Eredità Agnelli: a Edoardo quote pari a quelle di John Elkann in Dicembre srl
Scambio di note tra i legali dei tre figli di Margherita Agnelli e quelli della stessa figlia dell'Avvocato, che sottolineano come gli ultimi documenti diffusi sugli organi di stampa siano un'ulteriore prova delle ultime volontà di Gianni Agnelli

“Siamo sconcertati dinanzi all'utilizzo mediatico di documenti processuali che non hanno alcun valore giuridico e che sono stati considerati del tutto irrilevanti anche nello stesso procedimento nel quale sono stati raccolti, con l'unico scopo di suscitare sensazionalismo nell'opinione pubblica. Dal canto nostro continuiamo a ritenere le aule dei tribunali e non gli organi di stampa i luoghi preposti per confutare le infondate pretese avversarie”: lo scrivono, in una nota, i legali dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann sulla pubblicazione, sul Fatto Quotidiano, della notizia di una bozza notarile con cui nel 2000 Gianni Agnelli manifestava l'intenzione di cedere al figlio Edoardo il 25% della Dicembre S.r.l., la cassaforte delle società di famiglia.
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I legali degli Elkann: “Diffusione selettiva di documenti processuali, omessi altri”
L'ambito è quello della causa promossa contro gli Elkann dalla madre, Margherita, intorno a questioni legate all'ex patrimonio dell'Avvocato. “Segnaliamo tuttavia - aggiungono gli avvocati - che la selettiva diffusione di documenti processuali omette, non a caso, di renderne noti molti altri da cui si desume che le volontà di Gianni e Marella Agnelli sono state rispettate e adempiute in tutto e per tutto e che Margherita Agnelli ne era perfettamente a conoscenza. I nostri assistiti si riservano ogni iniziativa a difesa loro e della memoria dei nonni Gianni e Marella”.
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Lo staff legale di Margherita: “Il testamento autografo rimasto ignoto al pubblico e alle parti in causa”
Dal canto suo, lo staff legale della figlia dell'Avvocato, morto il 24 gennaio 2003, parla degli ultimi documenti apparsi sugli organi di informazione, definendoli “una ulteriore prova” delle effettive volontà di Gianni Agnelli e, quindi, in grado di essere rilevanti nel procedimento civile in corso a Torino. “Prendiamo atto - si legge in una nota - della pubblicazione di documenti confermativi della volontà Gianni Agnelli di destinare la partecipazione nella Dicembre al figlio Edoardo, cui sono seguite alcune singolari dichiarazioni dei legali dei fratelli Elkann. In merito, si ribadisce come il documento datato 1998, contenente il testamento autografo dell'Avvocato Agnelli in favore del figlio Edoardo, relativamente alla quota detenuta nella società Dicembre, fosse rimasto completamente ignoto ‘non solo al pubblico, ma anche alle parti in causa (quantomeno lato Margherita Agnelli)’ fino al suo recente rinvenimento”.
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“In un documento del 1998 furono revocate le disposizioni di due anni prima, a favore di John Elkann”
La nota dei legali di Margherita continua: “Prima di ciò, le uniche disposizioni di ultima volontà conosciute (e persino pubblicate su siti web) aventi ad oggetto la Dicembre erano quelle di cui alla lettera di Monaco del 1996, con la quale l'Avvocato Agnelli disponeva in favore del nipote John Elkann. Il documento del 1998, invece, attesta l'intervenuta revoca delle disposizioni del 1996, che non esprimevano più la volontà di Gianni Agnelli. In sede di apertura e pubblicazione del testamento, tali disposizioni autografe avrebbero dovuto essere rese note a tutte le parti interessate”.
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Lo staff legale di Margherita: “Prova ulteriore delle effettive volontà di Gianni Agnelli”
“È principio pacifico - prosegue lo staff della figlia di Gianni Agnelli - che nessuna ultima volontà possa essere legittimamente ‘riferita’ da terzi in forma ‘verbale’ o sulla base di mere dichiarazioni successive alla morte del de cuius. Le recentissime notizie relative agli ulteriori documenti confermativi della volontà di destinare la partecipazione nella Dicembre al figlio Edoardo costituiscono un'ulteriore prova dell'effettiva intenzione dell'Avvocato Agnelli. La circostanza è tanto più significativa se si considera che egli, nemmeno nell'ultima fase della sua vita e pur mantenendo integra la capacità e la facoltà giuridica d'intervenire, non ritenne di disporre della propria partecipazione nella Dicembre in favore di terzi, revocando le disposizioni testamentarie autografe del 1998 a beneficio di Edoardo”. “Tali elementi - è la conclusione dei legali - assumono significativo rilievo ai fini del procedimento civile in corso, anche per gli atti posti in essere da Marella Caracciolo in ossequio a quanto contenuto nella lettera di Monaco, nonché per la posizione di Margherita Agnelli”.
Cinque miliardi di lire, la quota che sarebbe stata destinata a Edoardo
A Edoardo Agnelli, per iniziativa del padre, doveva toccare una quota in Dicembre pari a quella della mamma, Marella Caracciolo, della sorella Margherita e del nipote John Elkann: cinque miliardi di lire dell'epoca. Lo si ricava da un documento recuperato dalla Procura di Torino nel corso dell'inchiesta su un presunta evasione fiscale intorno alla residenza di Marella, la moglie dell'Avvocato.
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Il documento anteriore al suicidio di Edoardo
Il documento è una bozza di modifica dei patti sociali della Dicembre, cassaforte del gruppo di famiglia, contestuale a un trasferimento della sede legale della società. Non è datato ma, con ogni evidenza, è anteriore al 15 novembre 2000, quando Edoardo Agnelli si tolse la vita (come certificato dalla Procura di Cuneo) gettandosi dal viadotto di Fossano dell'autostrada Torino-Savona. Al giorno precedente, il14 novembre, risale un altro documento, secondo il quale Gianni Agnelli si era impegnato a cedere a Edoardo la nuda proprietà, riservandosi un usufrutto vitalizio, di una quota pari a cinque miliardi di lire.
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Le parti sociali della Dicembre
Le carte non sono state considerate utili dai pm della Procura di Torino. Nel capoluogo piemontese è in corso un procedimento civile avviato per iniziativa di Margherita Agnelli nei confronti dei figli John, Lapo e Ginevra Elkann. I legali degli Elkann affermano che anche in questa sede i documenti sono privi di valore giuridico. Lo staff di Margherita Agnelli afferma comunque che è indicativo le reali volontà di Gianni Agnelli. Gli altri soci di Dicembre elencati nella bozza alla voce “parti sociali”, oltre a Edoardo, Marella, Margherita, John Elkann e lo stesso Gianni Agnelli, sono Gianluigi Gabetti (manager storico delle società della famiglia), l'avvocato Franzo Grande Stevens, Cristina Grande Stevens (oggi avvocato) e il commercialista Cesare Ferrero, tutti titolari di mille lire. Il testo conteneva l'impegno dei firmatari ad approvare “il testo aggiornato dei patti sociali”. Il decesso di Edoardo vanificò il tutto.
Fonte: www.rainews.it