ha aggiunto, "è chiaro che rispetto ad allora abbiamo la guerra in Europa, abbiamo una situazione molto difficile nel Mediterraneo, abbiamo periodi internazionali che si muovono di ora in ora e non solo di giorno in giorno, pertanto non ho intenzione di smantellare le centrali a carbone sulla parte continentale, ma di tenerle come riserva sull'emergenza. Io credo che nessuno ad oggi è in grado di garantirci la sicurezza e quello puo' essere un elemento che ci garantisce sicurezza", ha concluso.
Ministro Pichetto su scorte gas: "Stoccaggio quasi al 90%, in Italia siamo tranquilli"
“Siamo abbastanza tranquilli, sicuramente tranquilli sullo stoccaggio nazionale” di gas, “siamo al 90% quasi. Anche a livello europeo, che è un po' più basso, è buono il livello, perché è chiaro che noi valutiamo quello nazionale, ma in realtà i prezzi vanno sul complesso della domanda internazionale. Ma dovrebbe essere abbastanza equilibrata la situazione, tale da non destare enormi preoccupazioni; poi bisogna sempre essere cauti nel fare queste affermazioni”. Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, a un punto stampa al Forum Teha a Cernobbio sul lago di Como, a chi gli chiede degli stoccaggi per il prossimo autunno-inverno
Ministro Pichetto: "Dcreto energia entro settembre. Fermo per una ragione di tempistica"
Il decreto energia potrebbe arrivare entro settembre. ""Si. ci può stare", spiega a margine del Forum di Cernobbio, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, Sui tempi "l'unica questione è che la proposta di decreto, l'abbiamo fermata un attimo per una ragione tempistica, perché -afferma - ferme le Camere durante il mese d'agosto. Poi probabilmente - prosegue - si aggiungeranno alcuni appendici non rilevanti, non così enormi, piccole correzioni aggiuntive, anche a seguito di interlocuzioni con le forze economiche, le rappresentanze, naturalmente a livello nazionale, gli interessi collettivi. Però è a posto, quindi" arriverà "nelle prossime settimane", sottolinea il ministro
Fitto, su dazi: "Per l'Europa accordo migliore rispetto ad altri, ma lavoro prosegue"
Su tema dei dazi "si prosegue su una strada che è quella di giungere a migliorare questo accordo sempre di più". Cosi il vice presidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto. "Se la domanda è avreste preferito non avere dazi, la risposta è chiara. Il tema è che, alle condizioni date, mi sembra che l'Europa abbia ottenuto un accordo che sicuramente tra i migliori in assoluto rispetto alle altre realtà che hanno trattato con gli Usa sul tema dei dazi", sottolinea Fitto a margine del Forum di Cernobbio.
Gentiloni. "Situazione economica abbastanza incoraggiante. All'Ue manca potere geopolitico come dice Draghi"
"Tutto sommato la situazione economica europea è abbastanza incoraggiante, nonostante le tensioni commerciali, le guerre. Abbiamo alcuni dati che sono positivi, quelli sull'inflazione, sul lavoro, qualche segnale di ripresa dell'industria, degli ultimi indicatori, degli ultimi due mesi e direi una situazione della crescita appena sufficiente in Europa". Così l'ex Commissario Ue Paolo Gentiloni durante un punto stampa nel corso del forum Teha di Cernobbio. Detto questo "bisogna lavorare molto sulla crescita, bisogna gestire le tensioni geopolitiche e commerciali".
Che cosa pensa delle parole di Draghi che ha criticato l'Unione europea dicendo che è evaporata l'illusione del potere geopolitico dell'Unione? "Io penso che sia evidentissimo, e ha fatto bene Draghi a sottolinearlo". Dice ancora Gentiloni: "In questo momento, anche se sei una superpotenza commerciale, e l'Europa e' una superpotenza commerciale, anche se hai una forza economica straordinaria, e noi abbiamo una forza economica straordinaria, se non sei in grado di esercitare un ruolo globale sul piano geopolitico, quindi sul piano della difesa e della politica estera, questa tua forza economica e' soggetta a mille tensioni" ha spiegato. "È un po' quello che diceva un vecchio europeista, il capo di gabinetto di Jacques Delors, Pascal Lamy, quando diceva che, ormai 30 anni fa, non possiamo essere gli unici erbivori in un mondo di carnivori. E qui siamo".
