Il Libano degli Hezbollah: "Non ce ne andremo mai"
L'inviato della Rai ai funerali di 6 miliziani di Hezbollah uccisi da Israele nonostante la tregua. Il gruppo filoiraniano non vuole disarmare
L'esercito israeliano continua a bombardare il sud del Libano, nonostante la tregua. I miliziani filoiraniani di Hezbollah non intendono cedere le armi, nonostante la tregua. Così la tensione nel Paese dei cedri resta altissima.
Centinaia di persone si sono radunate domenica a Nabatieh, nel Libano meridionale, per piangere 5 membri di Hezbollah uccisi dai recenti attacchi israeliani. Un altro era stato ucciso il giorno prima. Tra i presenti, combattenti in divisa militare che giuravano fedeltà a Hassan Nasrallah, l'ex leader del gruppo ucciso da Israele a settembre 2024. L'inviato del Tg1 è andato sul posto e ha raccolto gli umori della gente, che accusa Israele di violare la tregua.
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha avvertito che Hezbollah sta cercando di riarmarsi e che Israele "agirà, se necessario" qualora il Libano non adotti misure per disarmare il gruppo. "Hezbollah subisce colpi continuamente, anche in questi giorni, ma sta cercando di armarsi e di riprendersi. Ci aspettiamo che il governo libanese faccia ciò a cui si è impegnato, ossia disarmare Hezbollah, ma è chiaro che eserciteremo il nostro diritto alla legittima difesa nei termini previsti dalle condizioni del cessate il fuoco", di novembre 2024, ha detto Netanyahu durante l'incontro settimanale dell'esecutivo.
Fonte: www.rainews.it
