La messa di Leone XIV: "Tanti popoli piagati dalla guerra, il profitto calpesta il dolore"
Il pontefice presiede la messa per il Giubileo di Catechisti, davanti a 50mila fedeli accorsi da 115 Paesi del mondo. Sono 39 i nuovi catechisti istituiti dal Papa.
AFP "Alle porte dell'opulenza sta oggi la miseria di interi popoli, piagati dalla guerra e dallo sfruttamento. Attraverso i secoli, nulla sembra essere cambiato: quanti Lazzaro muoiono davanti all'ingordigia che scorda la giustizia, al profitto che calpesta la carità, alla ricchezza cieca davanti al dolore dei miseri!". Papa Leone XIV nell'omelia della messa presieduta in piazza San Pietro, concelebranti monsignor Rino Fisichella e monsignor e Franz-Peter Tebartz-van Elst, in occasione del Giubileo dei Catechisti, ha commentato così il Vangelo incentrato sulla parabola di Lazzaro e del ricco epulone "purtroppo molto attuale". "Eppure il Vangelo assicura che le sofferenze di Lazzaro hanno un termine. Finiscono i suoi dolori come finiscono i bagordi del ricco, e Dio fa giustizia verso entrambi: 'Il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto'". "Senza stancarsi, la Chiesa annuncia questa parola del Signore, affinché converta i nostri cuori", ha sottolineato il Pontefice in una piazza San Pietro gremita da 50mila fedeli. In questa occasione, Papa Leone ha istituito nuovi catechisti : sono 39 ad aver ricevuto dalle sue mani anche il crocifisso come segno della loro speciale vocazione e provengono da Italia, Spagna, Inghilterra, Portogallo, Brasile, Messico, India, Corea del Sud, Timor Est, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Stati Uniti, Mozambico, Brasile, Perù e Repubblica Dominicana.
"Il catechista è persona di parola, una parola che pronuncia con la propria vita. Perciò i primi catechisti sono i nostri genitori, coloro che ci hanno parlato per primi e ci hanno insegnato a parlare" ha detto Papa Leone nell'omelia. "Come abbiamo imparato la nostra lingua madre, così l'annuncio della fede non può essere delegato ad altri, ma accade lì dove viviamo. Anzitutto nelle nostre case “, ha aggiunto il Pontefice, ”attorno alla tavola: quando c'è una voce, un gesto, un volto che porta a Cristo, la famiglia sperimenta la bellezza del Vangelo". E poi ha aggiunto: "Tutti siamo stati educati a credere mediante la testimonianza di chi ha creduto prima di noi. Da bambini e da ragazzi, da giovani poi da adulti e anche da anziani, i catechisti ci accompagnano nella fede condividendo un cammino costante, come avete fatto voi oggi, nel pellegrinaggio giubilare". Si prega per la pace alla messa: "Per noi qui riuniti, condividendo le gioie e i dolori dell'umanità, non ci stanchiamo di essere costruttori di pace per dare ragione della speranza che è in noi", recita la preghiera dei fedeli in lingua romena.
Il Papa ha poi annunciato all'Angelus :"Il prossimo primo novembre, nel contesto del Giubileo del mondo educativo, conferirò il titolo di dottore della Chiesa a Sir. John-Andrew Newman, il quale contribuì in maniera decisiva al rinnovamento della teologia e alla comprensione della dottrina cristiana nel suo sviluppo". Ampiamente considerato uno dei più grandi pensatori Cristiani dell'Ottocento, Newman fu teologo, filosofo e raffinato poeta e prosatore, nonché uno dei più autorevoli apologeti della confessione cattolica nella storia del cristianesimo.
La preghiera del Papa ha ricordato le vittime del tifone che ha colpito recentemente i paesi asiatici : ''In questi giorni un tifone di eccezione forza si è abbattuto su diversi territori asiatici, nelle Filippine, su Taiwan, a Hong Kong: sono vicino alle popolazioni colpite, specialmente alle più povere e prego per le vittime , i dispersi, le numerose famiglie sfollate , le moltissime persone che hanno subito disagi e anche per i soccorritori e le autorità civili''.
Al termine della messa per il Giubileo dei catechisti e dopo l'Angelus, il Papa si è concesso un bagno di folla tra fedeli e pellegrini a bordo della papamobile . Nella folla anche un gruppo di concittadini USA che hanno alzato un cartello con la scritta 'Chicago ti ama', Leone ha risposto salutando col pollice alzato.
Fonte: www.rainews.it