Ministro Piantedosi: "Parlare di immigrazione connessa alla sicurezza è normale"
"All'interno del Forum si è parlato anche di immigrazione e di migrazione in sicurezza in qualche modo: abbiamo avuto modo di soffermarci anche sul fatto che spesso si sottovaluta l'importanza anche del legame tra i due ambiti, che non va visto in termini negativi". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a margine del Forum Teha di Cernobbio, rispondendo a chi chiedeva se si fosse parlato anche di immigrazione al Forum di Cernobbio.
"Parlare di sicurezza quando si parla di migrazione si parla di qualcosa di molto normale", conclude.
Manager ed imprenditori si confrontano su Ue, dazi e competitività
Forum Ambrosetti: manager ed imprenditori si confrontano su Ue, dazi e competitività
Microsoft: "Da nuova generazione di AI impatto 17,9% Pil italiano"
Con l'avvento dell'IA Agentica siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione dentro una rivoluzione. Questa nuova generazione di sistemi intelligenti autonomi segna un passaggio evolutivo rispetto all'Intelligenza Artificiale Generativa: mentre quest'ultima si limita a produrre contenuti su richiesta in modalità reattiva, l'IA Agentica è capace di agire autonomamente, prendere decisioni indipendenti, adattarsi dinamicamente ai contesti operativi reali e rispondere proattivamente alle esigenze aziendali, automatizzando processi e aumentando significativamente la produttività delle organizzazioni e degli individui.
Tuttavia, in questo scenario tecnologico dirompente, il vero e proprio fattore di vantaggio competitivo sono le competenze: un ambito in cui l'Italia è in ritardo. È in questo scenario di profondo cambiamento che nasce l'iniziativa "AI Skills 4 Agents Observatory: l'osservatorio italiano su tecnologia, talenti e competenze per la rivoluzione dell'IA Agentica", lanciato da TEHA Group in partnership con Microsoft Italia, Avanade e altri partner tecnologici. L'Osservatorio mira a creare un approccio ecosistemico che coinvolga tutti gli stakeholder - dalle aziende ai policy maker, dalle università ai centri di formazione - per assicurare una transizione tecnologica efficace verso l'IA Agentica, cercando di fare delle competenze il vero vantaggio competitivo del nostro Paese. Il progetto AI Skills 4 Agents Observatory si svilupperà attraverso un percorso articolato e di lungo respiro che partira' dal lancio al 51 Forum TEHA di Cernobbio (5-7 settembre 2025) con la presentazione dei risultati preliminari dell'Osservatorio, per poi proseguire con un'intensa fase di stakeholder engagement che coinvolgerà il mondo business, accademico e istituzionale attraverso tavoli di lavoro dedicati e survey quantitative. Il percorso si concluderà al Microsoft AI Tour Milan (marzo 2026) con la presentazione finale dell'Osservatorio sistemico sulle competenze per l'IA Agentica, consolidando così un ecosistema nazionale del talento capace di accompagnare l'evoluzione tecnologica del Paese attraverso un approccio collaborativo e basato su evidenze concrete.
Televoto tra 200 imprenditori: solo metà approva le politiche Ue
Il 50% degli oltre 200 fra manager e imprenditori che partecipano al Forum Ambrosetti di Cenobbio ritiene che l'Europa di oggi convinca solo a metà, però un altro 50% pensa anche che l'Europa "sarà più forte nei prossimi anni". La fetta che ipotizza un'Europa più debole è invece del 16% circa. È quanto emerge dal secondo televoto del Forum Teha. Inoltre, in una scala da 1 a 9 (da molto negativamente a molto positivamente) le azioni dell'Unione Europea in politica economica e industriale vengono giudicate in maniera positiva da oltre il 20% degli intervistati, con una fascia più pessimista più ampia che equivale a oltre il 60% della platea.
