Meloni all'Onu: "Riformare le Nazioni Unite, no all'ecologismo"
La guerra in Ucraina, quella a Gaza e la fine del multilateralismo tra i temi dell'intervento. Ai cronisti parla anche degli attacchi alla Sumud Flotilla
L'affondo arriva qualche ora prima del suo terzo intervento al Palazzo di vetro, riunendo i giornalisti in una sala dell'hotel dove alloggia a New York. La missione della Flotilla, scandisce Giorgia Meloni, è “pericolosa, gratuita e irresponsabile”. Mentre le opposizioni, aggiunge la premier, non avendo grandi temi su cui mobilitarsi in patria, li cercano in Palestina. La presidente del Consiglio condanna gli attacchi alle imbarcazioni che ospitano anche i parlamentari italiani e conferma l'invio di una fregata per eventuali soccorsi, ma chiosa: “Non c'è bisogno di infilarsi nel campo di guerra”. Al fianco di Tajani, illustra la proposta dell'esecutivo affidare gli aiuti a Cipro per farli arrivare in sicurezza attraverso il patriarcato latino di Gerusalemme nella Striscia.
“Non si può rischiare l'incolumità delle persone per fare iniziative che, diciamoci la verità, sembrano prevalentemente fatte non per consegnare gli aiuti ma per creare problemi al governo”.
Si dice sorpresa, Meloni, della risposta negativa delle opposizioni alla proposta di maggioranza per un riconoscimento condizionato della Palestina, puntando anche il dito contro le minoranze su quello che definisce “clima d'odio” nel Paese.
Nel suo intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, confermando l'impegno per la pace in Medioriente, ribadisce che la reazione di Israele ha “superato il limite di proporzionalità”. Una scelta che l'Italia ha più volte definita inaccettabile e che “porterà al nostro voto favorevole a parte delle sanzioni proposte dalla Commissione europea verso Israele”.
In primo piano restano anche la guerra in Ucraina e le provocazioni di Mosca all'Europa - e se Trump invita ad abbattere i jet russi che sconfinano il territorio NATO, la premier non esclude questo scenario ma avverte: “Un'escalation sarebbe solo un favore a Putin”. In uno scenario globale così complesso, Meloni ammette che il multilateralismo è in difficoltà e auspica una riforma dell'ONU che le consenta di avere un ruolo più incisivo nella risoluzione delle crisi attuali.
Fonte: www.rainews.it