Madagascar: presidente destituisce premier e suo governo dopo morti per proteste
Punito il premier troppo violento nel paese sconvolto da tre giorni di manifestazioni degli studenti che protestavano contro le interruzioni di acqua e elettricità. Durissima la repressione. Il bilancio è di 22 morti e centinaia di feriti
Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha sciolto il governo oggi 29 settembre in seguito alle proteste guidate dai giovani per i tagli all'acqua e all'elettricità, che hanno causato almeno 22 morti e oltre 100 feriti, secondo le Nazioni Unite. Le manifestazioni di tre giorni, ispirate alle proteste della "Generazione Z" in Kenya e Nepal, rappresentano le più grandi proteste che il Madagascar abbia visto negli ultimi anni e la sfida più seria per Rajoelina dalla sua rielezione nel 2023. Le Nazioni Unite hanno riferito che tra le vittime figurano manifestanti e passanti uccisi dalle forze di sicurezza, oltre ad altri uccisi nelle successive violenze perpetrate da bande criminali. Il Ministero degli Esteri ha respinto le cifre delle vittime fornite dalle Nazioni Unite, ritenendole basate su "voci o disinformazione". La polizia ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti dopo che le autorità hanno imposto un coprifuoco dal tramonto all'alba. I manifestanti hanno adottato tattiche simili a quelle delle manifestazioni in Nepal e Kenya. Rajoelina è salito al potere per la prima volta con un colpo di stato nel 2009.
Il presidente del Madagascar Rajoelina scioglie il governo dopo le proteste dei giovani
Gli studenti universitari si uniscono alle proteste antigovernative nel nord del Madagascar
Fonte: www.rainews.it