Commissario europeo all'Economia Dombrovskis: "Troppe norme e oneri frenano nostra economia"
"Dobbiamo riconoscere che le imprese dell'Ue sono soggette a troppe norme complesse e che gli oneri amministrativi eccessivi frenano la nostra economia. Dobbiamo essere determinati nell'abbattere le barriere e nell'applicare le leggi per sbloccare il mercato unico". Lo ha detto intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il Commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, per il quale "dobbiamo fare di più per integrare i mercati dei capitali europei al fine di convogliare meglio i risparmi delle famiglie - stimati in 10 trilioni miliardi di euro - verso investimenti produttivi che garantiranno la nostra prosperità futura".
Settore energetico, Monti: "Ipo su Edison? Lo leggo sui giornali ma siamo pronti"
Edison "è pronta" a un ritorno in Borsa delle azioni ordinarie, detenute oggi per oltre il 99%da Edf tramite Transalpina di Energia. Lo afferma l'amministratore delegato Nicola Monti a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio. Commentando le indiscrezioni di stampa il manager spiega di aver appreso la notizia "dai giornali".
"Non è una decisione nostra come management - spiega - ovviamente io posso solo dire che se c'è una riflessione in questo senso, noi siamo pronti perché se fosse un aumento di capitale noi siamo già quotati con le risparmio quindi abbiamo già tutta l'organizzazione che ottempera i requisiti della Consob". "Credo - aggiunge - che un'apertura del capitale sarebbe positiva per noi".
Video - Extraprofitti banche, Tajani: "Non esistono, concetto da regime stalinista"
Extraprofitti banche, Tajani: "Non esistono, concetto da regime stalinista"
Fisco, Tajani: "Meno tasse per la crescita, la stabilità del governo è cruciale"
"Meno tasse per crescere"; bisogna "aiutare la classe media e le piccole imprese italiane, cuore del nostro paese, se vogliamo sopravvivere e crescere". Così Tajani a margine del forum, rilanciando il mantra dell'ex premier Berlusconi per ridurre il carico fiscale. "Se si fa questo si lavora in favore della crescita", ha insistito il vice premier, sottolineando che oggi la situazione economica dell'Italia è comunque "positiva, in primo luogo per la stabilità del governo e per la prima volta un governo dura 5 anni e probabilmente alle prossime elezioni il centro-destra sarà la prima coalizione". E "la stabilità politica è cruciale per l'economia".
Dazi, Tajani: "Al 15% miglior risultato possibile, l'Italia può resistere bene"
“Sono certamente non contento per i dazi al 15%. L'obiettivo che avevo in testa era zero e un grande mercato unico Usa, Ue, Canada e Messico per difendere valori libero mercato. I dazi al 15% non sono positivi però è il risultato migliore che si poteva ottenere". Lo ha affermato il ministro degli esteri Antonio Tajani, nel suo intervento al Forum. "Per quanto riguarda noi italiani, nel mercato americano grazie alla qualità dei nostri prodotti possiamo resistere bene. Per quelli a cui si è arrivati a conclusione non sono andati malissimo; sugli altri dobbiamo continuare a trattare. C’è ancora da lavorare ma non sono così pessimista”.
Tajani: "Non inviamo armi a Israele, è leggenda metropolitana"
"Noi non inviamo armi a Israele, questa è una leggenda metropolitana. Noi dal 7 di ottobre abbiamo sospeso tutti i contratti, non c'è nessun invio di armi a Israele". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Forum Ambrosetti organizzato da The European House a Cernobbio. "Sono assolutamente contrario a qualsiasi ipotesi di occupazione di territori della Cisgiordania, perché tutto ciò minerebbe la costruzione di uno stato palestinese e noi crediamo debba essere parte della soluzione dei problemi. La Cisgiordania non deve essere toccata".
Acciaio, Gozzi: "Rispetto ai dazi sono più preoccupato per import Cina e Green Deal"
Il presidente di Duferco e Federacciai Antonio Gozzi è meno preoccupato per i dazi americani e più preoccupato per la sovra produzione cinese che si riversa sul mercato europeo e sempre preoccupato per l’assenza di una effettiva politica industriale dell’Unione europea. “Con i dazi Usa al 50% (al massimo) perdiamo quelle duecentomila tonnellate che abbiamo esportato nel 2024 che valgono meno dell’1% della produzione nazionale, non è niente. Ciò che è importante è la cosiddetta ‘trade diversion’: tutto quello che non va negli Stati Uniti entra nel colabrodo Europa, è il problema cinese”, ha indicato Gozzi a margine del Forum Ambrosetti. Gozzi critica la Commissione europea, ritiene che il settore deve fronteggiare gli effetti del green deal con delocalizzazione e deindustrializzazione.
