I cechi celebrano l'anniversario della Rivoluzione di velluto
I cechi celebrano l'anniversario della Rivoluzione di velluto . In migliaia in piazza a Praga contro il governo del premier conservatore Babis.l
I cechi celebrano l'anniversario della Rivoluzione di Velluto mentre Babis cerca di formare un governo. Migliaia di cechi sono scesi oggi in piazza a Praga, approfittando dell'anniversario della rivoluzione di velluto che nel 1989 portò alla caduta del regime comunista per protestare contro il populista Andrej Babis, vincitore del voto del mese scorso, accusato di voler tradire l'eredità della transizione verso la democrazia. "La Repubblica ceca non è vendita", questo uno degli slogan rivolti contro il leader del partito Ano, imprenditore miliardario che si ispira a Donald Trump e che già aveva guidato il governo negli anni scorsi.
In piazza Jana Kuklova, una funzionaria pubblica, dice: "La democrazia è fragile e va preservata. Ecco perché oggi sono qui per sostenerla, per sostenere le forze democratiche, perché ho vissuto il 1968 e non voglio che le generazioni future vivano qualcosa di simile, qualcosa che abbia a che fare con la violenza e la mancanza di libertà".
Mirslav Vecka è avvocato: "Il 17 novembre 1989 avevo 15 anni. Abbiamo manifestato come studenti. È andata bene e abbiamo pensato che nel nostro Paese ci fosse la democrazia. 'Per sempre’ ci dissero. Negli ultimi anni si è scoperto che non è così. La democrazia deve essere conquistata ogni giorno, ed è per questo che sono qui".
L'ingegnere Martin Leska si mostra preoccupato: "Penso sia importante chiarire che non tutti sono d'accordo con la direzione che il nostro Paese probabilmente prenderà dopo le elezioni, perché il governo che probabilmente verrà formato vuole allentare i nostri legami con il mondo civilizzato, con l'Europa occidentale e con l'Unione Europea. E sono molto preoccupato che ciò non andrà a vantaggio del nostro Paese e delle persone che vi vivono". Lukas Svoboda, account manager, è convinto: “In realtà oggi sono qui per ricordare la libertà, perché non è certamente qualcosa di automatico". dice. "E lo stiamo vedendo sia qui che in tutta Europa, con l'ascesa dei partiti populisti che, a mio parere, minacciano la libertà”.
Tra i manifestanti anche un insegnante , Hynek Kratky: "Sono venuto alla manifestazione perché volevo esprimere il mio interesse, il mio profondo interesse per l'attuale movimento politico nel nostro Paese ed esprimere il mio desiderio su ciò che dovrebbe essere fatto e ciò che non dovrebbe essere fatto, in particolare ciò che non dovrebbe essere fatto nel caso del prossimo governo”.
Fonte: www.rainews.it
