Manovra, pressioni della Lega su età pensionabile e rottamazione quinquies
Negli emendamenti leghisti "rottamazione extralarge", blocco dell'aumento dell'età pensionabile, prolungamento di "opzione donna". La maggioranza si divide sulle coperture necessarie
Rai La legge di Bilancio entra nel vivo dell'esame parlamentare con uno scontro interno alla maggioranza, dominato dalla raffica di emendamenti presentati dalla Lega.
Il partito di Matteo Salvini cavalca i suoi cavalli di battaglia, ignorando gli inviti alla cautela e proponendo misure ambiziose, come una "Rottamazione extralarge" e il blocco dell'aumento dell'età pensionabile, con coperture che chiamerebbero in causa banche e assicurazioni.
Bisogna stringere i tempi sulle decisioni perché mancano davvero poche ore. Sono quelle a disposizione dei partiti per scartare o accorpare centinaia di proposte di modifica. Dovranno essere 414 entro domani. A stabilirlo è la commissione Bilancio del Senato: 238 spetteranno alla maggioranza, le restanti all'opposizione, ma scremare gli oltre 5700 emendamenti depositati non è facile. Il governo, col ministro Giancarlo Giorgetti, è categorico: niente sforamenti del deficit, i saldi di una manovra da 18,7 miliardi non possono variare. Ecco allora che l'esecutivo avrebbe chiesto di ridurre le proposte di spesa dei ministeri a 1 per dicastero.
La partita della Lega: fisco e previdenza
La Lega ha già confermato che tra le sue priorità identitarie figurerà una delle due proposte sulla rottamazione quinquies. L'obiettivo è estendere il beneficio ai contribuenti decaduti dalla quater che hanno ricevuto un accertamento, con la previsione di una riduzione degli interessi dal 4% al 2% per chi sceglie il pagamento rateale. Il costo stimato è di 365 milioni di euro, non semplici da coprire.
Sul fronte previdenziale, il partito di Salvini insiste per congelare l'innalzamento automatico dell'età pensionabile fino al 2028.
Le coperture per questa misura arriverebbero dall'incremento di 4 punti totali dell'IRAP, rimettendo in discussione un'intesa faticosamente raggiunta tra gli intermediari finanziari e il governo. La Lega ribadisce inoltre la richiesta di prorogare misure come Opzione Donna e Quota 103.
Affitti brevi e vertice di giovedì
Un altro fronte caldo riguarda gli affitti brevi, dove l'incremento dell'aliquota sulla cedolare secca al 26% per chi affitta tramite piattaforme online non trova il favore di Forza Italia (che rilancia anche sui negozi) e della Lega. Entrambi i partiti ne chiedono la cancellazione totale, ma il Governo e la maggioranza stanno lavorando su un possibile punto di caduta, come la riduzione dell'incremento al 23%.
Un nuovo vertice con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atteso per giovedì, e servirà a fare il punto sul pacchetto di modifiche che hanno maggiori probabilità di essere condivise e finanziate, prima del voto in Senato atteso ai primi di dicembre. La certezza è che la gran parte degli emendamenti presentati sarà presto accantonata.
L'opposizione su circa 3800 emendamenti ne ha proposti 16, comuni a tutti i partiti esclusa Azione.
Vanno dall’estensione della no Tax area fino alla stabilizzazione dei precari di scuola e sanità. Ma per modificare la legge di Bilancio i fondi sono davvero pochi: 100 milioni per tutti. Ecco perché, anche tra i partiti, è caccia a nuove risorse.
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Fonte: www.rainews.it