Farmaceutica, Landazabal: "'Bene l'accordo sui dazi, ma serve supporto strategico'
"La filiera farmaceutica è un pilastro fondamentale e strategico che contribuisce alla crescita economica del Paese e all'export. E questo" è possibile "grazie a un'industria che deve essere" e rimanere "competitiva. Per questo abbiamo bisogno di una legge quadro: in Italia è fondamentale per garantire" la produttività economica, ma anche consentire "la ricerca e lo sviluppo" di farmaci innovativi. Così Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk Italia, intervenendo oggi al Forum Ambrosetti. "L'Italia - ha osservato - è un Paese che invecchia" ed è importante, per invecchiare in salute, "nell'ambito della prevenzione, che quella vaccinale diventi disponibile a tutti i cittadini e che la libera scelta sia una realtà per tutti gli italiani e per tutti i vaccini. Crediamo sia fondamentale che l'Italia crei una strategia di Life Science che promuova e garantisca le aziende per essere competitive e", allo stesso tempo, favorisca "l'investimento da parte di aziende estere nel territorio italiano".
Dazi: Gentiloni: "L'accordo con gli Usa non è buono per l'economie di Ue e Italia"
L'accordo con gli Usa sui dazi "non credo sia un buon accordo, onestamente, anche se capisco bene chi dice che in fondo sul tavolo negoziale c'era di mezzo anche l'Ucraina, il contributo degli Usa alla difesa europea e di Kiev, e quindi in fondo alzare la voce avrebbe potuto avere conseguenze negative". Così l'ex premier italiano e commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato da TgCom24 a margine del Forum di Cernobbio. "Ma se isoliamo la vicenda dei dazi", ha aggiunto Gentiloni, "ci troviamo ora con dazi molto alti che danneggeranno alcuni settori dell'economia italiane ed europea". Quello che preoccupa, ha aggiunto Gentiloni, "non sono solo le conseguenze economiche di queste decisioni, che forse saranno più gravi negli Usa che in Europa, ma capire la stabilità di questi accordi. Siamo d'accordo che non saranno possibili ripensamenti?".
Tajani: "La Bce ha un grande dovere, ridurre il costo del denaro"
"La Bce, in questo momento, ha un grande dovere, ridurre ancora il costo del denaro e acquistare titoli di Stato dell'Unione europea e quindi abbassare la forza dell'euro nei confronti del dollaro". Lo afferma il ministro degli esteri Antonio Tajani intervistato da Class Cnbc al forum Teha di Cernobbio. "In questo modo - spiega- ci sarebbero più soldi per l'economia industriale e per la collettività".
Imprese ottimiste su performance e fatturato 2025: Iil32,4% prevede una crescita superiore al 10%
Gli imprenditori che partecipano alla 51esima edizione del Forum Teha credono che il 2025 darà loro più soddisfazioni dell'anno scorso. Alla domanda sulla performance rispetto ai concorrenti nel 2025, il 26,8% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda sta andando "molto meglio" (nel 2024 erano il 20,4%) e il 36,6% "meglio", mentre un altro 26,8% la ritiene "in linea" con i competitor.
Solo il 9,8% segnala un andamento peggiore, confermando un quadro nel complesso positivo rispetto al 2024 e 2023. Il primo televoto a cui hanno risposto gli oltre 200 fra manager e imprenditori intervenuti alla 51° edizione del Forum ha sondato il sentiment sulle performance e le prospettive di fatturato delle imprese. Sulle prospettive di fatturato 2025, prevale un cauto ottimismo: il 32,4% prevede una crescita superiore al 10%, mentre solo una quota ridotta (2,7%) teme una flessione significativa (superiore al 10%).
