Merz: "Le democrazie sono minacciate, serve un unione europea della difesa"
"Il mondo cambia, l'Europa deve reagire", il cancelliere tedesco domani riceverà Macron
Afp "La minaccia all'Ucraina è anche una minaccia permanente alle nostre democrazie, alla nostra libertà e al nostro modello di vita", ha affermato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, intervenendo al forum economico della Seudduetsche Zeitung. Di conseguenza il cancelliere ha ribadito la necessità di "sviluppare un'Unione Europea della Difesa all'interno dell'Unione Europea per contrastare efficacemente le minacce attuali" e "Ci troviamo di fronte a sfide internazionali alle quali noi europei dobbiamo rispondere insieme con la capacità di difenderci"
Il leader cristianodemocratico ha fatto ricorso a una parola per lui insolita: "Sovranità. Era più un termine francese che tedesco. Lo adotto oggi perché semplicemente vedo che è necessario - ha spiegato - Dobbiamo diventare più sovrani, più indipendenti, in un'ampia varietà di ambiti politici ed economici. Non possiamo più contare sull'America per difenderci, sulla Cina per rifornirci di materie prime e sulla Russia perché torni alla pace".
Infine ha ricordato che "Il mondo sta cambiando così velocemente che l'Europa deve reagire. Per me, l'Europa è prima di tutto Germania e Francia": lo ha affermato Friedrich Merz, che si prepara a ospitare domani il presidente francese Emmanuel.
Mai come in questo tempo sono aumentate le spese militari in Europa. La Commissione europea ha proposto di mobilitare fino a 800 miliardi di euro entro il 2030 per rafforzare la difesa europea. Circa 650 miliardi dovrebbero venire da maggiore flessibilità fiscale concessa agli Stati membri e altri 150 miliardi dovrebbero essere erogati tramite un nuovo strumento di prestiti (“SAFE” – Security Action For Europe) per progetti di difesa congiunti. La proposta prevede anche il ricorso a capitali privati (attraverso l’Unione del risparmio e degli investimenti) e un maggiore coinvolgimento della Banca Europea per gli Investimenti. In Germania il governo Merz ha approvato un "fondo straordinario” (500 miliardi, secondo alcuni piani) per infrastrutture e difesa. Oltre al fondo speciale, la Germania prevede investimenti molto grandi in nuovi equipaggiamenti: secondo alcune stime, investimenti per decine di miliardi su carri armati, munitizioni, veicoli e tecnologie fino al 2041.
Restano sfide politiche, economiche e tecniche. Non tutti gli Stati membri sono pienamente allineati su come attuarlo, ci sono vedute strategiche diffferenti tra i 27 e rivalità industriali tra le aziende di armamenti. L'esempio più lampante è il progetto di caccia di nuova generazione chiamato FCAS (Future Combat Air System), uno dei progetti più ambiziosi di difesa europea da 100 miliardi di euro, è sviluppato proprio da Berlino e Parigi e non sta funzionando. Airbus e Dassault Aviation non sono d'accordo su come costruire il caccia , su chi comanda e chi decide sui subappalti. Il caso Fcas sarà al centro delle discussioni domani tra Merz e Macron.
Fonte: www.rainews.it
