
Crosetto: "L'Italia non è pronta alla guerra"
Dopo le parole del Cremlino sulla Nato "già in guerra", il ministro della Difesa Guido Crosetto lancia l'allarme: "L'Italia non è pronta a un attacco, russo o di altri"
"Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un'altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci: non dico Putin, dico chiunque. Non siamo pronti perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent'anni e quindi i vent'anni non si recuperano in un anno o in due anni". Così il ministro della difesa Guido Crosetto a margine dell'incontro sul tour mondiale di Nave Vespucci.
Il Consiglio Atlantico farà il punto sulla situazione e ha comunicato che Italia e Svezia hanno manifestato la loro intenzione di essere Paesi contributori della missione "Sentinella dell'Est". Da parte italiana si spiega che non è ancora arrivata alcuna richiesta al ministero: i contributi dei singoli Stati vengono esaminati dall'Alleanza Atlantica e poi vengono inoltrate ai singoli Stati nazionali. Crosetto puntualizza: "Siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco Est. Ma abbiamo anche il fianco Sud e quindi credo che il contributo dato finora su quello Est sia abbastanza. Se poi dovremmo incrementarlo ci verrà formalmente chiesto e decideremo". Si tratterebbe di un ulteriore aggravio di risorse da mettere in campo per le forze militari italiane, che - aldilà degli aiuti a Kiev - hanno già messo a disposizione consistenti impegni - tra cui una batteria Samp-T, quattro caccia F35 e un aereo di sorveglianza radar - oltre a duemila uomini del nostro esercito sul fianco Est.
Fonte: www.rainews.it