I dati riflettono la resilienza del tessuto produttivo e la fiducia, pur prudente, nella capacità di affrontare le sfide economiche in corso
Banche, Tajani: tassa su buyback è errore, spaventa il mercato
La tassazione sul buyback “è un errore per una serie di motivi: perché penalizza le casse e si finisce per spaventare il mercato. Quando si parla di regole per la finanza bisogna stare molto attenti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un’intervista a Class Cnbc in occasione del Forum Teha di Cernobbio. “Non ci deve essere alcuna azione preordinata contro le banche, perché le banche servono a raccogliere risparmi e a erogare prestiti. E le imprese senza banche non funzionano”, ha detto il Ministro. “La Bce, in questo momento, ha un grande dovere: ridurre ancora il costo del denaro e acquistare titoli Stato dell’Unione europea e quindi abbassare la forza dell’euro nei confronti del dollaro. In questo modo ci sarebbero più soldi per l’economia industriale e per la collettività”, ha concluso.
Crescita potenziale Usa al 5% entro 5 anni
La crescita potenziale degli Stati Uniti "potrebbe raggiungere il 5% entro i prossimi cinque anni" e "le politiche dell'amministrazione statunitense non ostacoleranno eccessivamente la crescita americana nel prossimo anno". Lo hanno detto, durante i lavori a porte chiuse del Forum di Cernobbio, gli economisti che stanno discutendo dell'outlook economico mondiale. In Europa intanto, riportano alcuni tweet, "è necessario sviluppare un mercato dei capitali solido e coinvolgere gli investitori" per poter "trasformare le sfide in opportunità". In assenza di un mercato di capitali e di fronte a costi energetici così elevati, "l'Europa avrà difficoltà a competere con la Cina". Sul tema dei dazi viene ribadito che "è necessario ridurre le barriere e minimizzare le tensioni transatlantiche, ma le tariffe del 15% sono molto alte". L'economia globale rallenta, ricordano gli economisti, la crescita al 2025 è al2,3% per la Banca Mondiale e al 2,9% per l'OCSE. "Le barriere commerciali, i tassi elevati e l'incertezza pesano pesantemente. Eppure l'indice S&P 500 è cresciuto del 10% nel secondo trimestre, raggiungendo massimi storici a metà anno"
I data center, una miniera d'oro non ancora sfruttata in Italia, potrebbero dare lavoro a 150mila persone
Data center indispensabili ed energivori, ma anche leva di sostenibilità se gestiti in un ciclo combinato che va dal recupero di calore al riciclo dei Raee, i famigerati e preziosi rifiuti elettronici. In uno scenario di pieno sviluppo, una loro applicazione integrata, solo per l'Italia, consentirebbe un risparmio complessivo di 5,7 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, con un beneficio economico stimato di circa 1,7 miliardi di euro. Una miniera d'oro insomma.
La crescita del PIL nazionale al 2035 potrebbe arrivare al 6% - con la creazione di 77 mila posti di lavoro - fino ad arrivare al 15% con 150 mila nuovi occupati. E' la pista di lavoro e la speranza tracciata dal Position Paper "L'Italia dei data center. Energia, efficienza, sostenibilità per la transizione digitale" realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A, presentato oggi, nell'ambito della 51ma edizione del Forum di Cernobbio, da Roberto Tasca, presidente di A2A, Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di A2A e Lorenzo Tavazzi, senior partner e board member di Teha Group.
La rapida espansione della connettività e l'adozione su larga scala di tecnologie digitali (cloud, IoT e Intelligenza Artificiale) stanno generando una crescita senza precedenti nella domanda di dati da gestire ed elaborare, rendendo i data center infrastrutture strategiche per la competitività e la transizione digitale. La sfida è riuscire a trasformare impianti altamente energivori (nel 2035 potrebbero raggiungere il 4% dei consumi elettrici globali, il 13% in Italia) in alleati della sostenibilità urbana. Nel mondo si contano 10.332 data center, di cui più di 2.200 in Europa. L'Italia si posiziona al 13esimo posto con 168 strutture: la Lombardia emerge come polo strategico in rapida crescita, con Milano che concentra il 46% della potenza nazionale, già davanti a città come Madrid e Zurigo.
Studio Teha: colmare gender gap vale 12% Pil del G20
Colmare i divari occupazionali e salariali tra uomini e donne nei Paesi del G20, inclusa la Spagna, significherebbe generare opportunità fino a 11,6 trilioni di dollari, pari al 12% del Pil del G20. È quanto emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio sul Women’s Empowermen di Teha, presentato oggi a Cernobbio. Il Women’s Empowerment Progress Index, che misura il grado di avanzamento dell’empowerment femminile nei Paesi del G20 in dimensioni chiave come la partecipazione economica, la rappresentanza politica, l’accesso all’istruzione e alle risorse, la salute e la qualità della vita, vede nel 2025 la Francia riconquistare la leadership, superando il Regno Unito grazie soprattutto ai progressi nella rappresentanza femminile nei ruoli politici e aziendali, in particolare nei settori Stem.
Al contrario, il Regno Unito registra un peggioramento su indicatori come il lavoro non retribuito, l’occupazione vulnerabile e l’equilibrio vita-lavoro. Lo Eu SheWorks Index si concentra più nel dettaglio sull’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e nelle carriere Stem in Europa e vede la conferma della forte polarizzazione tra Nord e Sud Europa, con la classifica guidata dalla Svezia e 13 Paesi in miglioramento negli ultimi tre anni. L’Italia risale di due posizioni, ma resta ancora nella parte bassa della graduatoria. Questa edizione dell’Osservatorio ha inoltre identificato tre aree prioritarie di intervento nel campo dell’empowerment femminile: Empowerment economico, Work-life balance e nuove modalità di lavoro e Nuove generazioni. Resta aperta la questione della leadership femminile: nei Paesi del G20 solo il 31,3% delle posizioni manageriali è occupato da donne, e la presenza femminile ai vertici aziendali è ancora marginale.
Spagna: attira 60% investimenti esteri in piu' rispetto a Italia (studio Teha-Amazon)
Tra il 2015 e il 2024 la Spagna ha attratto 304 miliardi di euro di investimenti diretti esteri, a fronte dei 191 miliardi registrati dall’Italia. È quanto emerge dallo studio ‘Investire nel Mediterraneo: le dinamiche in Italia e Spagna’, condotto da Teha in collaborazione con Amazon e presentato al Forum Teha di Cernobbio. Lo studio evidenzia alcune differenze chiave tra i due Paesi, come per esempio quelle inerenti al quadro regolatorio: le regioni spagnole ottengono punteggi più alti in termini di qualità regolatoria, al tempo stesso, la maggiore centralizzazione italiana consente procedure d’impresa leggermente più rapide, con le Pmi che dedicano 26,1 ore al mese agli adempimenti amministrativi contro le 27,7 della Spagna. Per quanto riguarda le infrastrutture e i costi, la Spagna offre migliori servizi pubblici digitali e migliori servizi digitali transfrontalieri secondo l’European Quality of Government Index. Le imprese spagnole beneficiano inoltre di costi dell’elettricità più bassi pari a 166,6 euro al MWh contro i 252,9 euro al MWh in Italia. Molti gli ambiti che possono diventare driver di cambiamento per attrarre più investimenti diretti dall’estero: dall’efficienza giudiziaria al mercato del lavoro, dalla produttività del lavoro - che in Spagna è aumentata del +3,2%, mentre l’Italia ha registrato un calo del -2,6% - alla formazione, con entrambi i Paesi che investono meno del 5% del Pil nell’istruzione e restano al di sotto della media Ue.
Gian Maria Gros-Pietro presidente di Intesa Sanpaolo: "Migliorare la qualità dei posti di lavoro"
"Bisogna migliorare la qualità dei posti di lavoro, questo è il nostro obiettivo principale'. Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro presidente di Intesa Sanpaolo a margine dell'European House Ambrosetti, a Villa d'Este. 'Stamattina -ha proseguito il Presidente- sono stati visti dei dati sul fatto che la popolazione italiana non cresce, anzi tende a diminuire, non abbiamo abbastanza laureati e nonostante questo i laureati italiani emigrano per cercare nuovo lavoro. Noi abbiamo già investito miliardi nell'intelligenza artificiale, nella digitalizzazione, abbiamo già assunto 3500 persone, ne formiamo delle altre, questo è il nostro obiettivo, noi vogliamo crescere in quel modo lì e siamo convinti che nell'andare avanti nella digitalizzazione noi siamo in grado di migliorare e allargare le nostre presenze all'estero'.
De Molli: "Da imprese e investitori fiducia alta nel governo Meloni"
"Le imprese non sono allarmate: la fiducia sull'attuale governo di Giorgia Meloni è molto alta, ma anche l'apprezzamento internazionale: gli investitori lo misurano con lo spread e la Francia è diventata più rischiosa dell'Italia". Così Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House - Ambrosetti.
"Non credo che gli imprenditori abbiano bisogno di soldi o finanziamenti, gli imprenditori hanno bisogno di certezza del diritto e di semplificazione: la richiesta che esce dalle imprese qua a Cernobbio è questa", conclude.
De Molli: "Italia unico paese Ocse salari diminuiti"
"Dal 2000 ad oggi, L'Italia e' l'unico Paese OCSE dove i salari reali medi sono diminuiti: Nel 2023 risultavano inferiori del 3,5% rispetto al 2000, a fronte di un aumento del 17,8% nella media OCSE e del 27,4% negli Stati Uniti". Lo sottolinea Valerio De Molli, Managing partner e amministratore delegato di Thea, The European House - Ambrosetti, in apertura dei lavori del 51* Forum a Villa d'Este.Cre
Il quadro occupazionale con luci e ombre, De Molli: "Il dato sui Neet è drammatico, costano alla società come una manovra finanziaria"
"Il dato veramente drammatico riguarda però i NEET, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni 'Not in Education, Employment or Training'. In Italia, nonostante la riduzione di circa un milione nell'ultimo decennio, i giovani NEET sono ancora 1,4 milioni. E il nostro Paese rimane il secondo peggiore in UE per incidenza, con un tasso del 15,2%, un valore nettamente superiore sia alla media europea (11%) sia al target UE 2030 (9%). Di questi, 453mila sono volontariamente inattivi e non cercano lavoro: il 69% sono giovani donne, nel 46% dei casi sono concentrati nel Mezzogiorno e nel 42% con bassi livelli di istruzione". Così Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House - Ambrosetti, aprendo i lavori del Forum TEHA a Cernobbio e sottolineando che "i NEET rappresentano infatti un costo enorme per la società, stimato da Eurofound in oltre 114,7 miliardi di euro all'anno per l'Unione Europea, di cui 24,5 miliardi in capo all'Italia, pari a 1,23% del PIL Italiano, quasi quanto la manovra finanziaria del 2025 (28,4 miliardi di Euro)".
Zelensky a Cernobbio: "Ci stiamo preparando per fermare Mosca" (Video)
La prima giornata del Forum Tehasi apre sulle 'sfide globali' che l'economia sta affrontando. Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky si è collegato in video. "E' il terzo anno che partecipa, il primo anno in remoto, nel 2024 in presenza e quest'anno ancora in video", dice il Managing partner e amministratore delegato di The European House - Ambrosetti Valerio De Molli lasciandogli la parola.
Zelensky a Cernobbio: "Ci stiamo preparando per fermare Mosca"
Zelensky: "Indipendenza energetica da Russia chiave per relazioni con Usa"
"L'indipendenza energetica dalla Russia è fondamentale per rafforzare i rapporti con gli Usa, tenetelo presente". Lo ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento di apertura al forum Ambrosetti Teha a Cernobbio."Ieri abbiamo parlato con il presidente Trump e abbiamo parlato in dettaglio di come far sì la situazione volga al termine e Trump si aspetta un'Europa forte, con un miglior coordinamento tra Europa e Stati Uniti, e allo stesso tempo ero deluso da alcuni Paesi europei come Slovacchia e Ungheria che continuano a comprare petrolio russo. L'America vuole seriamente tagliare i redditi russi provenienti dalle esportazioni di energia e questa è la strada giusta da prendere".
"Trump sicuramente è una delle persone che potrà plasmare la politica futura - ha proseguito Zelensky -. Vediamo dei cambiamenti importanti sul lato Usa, soprattutto l'atteggiamento di Trump dopo il nostro incontro a Washington, è stato un ottimo incontro, di gran lunga migliore rispetto ai precedenti: Trump ha supportato e supporterà le nostre garanzie sulla sicurezza e parteciperà alla Coalizione dei Volenterosi".
Fonte: www.rainews.it